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lunedì 20 febbraio 2012

Locanda del Feudo - Castelvetro -


Castelvetro e’ un bellissimo Borgo, con ancora tantissima neve, ma quanta ne e’ venuta? Indi per cui la scelta del nome “ Locanda del Feudo “ e’ estremamente azzeccata, non per la neve ovvio. E’ nel cuore del paese, in pieno centro, vicino ad altre realtà gastronomiche. L’ accoglienza e’ già degna di rilievo, quando s’ incontrano ristoratori educati, professionali e non necessariamente simpatici si dovrebbe “ stellarli “ solo per questo. Il tavolo e’ nella prima sala a destra, comodo, belle sedie, solamente coppie, scelta fatta appositamente suppongo. Il piano di sotto e’ ancora meglio, cantina e come si vede dalla foto qui sotto spazio per alcuni tavoli. Ambiente super. Menu’ non molto ampio, lo adoro, carta dei vini interessante, anche quella al calice, molti distillati al bicchiere con prezzi buoni in alcuni casi. Scelgo il magnifico Carmignano 2008 Terre a mano della fattoria di Bachereto. Splendido, pieno, grasso, corposo, animale, fruttato, speziato, lungo, interminabile, persistente, quasi infinito, a un passo dal paradiso. A occhio 95/100. Concluso il primo orgasmo domenicale, ne seguiranno altri, si passa alle pietanze. Non mi dilungherò tanto, quello che mi preme trasmettere e’ che si mangia veramente bene. Non analizzerò ogni singolo piatto, ma mia nonna che ha avuto un ristorante con 120 coperti tra pranzo e cena tutti i giorni per 22 anni mi ha sempre detto che la mano di uno Chef si vede soprattutto quando c’e’ da cucinare il piccione. Ebbene, qui l’ ho mangiato quasi perfetto. Soprattutto e viva Dio sapeva di piccione, una piccola nota selvatica e’ rimasta, straordinariamente abbinata alla salsa di carciofi. La cioccolata in tazza col peperoncino e' una di quelle cose che ti rendono la settimana migliore.  Il resto del pranzo e’ stato un buon gradino superiore alla media ( mia ).

Cosa mi e’ piaciuto: Il servizio, il cibo, il vino, l’ambiente che all’ apparenza sembra ingessato ma i ragazzi in sala ti mettono all’agio che preferisci. Si può anche dormire. 

Cosa non mi e’ piaciuto: I 4 € di coperto. Da eliminare. A memoria ( posso sbagliarmi ) non ho visto  nella carta dei vini bianchi e rossi francesi, tedeschi. La mancanza del Calvados :-)





 Varie tipologie di pane: al prosciutto, alle castagne, al curry, grissini e gnocco produzione propria
 Vino Straordinario
 Tortino di zuppa imperiale con vellutata di fagioli cannellini e zampone sgranato.
 Crema e misticanza di finocchi con crostini alla liquirizia.
 Piccione marinato all’ olio aromatizzato all’ alloro con salsa ai carciofi, foglie di spinaci al burro e balsamico tradizionale
Guancia di maiale con il suo fondo bruno, tortino di polenta e patate, radicchi di campo 
 La mia Africa: tortino alla cannella, cioccolata in tazza al peperoncino, budino all’ anice stellato, cioccolato e liquirizia. 
 Un Caol Ila full proof da 64° con note fume', vaniglia e sigaro toscano, da film
 Il tavolo vicino la cantina, prossimo obiettivo

lunedì 13 febbraio 2012

Barolo


Rimani basito, non trovo altri termini. Una sola delusione, totale, il Gavarini Chiniera 2005 di Elio Grasso, stanco, tanto, una sensazione olfattiva davvero sgradevole con punte quasi di frutta rifermentata, bocca altrettanto morta, peccato. Un pelo meglio il Carobric 2006 di Paolo Scavino, salvato da note di tabacco nitide e molto accattivanti al naso ed una microscopica eleganza che non tarderà ad arrivare. Gli altri tre tutti su livelli gia' ora straordinari. A cominciare dal vincitore incontrastato, il Bricco Ambrogio 2006 di Paolo Scavino. Maestoso Barolo con note di ribes, sottobosco, mora, spezie in genere e una presenza costante di pepe. Esplosione gustativa eccezionale, lungo quasi infinito, grande vino. Poco piu' sotto, quasi a pari merito, il Ginestra Casa Matè 2005 di Elio Grasso e il Barolo 2006 di Paolo Scavino, il primo quasi perfetto già adesso certamente il più pronto di tutti. Il secondo dominato da una eleganza gustativa che gli altri ancora non hanno. Vini indubbiamente non alla portata economica di tutti ma ogni tanto lo si può fare. Lo si deve fare. 

Massimo Barbolini


lunedì 6 febbraio 2012

Apoteosi a Indianapolis!





NY GIANTS 21 - NEW ENGLAND PATS 17
CAMPIONI!