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venerdì 28 dicembre 2012

Top Ten 2012


Ne sentivate il bisogno vero? Non credo, ma godo a scrivere post come questo quindi sopportatemi!. 


Beaune 1er Cru Les Sizies 2003 Jean Guiton:  vabbè, sarà stata la vacanza, saranno state la compagnia e le imitazioni della Daniela, ma io un Pinot Nero cosi' non lo avevo mai bevuto in vita mia. Spaziale.
Toscana IGT Siepi 2007 Castello di Fonterutoli: se un giorno, io sono alieno e vivrò in eterno, dovessi trapassare e Satana dovesse chiedermi cosa intendo  per vino gli farei assaggiare codesto monumento enologico.
Champagne Thienot Gran Cuvèe Alain Thienot millesimè 1999: il mondo dello champagne è immenso. Questo e' a un passo dell' Olimpo. 
Gevrey Chambertin Vielle Vignes 2005 Bernard Dugat Py:  Rimane il mio punto di riferimento enologico francese. Dirompente
Oltrepò Pavese Docg Cruasè Dosaggio Zero Calatroni - Montecalvo Versiggia -: La sorpresa dell' anno. Grande acidità e splendida freschezza per un prodotto che arriverà sicuramente lontano data la serietà di chi lo produce. 
Igt Veneto Rosso Alzero 2001 Quintarelli :Senza dubbio il miglior rosso che ho assaggiato quest' anno. Incredibile equilibrio olfatto/gustativo. Potente, elegante, morbido, perfetto. Erba tagliata, peperoni verdi, foglia di pomodoro, accenni di cenere e qualche nota di albicocca secca. Interminabile in bocca, infinito. Immenso. 
Saumur Champigny Le Bourg 2007 Clos Rougeard - G.A E.C Foucault: Questo e' fresco e come ho già scritto, chi produce vini del genere andrebbe denunciato. Epico. 
Ribolla 2008 Damijan Podversic : Devastante bianco fermo.  
Spumante Metodo Classico 4 di Marco Buvoli: Assaggiatelo ne vale davvero la pena. Splendido Pinot nero in purezza. 
Pinot Bianco Mauro Drius 2011. Rimane un gioiello. Bevetene a secchi!

Anche per quest' anno le maratone gustative sono finite. Buon 2013 a tutti quanti!

Massimo Barbolini 

mercoledì 26 dicembre 2012

Loira

Saumur Champigny Le Bourg 2007 Clos Rougeard - G.A E.C Foucault



E' un Cabernet Franc in purezza, colore rosso violaceo carico e impenetrabile, strutturato, denso, imponente. Al naso note possenti di peperone, mora, prugna, spruzzi di mela. In bocca vola via elegante e preciso, note vellutate, morbidezza infinita, persistenza incredibile e finale che lascia a bocca aperta. Incredibile come il legno si sia amalgamato alla perfezione col frutto della vite. Un capolavoro, bevuta memorabile. Piu' assaggio vini francesi, di questo livello s'intende, piu' risuonano nelle mie orecchie le parole del mio maestro che circa 18 anni fa diceva: " Fate molta attenzione ad assaggiare vini esteri, soprattutto francesi e tedeschi, potreste innamorarvene e trascurare in modo definitivo quelli italiani ". A Marzo la sentenza definitiva :D. 

Massimo Barbolini

lunedì 24 dicembre 2012

Il Mostro e altro..

Très Vénerable Cognac de Grande Champagne - Delamain -
 
 
Scampati come era ovvio che fosse alla fine del mondo ci siamo gettati in festeggiamenti vari. Come accompagntori ufficiali abbiamo avuto i soliti zamponi stellari di Franceschini, le cisterne del nuovo nettare proveniente da Sorbara e alla fine quest' autentica gioia della vita. Difficile descriverne i contenuti, ma posso assiurarvi che l'eleganza di questo prodotto è incredibile. Profumi dolci di miele, fiori di campo, lievito, crosta di pane, frutta cotta matura, richiami di tabacco da pipa e una leggera affumicatura piacevolissima. Beva straordinaria che lascia esterrefatti. Degna conclusione per un 2012 decisamente da dimenticare. La mia amata terra e' stata scossa in tutti i sensi dagli eventi del 20 e 29 Maggio. Il mio lavoro ne ha risentito parecchio ma pensando a chi sta peggio di me non posso lamentarmi. Certo, decisioni radicali e amare dovranno purtroppo esser prese con l'anno nuovo ma il mio ottimismo mi fa pensare che il 2013 non sarà uguale o peggio di questo sciagurato anno che volge al termine. Vedere i miei conterranei reagire alla calamità in questo modo mi ha reso una persona migliore e senza dubbio piu' forte. A questo punto non mi resta che augurarvi di passare le Feste piu' serene possibili accanto alle persone che vi sono piu' care.
Buone Feste.
 
Massimo Barbolini

lunedì 17 dicembre 2012

Bi Fri Rifermentato in Bottiglia

Igp Bianco dell' Emilia Bi Fri Rifermentazione in Bottiglia
Podere il Saliceto
 
 



Classico esempio di come si possa produrre un ottimo trebbiano modenese, in compagnia di un sauvignon blanc, anche nella pianura che piu' padana non si può. Note varietali meravigliose al naso con spiccata menta, salvia, alloro e una punta di lime che non guasta. In bocca esprime il meglio con una buona acidità, bellissima freschezza e straordinaria beva. Da godersi come matti la lunga persistenza e aromaticità che lascia il sauvignon, vitigno a me Carissimo e che anche in queste lande viene prodotto nel migliore dei modi. Senza ombra di dubbio uno degli assaggi piu' interessanti di quest' anno.Dopo le immani delusioni parmensi della settimana scorsa, che non pubblicherò, si ritorna a vini fatti da persone perbene che non accampano scuse a dir poco deliranti per la mancata riuscita di un prodotto. E soprattutto non mi fanno degustare i vini a -1 grado centigrado. Ho dimenticato il prezzo. Bravi, bravi e ancora bravi.
 
Massimo Barbolini

giovedì 13 dicembre 2012

Metodo Classico - Gran Bretagna -

Spumante Coates & Seely Blanc de Blancs Methode Britannique



Dunque, mumble mumble, non mi e' piaciuto anzi difficilmente mi piacerà se continueranno a produrre spumanti simili. Era proprio necessario iniziare la produzione di questo spumante? Probabilmente si perchè alle spalle c'e' il colosso assicurativo Axa. E meno male perchè bere troppi calici di questo spumante potrebbe danneggiare in parte il vostro organismo. Adesso, scherzi a parte, bel colore, naso con qualche nota di legno tostato e burro, bocca assolutamente acida con note di limone e acido tartarico in purezza ( mai assaggiato? Beh vi assicuro che e' una schifezza immonda ). Parlare di delusione e' poco sia per il contenuto che per il prezzo, 35€ iva compresa a me. Ma meno male che sono assicurati....

Massimo Barbolini
L' azienda

mercoledì 12 dicembre 2012

Sauvignon Blanc - Austria -

Sauvignon Blanc Steinriegel 2010 Wohlmuth


Assaggio intrigantissimo per questo splendido Sauvignon Blanc proveniente da una zona dell' Austria ricca di ardesia. Vendemmia selezionatissima e in periodo già abbondantemente autunnale. Colore decisamente giallo scarico con ampi riflessi verdi. Naso indimenticabile con note di agrumi, chiodi di garofano, arancia candita, quasi zolfo e un leggero accenno alla menta pestata. In bocca e' secco, abbastanza acido, lunghissimo e persistente. Note aromatiche che proseguono lungamente. Passa in legno ma non ve ne accorgerete. Caratteristica che accomuna tanti vini di questa zona, la botte non e' mai invasiva. L' unico problema è il prezzo: se lo trovate a massimo 35€ compratelo. Bottiglia imperiale.

Massimo Barbolini

martedì 11 dicembre 2012

Muller Thurgau

Muller Thurgau Escherndorfer Furstenberg Kabinett Trocken 2010
Horst Sauer



Così affascinante è la moglie e così bella la figlia, che non è facile concentrarsi sui Riesling di Horst Sauer, vignaiolo di Eschendorf, un villaggio sul Meno, in Franconia. Per tanti versi Sauer si distacca dall’immagine tipica del viticoltore tedesco: ha un temperamento caldo e può vantare una buona dose di autocritica. Ascolta con attenzione i giudizi degli altri e chiede spesso il parere di chi degusta i suoi vini. Parla e pensa velocemente, impaziente a volte persino con se stesso. Ama l’innovazione, perfino nelle etichette, scandalosamente moderne. Qui parliamo del suo Muller Thurgau, vino che negli anni e' stato perlomeno appena sputtanato dalle nostre parti. Non troverete mai grandi colori illuminanti e concentrazioni in questi vini, ma i bouquet che sprigionano sono a dir poco esaltanti. Il naso e' uno spettacolo di pesca, banana, ananas, mango e un leggero appassimento. In bocca mai come in questo caso abuso del termine " averne a secchi ". Una bevibilità pazzesca con un leggero residuo zuccherino che ti riempie la bocca di gioia. Lo abbiamo assaggiato con dei salumi di mora romagnola, fatemi una cortesia: PROVATELO. 


Massimo Barbolini

L' azienda
L' introduzione e' copiata da qui.

giovedì 6 dicembre 2012

Metodo classico Austria

Spumante Metodo Classico Brut Rosè Brundlmayer sboccatura a caldo


Uvaggio Principesco per quest' ottimo metodo classico proveniente dall' Austria. Pinot nero, Chardonnay, Pinot Gris, Pinot Blanc e Gruner Veltliner si amalgamano quasi alla perfezione. Bella spuma con stupendo colore rosa canina carica. Al naso note interminabili di ribes, mora, pompelmo e ananas. In bocca e secco, sapido, fresco, buona acidità e finale decisamente gradevolissimo. 18/24 mesi sui lieviti. La famiglia Bründlmayer ha acquistato la tenuta nel 1980. La tenuta ha una cantina storica, un ristorante, la casa storica e bellissimi vigneti. I vigneti sono quasi tutti in “terrazza” per evitare le erosioni.Per Willi Bründlmayer è fondamentale la viticoltura ecologica. Usa solo fertilizzanti organici.

Massimo Barbolini

lunedì 3 dicembre 2012

Chardonnay Piemonte

Langhe Doc Chardonnay 2011 - Giuseppe Cortese -


E' uno di quei vini che se per disgrazia avete l' opportunità di avere una sera d'estate con le solite temperature torride padane ne trangugiate a secchi. Grande sapidità, buona acidità, estremamente minerale, belle note di fiori, banana e qualche ritaglio di crema. In bocca e' uno splendore. Beva straordinaria per 4.50 €. Solo acciaio. 

Massimo Barbolini
L' azienda


domenica 2 dicembre 2012

Barolo Rocche Dell' Annunziata 2009

Barolo Rocche Dell' Annunziata 2009 Renato Corino 


E' stato senza ombra di dubbio il produttore piu' simpatico e alla mano. Ci ha fatto accomodare nella sua bellissima sala da pranzo e ci ha aperto ogni ben di Dio dalla sua cantina. Salame cotto, salame crudo, toma piemontese, grissini, pane ci hanno accompagnato per tutta la durata della degustazione. Persona squisita. Come l'ultimo dei suoi vini che oggi vado a raccontarvi. Il Cru " Rocche dell' Annunziata " e' ad Annunziata frazione de La Morra collina stupenda da dove poter ammirare una buona parte del meraviglioso mondo delle Langhe. Devo dire, un paio di settimane fa ho assaggiato i vini di Cordero di Montezemolo, stessa zona,  e dire che non mi sono piaciuti e' un eufemismo. Troppo dolci, troppo tannici, senza corpo, senza spalla. Mi e' stato però detto che e' una caratteristica di questa zona. Cioe' non quella di fare vini non buoni, ma per trovare mascolinità, struttura e corpo ci si deve spostare verso Monforte d' Alba, Castiglione Falletto, Serralunga d' Alba. In effetti nell' annata 2009 si trovano degli splendidi tannini accompagnati da sentori di leggero caffè, piccole fragoline di bosco, un pò di marmellata di prugne e una piacevolezza già ora veramente incredibile. E' ancora acerbo, per certi versi, ma la persistenza e la lunghezza gustativa mantengono fede alle caratteristiche pregustando una longevità pazzesca. In poche parole non troverete la potenza sessuale e sensuale di Sharon Stone ma l' eleganza e la femminilità di Monica Bellucci.  

Massimo Barbolini

venerdì 30 novembre 2012

Barolo

Barolo 2009 Renato Corino


Dall' etichetta si evince che siamo oltre l' artigianalità, quelle nuove non sono ancora pronte..Poi, e' giovanissimo, quasi un delitto stapparlo, ma noi siamo qui per questo duro lavoro..Straordinario già adesso, complessità spaventosa con note di marmellata di ciliegia, amarena, balsamico, leggere punte floreali. In bocca e' elegantemente audace con tannini dolci che pero' non smorzano la ancora acerba acidità. 24 mesi di legno e 12 di affinamento in bottiglia per un Campione in erba che non potrà altro che migliorare. Straordinario.

Massimo Barbolini

giovedì 29 novembre 2012

Barbera d' Alba

Doc Barbera d' Alba 2010 "Pozzo" Renato Corino 


Saliamo decisamente di livello. Affinamento di 18 mesi in legno piccolo. Splendido naso di cacao, mora, ribes. In bocca e' fresco, minerale, lungo e persistente. Evoluzione nel bicchiere molto interessante. E' vino di grande struttura e personalità. Gioia infinita con una fetta di salame cotto o uno spicchio di formaggio. 

Massimo Barbolini 

mercoledì 28 novembre 2012

Barbera d' Alba

Barbera d' Alba 2011 Renato Corino


Barbera interessante con breve permanenza in legno piccolo ( barrique ) prima di essere imbottigliata. Note fruttate, di cacao, qualche accenno di tabacco e leggere vaniglia. In bocca e' fresca, leggermente acida, fruttata. Senza dubbio meglio la fase gustativa. Differenze notevoli tra qui, Monforte d' Alba, Serralunga e il resto. Il terroir c'e' e si sente.

Massimo Barbolini

martedì 27 novembre 2012

Dolcetto d' Alba

Doc Dolcetto d' Alba 2011 Renato Corino 


Ennesima trasferta in Langa ed ennesima lezione di come si producono vini di una qualità straordinaria. Renato Corino e' un produttore molto piccolo, 50 mila bottiglie prodotte in un anno quasi tutte vendute all' estero. Si trova in località Annunziata frazione de La Morra, con terreni confinanti con Elio Altare. Dalla terrazza si possono ammirare tutti i vigneti di questa meravigliosa zona. La degustazione e' iniziata con questo Dolcetto 2011 che passa solo in acciaio, fragrante, leggermente vinoso con piccola frutta rossa sia al naso che in bocca. Prezzo ridicolo. Azienda nata nel 2005. Ottimo.  

Massimo Barbolini 

venerdì 16 novembre 2012

Champagne

Champagne Thienot Gran Cuvèe Alain Thienot millesimè 1999
 
 
 
Devastante bottiglia. Champagne strepitoso. 60% Chardonnay proveniente dalla Cote des Blancs e 40% dalle montagne di Reims. Perlage finissimo con colore giallo dorato. Naso con leggere note tostate, lievito, pesca, piccola nota ossidativa, grandi richiami floreali. In bocca e' semplicemente perfetto. Fine, elegante, lungo, persistente, ammaliante, boh non saprei davvero come descrivere ulteriormente questo capolavoro vinicolo. Come spesso succede per bottiglie di questo tipo il perlage non finisce mai, la bollicina anche 20 minuti dopo e' ben riconoscibile al palato, con le note tostate che diventano quasi di mandorla ricordando a tutti che il Pinot nero c'e'. Non solo, verso la fine della degustazione appare una simpaticissima ventata di arancia quasi candita con velature di pompelmo rosa e lime. La finisco a pranzo oggi. Monumentale.
 
Massimo Barbolini
 

mercoledì 31 ottobre 2012

Lambrusco di Sorbara

Lambrusco di Sorbara Doc Radice 2011 Cantina Paltrinieri - Sorbara -
Rifermentato in Bottiglia



"Scivola Scivola vai via non te ne andare", cantava il grande Vinicio, sentimenti che ho provato oggi nell' assaggiare questo, diciamolo subito, buon Lambrusco di Sorbara. Appartenente alla famiglia dei rifermentati in bottiglia, nel bicchiere ha un bellissimo rosso rubino molto scarico, quasi rosa con una bella e croccante spuma. L' olfatto viene premiato dalla caratteristiche tipiche del Sorbara, violetta tanta e qualche accenno a piccoli frutti del sottobosco. La parte migliore e' dedicata al palato con una buona sapidità, freschezza ed eleganza. Bel finale, lascia veramente felici della beva. Come dicevo all' inizio dispiace che " scivoli via ", bisognerebbe gustarselo con più calma, sono convinto che regalerebbe soddisfazioni gustative impreviste. Di un altro pianeta rispetto a quello assaggiato recentemente. Il prezzo della bottiglia non lo so perchè mi e' stata gentilmente regalata. 
Buon Ponte a tutti!

Massimo Barbolini
Cantina Paltrinieri

Valle d' Aosta


Vallèe D' Aoste Doc Pinot Gris 2008 Eleve' en Barriques - Lo Triolet -


Bella e buona realtà valdostana. Pinot Grigio in purezza con nove mesi di sosta in barrique. Bel giallo paglierino quasi dorato. Naso delicato con note fruttate, miele e un piccolo accenno di vaniglia. Secco, elegante, buona persistenza, bel finale. Duemila bottiglie prodotte. Grande soddisfazione. 

Massimo Barbolini
Lo Triolet

martedì 30 ottobre 2012

Pinot Nero Alto Adige

Doc Alto Adige Hausmannhof Pinot Nero 2010 Haderburg - Salorno - 


Senza dubbio sono più famosi e conosciuti per gli spumanti ( buoni ). Dal 2003 hanno preso la strada della biodinamica, almeno per questo vino e i risultati sono senza dubbio ottimi. Bel rosso rubino nel bicchiere, naso tipico di ribes, mora e mirtillo con qualche accenno di arancia candita. In bocca e' morbido con buona persistenza e finale decisamente interessante. Non troppo strutturato. Buon bicchiere, il "problema" di questi vini è che hanno una bevibilità irresistibile. Esiste anche la riserva di cui parlerò prossimamente. 

Massimo Barbolini
Haderburg

lunedì 29 ottobre 2012

Che vini !



Non avendo nulla da pubblicare ho ripercorso le circa 900 foto di etichette assaggiate in questo 2012, mi sono commosso vedendo queste due...
Che vini ragazzi..

Massimo Barbolini

sabato 27 ottobre 2012

Trattoria di Via Serra - Bologna -

Trattoria di Via Serra Via Luigi Serra 9/b - Bologna -
0516312330
Aperti dal martedi sera alla domenica sera

Amicizie fidate ( ah ah ah ah ) mi hanno fatto raggiungere questo nuovo indirizzo nel cuore ( più o meno ) di Bologna. Flavio e Tommaso avevano l' Osteria del Sole a Zocca l'hanno venduta e si sono " abbassati ", come altimetria, al livello del mare. Il ristorante si trova dietro la stazione centrale, motivo in piu' per andarci in treno, dato che raggiungere Bologna in auto in giorno feriale, tipo ieri per strada normale, richiede, da Carpi,  circa 1 ora e 30 minuti d' improperi. Entrando la prima sensazione che si prova e' quella di essere a casa di amici, l' odore del brodo, della pasta, della ricotta inebria l' olfatto, l' arredamento shabby chic, semplice, adatto e curato in ogni dettaglio dà una sensazione di calore domestico.Tre sono le sale dove e' possibile desinare: una di fianco alla cucina facendo 4 scalini ( già mi proietta al prossimo pranzo domenicale con la banda dei miei scalmanati enogastroappassionati ) le altre due attigue all' ingresso. Noi veniamo fatti accomodare nella prima sala a sinistra dove sulla parete c'e' una lavagna coi piatti del giorno fuori menù, prezzi compresi. La carta dei vini e' al momento in gestazione, qualcosa c'e' , altro manca, ma col tempo e con le idee che mi ha anticipato Flavio, penso che aumenterà di qualità e di gestibilità del cliente. Quale e' quel povero enoappassionato che non sbava all' idea di poter scegliere dallo scaffale, anzichè dal supporto cartaceo, la bottiglia da scolarsi a tavola? Dunque, dicevamo, la lavagna col cibo, da standing ovation i tortelli burro e salvia con ripieno di ricotta di bianca modenese, attenzione rischiate di piangerci sopra dalla gioia e alterare la sapidità del piatto. Vogliamo poi parlare dei tortellini in brodo? Posso dire? Eccezionali, ma il brodo? Ma il brodo? Buono, buono, buono anche di piu'. E l' assaggio di zuppa imperiale? Imperiale appunto. Gia' con questi tre piatti si e' alla metà della scala orgasmicolettica delle pietanze emiliane, poi arrivano le mai cosi' abbastanza benedette Crescenti con cunza e salumi e soprattutto una fettazza di coppone alla brace accompagnata da una giardiniera che farebbe impallidire anche Giorgione e il suo orto. Insomma se non e' ancora abbastanza chiaro era un pò che non godevo cosi' tanto per una serie di piatti di questa qualità. Ma non e' finita, il percorso degno dello Zoncolan ci propone anche un fantastico gelato al caffè e una cosa per la quale devo spendere due parole. La Torta Benassi al cioccolato. Ebbene si, non ho problemi a scrivere che cioccolato lavorato ad arte come in questo caso l' ho trovato solamente nella Capitale da un cuoco tedesco oramai naturalizzato italiano, dolce straordinario.
Come tutte le belle cose siamo arrivati alla fine, pranzo a dir poco memorabile. Il vino in questo caso deve fare da comprimario perche' l'eleganza e la complessità dei sapori del cibo non devono essere coperti da strutture importanti, quindi in tavola sono arrivati la buonissima Malvasia dei Colli di Parma annata 2010 di Camillo Donati e un calicino di Rubrum Cor Laetificans di Floriano Cinti, vino rosso passito da uve merlot, pinot nero e cabernet sauvignon. Ristorante che non posso fare altro che consigliarvi, Flavio e Tommaso sono una famiglia e hanno trasmesso già in poche settimane alla trattoria quello che manca nella stragrande maggioranza dei locali ( compreso il mio ): amore, dedizione, passione.

Massimo Barbolini

P.s. Se prenotate per il sabato a pranzo verificate la presenza di un losco e notissimo Avvocato, rimasto single perche' il suo socio si e' accoppiato eterosessualmente, che cercherà di propinarvi lambruschi, che tali non sono, ma quel che e' peggio, IMBEVIBILI :D

















giovedì 25 ottobre 2012

Metodo classico Alionza - Erioli -

Spumante di qualità Metodo Classico brut 2010 " Salèbra " 
Erioli Vini - Bazzano -



Chiudiamo in bellezza la serie di assaggi fatti ad Autochtona 2012. Alionza in purezza vitigno che ricorda con la sua aromaticità e il fruttato la Malvasia dei Colli piacentini. Qui siamo però a Monteveglio sui Colli Bolognesi. Bellissima acidità e freschezza in bocca, buona persistenza, fragrante, leggermente croccante con bellissimo finale pulito. 24 Mesi sui lieviti per un gradevolissimo Spumante. Ho assaggiato anche altro, delusione totale dai vini di Giovanna Madonia forse perchè appena aperti, qualche buon assaggio nel Consorzio dell' Ortrugo dei Colli Piacentini, il Pratello l'ho saltato perche' ne ho già parlato abbastanza e quasi tutti deludenti i Moscato di Scanzo All' anno prossimo! 

Massimo Barbolini

Montepulciano d' Abruzzo

Docg Colline Teramane Montepulciano d' Abruzzo Riserva 2005 Mastrobono - Vini la Quercia -


Splendido esempio di come possa invecchiare bene questo stupendo vitigno italiano. Il colore e' quasi nero, impenetrabile. Il naso e' pazzesco, pieno di note di cuoio, pepe, pelle, leggeri sentori animali e piccoli frutti che crescono. In bocca e' elegantissimo con morbidezza delicata e un finale irresistibile. Beva infinita perche' nonostante la struttura, la polpa e l' imponenza e' " leggero ". Evoluzione in atto, bevibile per chissà quanti altri anni. Meraviglioso. 

Massimo Barbolini

mercoledì 24 ottobre 2012

Romagna - Uva del tundè -


Igt Ravenna Rosso Sospiro 2009 Azienda Agricola Sbarzaglia 
Villanova di Ravenna


Altro vitigno recuperato, Uva del Tundè, vinificato in rosso senza passaggi in legno. Annata 2009, colore porpora, naso bellissimo di ribes mora e mirtillo. Elegante in bocca con buona acidità, bella persistenza e sensazione fruttata che rimane decisa al palato. Sorprendente. 
Per avere più notizie sul vitigno cliccate qui


Massimo Barbolini 
L' azienda

martedì 23 ottobre 2012

Vini la Quercia 1

Santapupa Abruzzo Doc Montonico 2011
Vini La Quercia 


Altro assaggio da ricordare. Da non confondere con il mantonico calabrese si tratta di una Doc dei Colli Teramani. Vino dalla beva stupefacente con delle note di mela, pera, e polpa di pesca. In bocca e' sapido, secco, abbastanza morbido e rilascia sul finire qualche nota erbacea. Non troppo lungo e discretamente persistente soddisfa ampiamente il palato. Azienda relativamente giovane, nata nei primi anni 90, senza ombra di dubbio quella che piu' mi ha colpito ad Autochtona. Da elogiare anche la fatica che hanno speso per non far scomparire questo vitigno.

Massimo Barbolini
L' azienda

Barbera Colli Parmensi

Igt Emilia Barbera PrimoRosso 2010 Vigna Cunial
 
 
 
Autochtona 2012 mi e' piaciuta. Pochi produttori, tanta bella gente e assaggiato vitigni che non avevo mai avuto l' occasione di.. Non in questo caso. E' una Barbera, una buona barbera che non passa in legno. I profumi sono prevalentemente vinosi con qualche accenno di piccoli frutti del sottobosco e crema. In bocca e' piacevolissima con espressioni tipiche della Barbera. Bel finale, completo, pulito ed elegante. Azienda molto giovane, sono nati nel 2002, rigorosamente Bio.
 
Massimo Barbolini 
 

giovedì 18 ottobre 2012

Trattoria alla Ruota

Trattoria alla Ruota Via Proale n. 6
37024 Mazzano di Negrar (Vr) Tel. 0457525605
chiuso lunedi' e martedi'
Indirizzo sicuro per la ristorazione veronese, si mangia bene, c'e' una buona carta dei vini dove dominano giustamente i vini locali, c'e' un servizio cortese, educato e caldo. Domenica di pranzo con sala piena zeppa di persone sorridenti e felici. Abbiamo bevuto: Bardolino Chiaretto del Garda metodo Classico Brut Nature 2008 Monte Saline, buono, bella sapidita', tagliente quanto basta magari non adattissimo per aperitivo. Il maestoso Acinatico Valpolicella Classico Superiore Ripasso 2010 di Stefano Accordini e il chiusissimo e comunque strepitoso Amarone Casa dei Bepi di Viviani annata 2006. Gran bella bevuta, già dalla mattina. Ho mangiato: spaghetti al ragu' di castagne e salsiccia, pasta cotta alla perfezione ma decisamente mantecata con troppo burro,un vero peccato. Decisamente meglio anzi sublimi le costine di cinghiale con patate al forno, tanto e' vero che ne e' stata ordinata un' altra porzione da spartire tra quelli che non le avevano assaggiate accompagnate da un carrello di verdure cromaticamente invitanti e buone. I dolci sono stati la conseguenza della Grande Abbuffata; tiramisù straordinario, fantasia di cioccolato alla Ruota da cima Coppi al giro d' Italia e un qualcosa fatto con fragole sopra le righe. La giornata e' praticamente volata, i fumatori si avviano verso la veranda estiva dalla quale si gode il panorama stupendo della Valpolicella, mentre arriva un conto di 57€ a persona che ti rende ancor piu' felice. Un BUON ristorante, con sentito BONUS al servizio degno di un GRANDE ristorante, perche' non lo e'?
Massimo Barbolini
Sito 




mercoledì 17 ottobre 2012

Cruasè Oltrepò Pavese

Oltrepò Pavese Docg Metodo Classico Cruasè Dosaggio Zero
Az. Agr. Calatroni - Montecalvo Versiggia -
 


 
L'ho visto praticamente nascere. Ho assaggiato le basi, le sboccature prova a novembre 2011 e ad agosto 2012. Adesso e' in commercio ed e' giusto parlarne.
Se cercate spumanti ruffiani lasciate perdere, se vi piace il tono aggressivo, tagliente e agrumato qui siete a nozze. Unico neo, l' etichetta. Non si legge la scritta Cruasè e al giorno d'oggi e' un errore madornale. Quella che vedete qui sopra e' il retro. Colore rosa tenue con ricordi di buccia di cipolla. L' esame olfattivo richiama note di mandorla, arancia, lime e fragola di bosco. In bocca ha grande acidità, molto sapido, lungo e una persistenza molto piacevole. Per il mio gusto un ottimo compagno d' avventura.
 
Massimo Barbolini

martedì 16 ottobre 2012

Quintarelli

Negli anni sono diventato molto scettico davanti a produttori/vini miti o presunti tali. Di Quintarelli avevo assaggiato varie volte la Valpolicella e una volta soltanto l' Amarone classico e se per la prima ero sempre rimasto deluso per il secondo non bastarono 4 ore per far sì che il vino si aprisse un minimo per la degustazione. In secondo luogo sono vini dal prezzo abbastanza elevato e mi sono sempre chiesto che cosa avessero di cosi' particolare differenza rispetto agli altri produttori della Valpolicella. Diciamo che sono arrivato in azienda abbastanza prevenuto. Purtroppo questo funesto 2012 ha portato via il "deus ex machina" Giuseppe Quintarelli ed infatti all' arrivo ci accolgono la figlia e il nipote Francesco che ci accompagnerà per tutto il tour. Dalle foto si evince che siamo proprio sulle colline adiacenti a Negrar, casa bella e modesta allo stesso tempo, cantina piccola, pulita e con un silenzio surreale. La sensazione e' che manchi qualcosa, anzi qualcuno. Francesco e' un ragazzo di poche parole tutte dedicate al vino, ci spiega la sua idea tramandata dal nonno, giustificando le percentuali delle uve all' interno dei vini. Perche' questa si appassisce e quell' altra no, perche' " il bianco che facciamo e' adatto ad antipasti e pesce, c'e' anche scritto sull'etichetta ", insomma 45 minuti di autentica passione che ho ascoltato come un sermone. Inevitabile raccontare qualche aneddoto del nonno, due devo scriverli.
Un giorno alla vista di 2 giornalisti di Wine Spectator li fece accomodare offrendogli il caffè, ignari del loro destino i due accettarono compiaciuti; una volta terminati Giuseppe disse loro che " dopo la caffeina e' impossibile iniziare la degustazione " e li fece accomodare fuori. L' altro successe ad un mio amico che una volta acquistati due cartoni di Amarone classico venne pesantemente redarguito per averli messi nel baule. " I miei vini vanno messi davanti con la cintura "....Un grande personaggio..Finiti gli aneddoti Francesco ci accompagna nel sotterraneo dove riposano i vini in maturazione e iniziamo la degustazione.

Igt Veneto Bianco Secco 2011
Graganega-Sauvignon-Chardonnay-Savorin

Leggero appassimento per la garganega, nessun passaggio in legno. Bel naso di fiori di campo e frutta tropicale, buona struttura, pulito, lungo e persistente.

Igt Veneto Rosso Primofiore 2008
Cabernet Franc-Cabernet sauvignon-Corvina-Corvinone

Sentori di foglia di pomodoro, peperoni, erba tagliata, leggermente vinoso. Estremamente giovane, abbastanza lungo e persistente. Buona struttura. 

Valpolicella classico 2003

Qui sono in difetto. L'unico assaggio con qualche problema. Il tenore alcolico qui si sente e copre quasi tutto. Anche l' appassimento e' molto forte. Continua a non piacermi. 

Igt Veneto Rosso del Bepi 2002

Nelle annate ritenute " poco all' altezza " viene prodotto questo piccolo Amarone. Tabacco, cioccolato fondente, gradevole balsamico. Stesse sensazioni in bocca. Interminabile. Possente, complesso e robusto. Una bomba.

Amarone classico 2003

Leggermente alcolico, grandi sensazioni balsamiche e di frutta matura con qualche accenno di marasca sotto spirito. In bocca sparisce la nota alcolica ed esce la frutta matura. Finale leggermente passito. Aperto da 2 giorni. Strepitoso

Igt Veneto Rosso Alzero 2001
Cabernet Franc 80% Altre uve 20%

Senza dubbio il miglior rosso che ho assaggiato quest' anno insieme al Brunello 99 di Poggio di Sotto. Incredibile equilibrio olfatto/gustativo. Potente, elegante, morbido, perfetto. Erba tagliata, peperoni verdi, foglia di pomodoro, accenni di cenere e qualche nota di albicocca secca. Interminabile in bocca, infinito. Monumento subito, vino straordinario. 

Recioto della Valpolicella 2001

Naso straordinario di mela cotta, cacao e miele. In bocca delude leggermente per mancanza di struttura, ma e' comunque buono. Meno male perche' pensavo di essere in Paradiso..

Vini incredibili per personalità e terroir. Tutti tipici del territorio con qualità organolettiche difficili da trovare in prodotti della stessa zona. Direi senza timor di smentita UNICI nel loro genere. Entusiasti abbiamo acquistato qualche cosa e ci siamo diretti verso la Trattoria a La Ruota. Prima pero' ho chiesto a Francesco cosa pensasse del Mondo del Bio in generale. La risposta e' stata precisa, " e' la strada da seguire ". Giornata stupenda. Grazie.