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sabato 18 dicembre 2010

Wine Tasting bis

Chiudiamo l' anno con il secondo wine tasting gentilmente concesso dal Gruppo Zonin. Il progetto e' stato questo http://www.myfeudo.it, geniale direi. Il nuovo nato e' stato chiamato Symposio dell' azienda Feudo Principi di Butera, Sicilia, un blend di merlot, petit verdot e cabernet sauvignon. Vino che al momento si presenta abbastanza giovane, l' assemblaggio di queste uve non e' al top, ma probabilmente deve essere cosi'. Grandi profumi che non vengono ripetuti al palato. Molto alcolico, prepotente, con un finale che lascia leggermente perplessi. Ti aspetti un qualche cosa che non arriva. Adesso, magari tra qualche mese l' evoluzione sara' diversa e piu' accattivante. Difficile giudicare un prodotto di questo genere. A qualcuno piacera' sicuramente cosi' come e', liscio, scorre sulle papille gustative senza quasi emozionare. Tra i due assaggi, considerando le tipologie di uve ed il terroir, c'e' tanta differenza. Riprovero' tra qualche mese. Buon Anno!

Massimo Barbolini

We are going to end up this year with the second wine tasting kindly allowed by the Zanin group.The project was this http://www.myfeudo.it/ , genial I would say .The new born was called Symposio, by the Feudo Principi company from Butera, a blend of Merlot, Petit Verdot and Cabernet Sauvignon. This is a wine quite young at the moment, the union of these grapes is not at a top level, but probably it has to be like that. Great parfumes which are not found back in the taste of it. Very alcoholic, bossy, with an ending that leaves quite puzzled. It's like if you wait for something which is not coming. Now, but maybe, in some months' time the evolution will be much different and more attracting. Hard to judge a product of this kind .Maybe someone will love it the way it is, smooth, it runs over the papillae almost without creating any emotion.Between the two wine tastings, considering the two kinds of grapes and the terroir, there is a huge difference. I will get back to them in few months' time and we'll se.
Have a happy new year!

lunedì 13 dicembre 2010

Un paio di cose....

Igt Sicilia rosso Terra di Vento 2008 Tenuta Enza la Fauci
Collio Doc Friulano Vigna del Rolat 2009 Raccaro
Sancerre Clos de Beaujeu 2008 Gerard Boulay
Igt Colli del Limbara Kabaradis 2006 Nebbiolo
Il tempo al momento e' quello che e'. Scrivere post a quest' ora non e' il massimo, ma questi quattro assaggi che ho fatto nell' ultimo periodo vanno segnalati. Il Terra di Vento 2008 e' un magnifico Nerello Mascalese misto a Nero d' avola che impressiona per eleganza e struttura, con gran persistenza gustativa. Il Vigna del Rolat 2009 di Raccaro e' in attesa di maturare, gia' decisamente imponente ma leggermente sgraziato. Naso in continua evoluzione, da riassaggiare tra qualche mese. Boulay e' un produttore che ho conosciuto quest' anno e devo ammettere che ha scaravoltato alcuni miei pensieri totalmente errati sul Sancerre. Dimenticate le classiche note olfattive della zona e virate decisamente piu' sull' agrume, l'erba e qualche nota dolciastra. Buonissimo anche il base ad un prezzo piu' abbordabile. Chiusura con forse l' assaggio piu' incredibile fatto quest' anno. Un ottimo nebbiolo sardo con note di pelle, animale, quasi pelo bagnato e un susseguirsi di note fruttate, caffe' e bellissima chiusura speziata. Kabaradis 2006 di Depperu e' il nome di questa gemma. Spammo un pochino oggi e vi dico che potrebbero essere ottime idee per qualche pensiero Natalizio oramai alle porte. Senza dimenticare l' incredibile tre litri di La Poja 1996 bevuto venerdi' sera. Deludente, purtroppo come spesso mi capita, il Cristal 2000. Prima o poi becchero' la bottiglia giusta.

Massimo Barbolini

sabato 27 novembre 2010

Trebbiano

Tarbianein Vino Frizzante Bianco Trebbiano di Spagna in purezza Claudio Plessi Castelnuovo Rangone - Mo -

Per quale motivo l' Osteria La Francescana e' nei 50 ristoranti migliori al mondo? Sicuramente per la cucina ma anche per il modo in cui si sbatte il sommelier Beppe Palmieri per trovare assolute chicche da far assaporare a noi appassionati. Giovedi' e' stato cosi'. Mentre mi gustavo un grandissimo Ombroso di Giovanna Madonia annata 2004, nel tavolo di fronte a me veniva proposto al calice questo vino a me del tutto sconosciuto. Dopo 15 minuti di rèstia vergogna ho chiesto spudoratamente di assaggiarlo. Vino rifermentato e si vede, colore giallo paglierino torbido, leggermente frizzante, ma proprio leggermente. La sorpresa iniziale si traduce in autentica emozione ed esaltazione per l' olfatto. Agrumi, thè verde, curry, zucchero filato, ambra e qualche ricordo di fiori. Straordinario. Profumi veramente intriganti. In bocca e' scivolato via con discreta sapidità e ottimo finale, ma a distanza di due giorni sono ancora in estasi al pensiero del naso di questo memorabile e allo stesso tempo semplice nettare. Peccato o meglio così, dipende dai punti di vista, che la produzione si attesti sulle 8/900 bottiglie circa. Enciclopedico con i Tortellini alla Panna della Francescana ( inutile che storciate il naso voi puristi del brodo e delle varie Accademie del menga, assaggiateli poi mi direte ).
Ah! che bella settimana.

Massimo Barbolini

venerdì 26 novembre 2010

Degustazione a Modena

Martedi' scorso ho partecipato ad una interessante serata organizzata nel Wine bar " Vino a Manovella " a Modena In Via del Carmine. Estremamente interessante perche' presenti tre piccoli produttori di lambrusco e altro con caratteristiche e modi di concepire il vino completamente diversi. Podere il Saliceto, Ca' de Noci e Paltrinieri . Abbinato a questi vini ci sono stati alcuni piatti della nostra tradizione e nel complesso e' stata una serata molto divertente, soprattutto istruttiva dato che uno dei proprietari dell' azienda Ca' de Noci era al mio tavolo. Tralasciando le cose meno interessanti mi sono annotato degli appunti di alcuni vini assaggiati che trascrivo:

Querciole 2009 Ca' de Noci bianco frizzante rifermentato in bottiglia: La prima bottiglia che ci e' stata servita con la frittura di baccala' in aperitivo aveva difetti enormi, soprattutto al palato, poi fortunatamente quella che e' seguita al tavolo era tutt' altro. Gran bel naso di lieviti e agrumi, sapido e frizzante in bocca, ottima chiusura gustativa, bel vino da Spergola in purezza.

Sottobosco 2008/2009 Ca' de Noci rosso frizzante rifermentato in bottiglia: Qui la differenza di annate e' molto evidente. La 2009 e' decisamente molto indietro, l'odore di residuo, feccia o chiamatelo come vi pare e' ancora molto, troppo presente e tecnicamente non e' il massimo da annusare. Il finale e' decisamente amaro. La 2008, invece, con belle note sulfuree, selvaggina, frutta rossa e incredibile ma vero, lime, the' verde e qualche lontananza di pompelmo. Secco, caldo, lungo e persistente. Vino ben fatto. Lontano dai miei gusti ma tecnicamente non fa' una piega. Grasparossa, Montericco, Malbo Gentile e Sgavetta

Albone 2008/2009 Podere il Saliceto rosso frizzante in autoclave: Vale lo stesso discorso fatto in precedenza per il Sottobosco, annata 2009 ancora tremendamente giovane ( una bottiglia con troppo sentore di acetone, quasi smalto da unghie, poi col passare del tempo quasi sparito) mentre la 2008 e' ancora in forma smagliante con bellissime note di frutta rossa da sottobosco, non quello di Ca' de Noci :-) ), che sfumano in quasi impercettibile sentore erbaceo misto a fiori. Bollicina ancora molto croccante. Per i miei gusti il miglior lambrusco in circolazione. Salamino e Sorbara.

Radice 2009 Paltrinieri Sorbara in purezza rifermentato in bottiglia: La caratteristica principale del Sorbara, il sentore di viola, ancora non c'e'. Anzi e' presente e non poco un odore di residuo molto prepotente che ancora ofusca il prodotto. In bocca e' molto piu' piacevole con una sapidità forte. Deve maturare. Da riassaggiare in primavera inoltrata.

Gli altri: Argine 2008 Podere il Saliceto Malbo gentile, Merlot e Sangiovese. Per dove viene prodotto e' un gran rosso fermo. Ancora giovane con piccole note di marmellata matura e cuoio. Gheppio 2006 Ca' de Noci Cabernet Sauvignon e Malbo Gentile, servito troppo freddo. Eclisse Lambrusco Paltrinieri, servito coi dolci, oramai palato distrutto, sempre grande ma abbinamento che poteva reggere con la crostata se fosse stata agli agrumi. L' ultimo vino e' stato l' Aresco di Ca' de Noci, non lo ricordo e non ho preso appunti, mea culpa.

Le sensazioni sono state che anche per i vini della nostra terra, lambrusco in primis, lo stazionamento in bottiglia anche per piu' di un anno non peggiori il prodotto, anzi tutto l'opposto. Poi ci sono i miei di gusti, ma questo e' un altro discorso.

Massimo Barbolini

http://www.cantinapaltrinieri.it/

http://www.podereilsaliceto.com/

http://www.cadenoci.it/


domenica 21 novembre 2010

Wine Tasting

Maremma Toscana Igt Rocca di Montemassi annata 2008
Merlot 40% Cabernet Sauvignon 20% Petit Verdot 20% Syrah 5%

Il vino si presenta con un bellissimo rosso rubino, molto concentrato, fluido e abbastanza consistente. I profumi sono abbastanza intensi e abbastanza persistenti. Le sensazioni fruttate sono di ciliegia, lampone, leggero tabacco, qualche punta di spezie e un leggerissimo richiamo erbaceo. Naso molto fine. La parte gustativa si apre con un equlibrio ancora da trovare, ma gia' a buon punto, un ottima intensità, seguita da un altrettanta meravigliosa persistenza. Decisamente un vino gia' pronto al palato, con caratteristiche molto " toscane ". Armonia in fase di maturazione e stato evolutivo non ancora del tutto pronto. Ecco questa e' la scheda tecnica, la scheda emotiva dice che e' un vino di buona struttura con, per i miei gusti, un tannino ancora presente che diciamo dolcifica un po' troppo il bicchiere, compensato pero' dalla estrema facilita' di beva. Non che sia un vino semplice attenzione, ma le componenti dure e morbide sono gia' abbastanza equilibrate ed invitano al secondo bicchiere. Suscita emozioni e al giorno d' oggi e' già un gran bel risultato. Nel complesso un gran bel prodotto con un avvenire garantito. Grazie a Francesco Zonin per avermi fatto partecipare a questo " gioco " molto interessante e soprattutto formativo.

Massimo Barbolini


http://www.roccadimontemassi.it

This wine introduces itself with a great ruby colour, very concentrated, fluid and fairly consistent. Perfumes are quite intense and persistent. Fruity sensations are those of cherries, raspberries, light tobacco, few spices and a very light grass reference. Very fine smell. The taste sensation starts with a balance still not found, but at a good point, very good intensity, followed by a very good persistence. Really a wine ready for palate, with typical Tuscany characteristics. Harmony into a ageing process not totally come to an end. Here it is the technical card, the emotional one says this is a wine with a good structure with, according to my personal tastes, a tannin still present that we could say makes it a bit too sweet, balanced by a easy drinking aspect. But attention this does not mean this is a simple wine, both the harsh and soft components of it are enough balanced to invite to a second glass. It create emotions which, nowadays, it is already a very good result. From a general point view this a really good product with a guaranteed future success. A warm thanks to Francesco Zonin for having invited me to this very interesting and training ’game’

lunedì 15 novembre 2010

Verdicchio

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Vigneto delle Oche
Fattoria San Lorenzo annata 2007

Qualcosa di fenomenale. Sono monotematico ultimamente ma questi vini mi danno soddisfazioni che non trovo in altri. Qui siamo nel Gotha del Verdicchio, una freschezza unica. Una mineralità unica. Dovevo riprendermi dopo la schifezza assoluta che ho bevuto ieri. Sono passato dall' ottone grezzo e irrecuperabile all' oro zecchino. Prezzo abbordabile a chiunque, grandi agrumi al naso, ottima persistenza aromatica, chiusura con inevitabile salivazione dovuta ancora ad una grandissima acidità. Il palato ne reclama altri bicchieri, impossibile non innamorarsene. Incredibilmente facile da bere ma pieno di complessità. Peccato che esistano ancora, spero solamente nel buco dove vivo, perplessità sulle potenzialità di questo meraviglioso vitigno. Azienda che lavora in regime di Biodinamica. Ipermegagalattico con una fettina di Epoisses de Bourgogne, filo di miele, pane caldo e lacrima di olio extravergine. AHHHHHHHHHH, scusate ma ci stava.

Massimo Barbolini

venerdì 12 novembre 2010

Champagne

Champagne Extra Brut Prudhomme Blanc de Noirs

In questo periodo dove provo una certa avversione verso le bollicine e' quello che preferisco. Bel giallo paglierino con alcuni piccoli riflessi dorati, buona effervescenza, bollicina discreta, abbastanza consistente. Il naso si apre con ampie note di agrumi, lieviti, mandorla e qualche accenno fruttato. Secco al palato, tanto, croccante con acidità importante che sorregge una struttura possente. Bellissimo finale dove ritorna prepotente la sensazione sapida e fruttata. Prezzo decisamente abbordabile tra i 35/40 €. Bravi a mettere la data di sboccatura e il dosaggio zuccherino, in questo caso inferiore ai 7 gr. /litro. Superfluo aggiungere altro. Ottimo bicchiere.

Massimo Barbolini

giovedì 11 novembre 2010

Podere Santa Lucia

Difficilmente, anzi penso di non averlo mai fatto, parlo di aziende in particolare, ma dopo aver assaggiato la freschezza, complessità e piacevolezza di questi vini due parole le devo spendere. Intanto prendere la macchina e farsi 550 km andata e ritorno per farmi assaggiare i vini e' sicuramente nota di eleganza che non passa inosservata, poi vengono i vini che definirei nella loro semplicità tipici e piu' che territoriali. La Lacrima di Morro viene prodotta in due versioni, una con piccolissima parte passata in botte che non altera la straordinaria complessità e varietà olfattiva dove spiccano sentori nitidi di rosa e geranio. L' altra ancora in divenire, possente ed impegnativa ma ancora molto acerba. Due vini con caratteristiche comuni che si differenziano abbastanza nettamente. Poi si passa agli altri vigneti che hanno sempre all' interno di Doc ma quella del Verdicchio. Il volgarmente detto " base " con note olfattive fruttate con spunti floreali, mentre la " Selezione " viene vendemmiata leggermente tardivamente, olfatto decisamente piu' intrigante e ottima prestanza gustativa con ritorno tipico del tardivo. Quattro assaggi che nel tempo miglioreranno di certo. L' azienda e' nata nel 2005 quindi ha tutta una vita ancora davanti.

Massimo Barbolini

Verdicchio dei Castelli di jesi d.o.c. 2009

Verdicchio dei Castelli di Jesi d.o.c. Selezione 2009
Lacrima di Morro d’alba 2009

lunedì 8 novembre 2010

Margarita

Dopo aver scorrazzato per chilometri tra tavoli, sedie, piatti, cibo, vino, cavatappi e altro non c'e' niente di meglio che una sedia, un Margarita e silenzio assoluto. Parla lui, sinfonia gustativa unica.

Massimo Barbolini

Barbera

Barbera d' Alba Cascina Francia 2008 Giacomo Conterno

Bevi una cosa di questo genere e pensi svariate cose. Costa, e' troppo giovane, non ha le caratteristiche della Barbera o sono io che non ho mai bevuto una cosa di questa classe ed eleganza? Grande colore, frutta secca al naso, imponente consistenza e morbidezza che non ti abbandona mai. Difficile da dimenticare un vino cosi'. Bevuto, en passant, tra una chiacchiera e l'altra. Evoluzione nel bicchiere maestosa e fragrante. Indimenticabile finale che ritorna piu' e piu' volte. Probabile che non avessi mai assaggiato una barbera di questa struttura. Sicuramente.

Massimo Barbolini

giovedì 28 ottobre 2010

Ristorante Buriani dal 1967

Una delle pietre miliari della cucina bolognese, 43 anni che sforna piatti e mesce vino, facile da trovare perchè sulla strada che da Pieve di Cento porta a Bologna, all' altezza di un semaforo e' impossibile da non vedere. In cucina c'e' la mia forse coetanea Alessandra e devo dire di averla trovata in grandissima forma soprattutto su alcuni piatti. L' ambiente del ristorante e' caldo ed estremamente familiare, la sala dove pranziamo e' molto ampia con vetrate che danno sulla strada, termosifoni fortunatamente accesi. Il viaggio vale solamente per la zuppa di fagioli, si avete letto bene e la foto non vi tragga in inganno, perchè la zuppa e' all' interno del raviolo. Gia' assaggiato ma con ingredienti diversi in altri lidi, questo piatto amalgama bene il tutto e si abbina perfettamente con il ragu' di costine. Molto fresca ed intrigante la tartare di capriolo con la maionese fatta con patate e olio extravergine di oliva che si unisce perfettamente. Buono il Polpo e altrettanto valido il filetto di Branzino. Forse il piatto meno riuscito e' il petto d'anatra ma e' anche vero che ero proprio pieno come un uovo, ho dovuto fare un sforzo gastronomico per iniziare il piatto, la carne era eccessivamente pastosa, caratteristica di questo tipo di piuma, ma il sapore era quasi inesistente. Poi la presenza delle castagne intere non mi ha entusiasmato piu' di tanto, ma sono piccole balle del sottoscritto. I tempi di attesa sono consoni ad un ristorante di questo livello, anni addietro prese la stella gommata, cioe' slow food e ci mancherebbe. Il servizio e' sempre molto cortese, non invadente e non mette nessun tipo di pressione. La carta dei vini e' anch' essa adeguata al locale, molto Piemonte, poche Marche, qualche Biodinamico/Biologico importante, forse qualche prezzo esagerato ma il succo e' buono. Ho bevuto il Merlot di A. Maule, produttore di vini naturali senza aggiunta di solforosa e rispettoso del territorio, buon vino ma onestamente niente di più. Unico grande pregio la mancanza totale di sentori di botte, finale quasi inesistente ma riproverò, magari annate più vecchie. Chiudo il pranzo come ultimamente mi capita spesso con un buon Pedro, cioccolatini squisiti e un buon caffè. Decisamente al di sopra della media, materia prima giusta, bella mano in cucina, forse qualche ingrediente di troppo, ma difficile da criticare, anzi. Conto di 130 euri per due persone. Bel pranzo.

Massimo Barbolini



Un buon Merlot

Tartare di capriolo con burro d’olio al sale speziato e pane caldo
Polpo al vapore con insalata di sedano e fagioli cannellini
Zuppa di fagioli in ravioli con ragù di costine di maiale al rosmarino
Filetto di branzino al lemongrass con carciofi trifolati al timo
Petto d’anatra cotto a bassa temperatura con porcini, mirtilli, castagne e zenzero

Cioccolatini Valrhona

venerdì 22 ottobre 2010

Pinot Nero

Colli Pesaresi Focara 2008 Pinot Nero Fattoria Mancini
Disquisiamo pure, il pinot nero viene bene solo la', qua non siamo capaci, non c'e' il terroir adatto, facciamo solo dei Barriconi, l' estratto secco e' troppo basso per poterne fare uno degno di nome e per certi versi sono d' accordo anche io. Pero' e' bello quando assaggi un vino che conosci come le tue tasche e che ogni anno ti fa ricredere su tutto quello che di scontato c'e'. Questo e' un Signor Pinot Nero ad un prezzo molto umano ( che al momento con bottiglia quasi finita in solitaria mi sfugge). Nelle Marche siamo, Fattoria Mancini lo vinifica sia in bianco che in rosso. Tralasciando le note di colore, mi concentrerei sullo splendido naso, mandorla, peperone, rosa appassita e sulla memorabile persistenza gustativa. Gran bel bicchiere che neanche la Bignardi riesce a rovinare. Con una tartare di cavallo, senape e tabasco poi..

Massimo Barbolini

venerdì 8 ottobre 2010

Birra e sai cosa bevi!

Birra Artigianale Zimella Dorata
Si puo' tranquillamente affermare che oramai siamo entrati nel gotha dei produttori di birra mondiali. A confermare tutto cio' ci si mette questa affascinante bionda non pastorizzata, rifermentata in bottiglia e pure non filtrata. Poco meno di 5 gradi, bella fresca, amara sul finale, decisamente ferma, schiuma invitante e colore d'oro sul serio. Da bersi possibilmente con parsimonia, non per il costo, ma per la facilita' di tracannamento. Esiste anche la rossa, tipo la Mannoia, quindi piu' intrigante? Vedremo.

Massimo Barbolini

ZIMELLA di Prampolini Annalisa
Via Bagnoli, 26
42122 Bagno di Reggio Emilia
Italy

giovedì 7 ottobre 2010

Champagne

Champagne Michel Wirth Cuvee des 3 Cepages

Dopo la scorpacciata di ristoranti ritorniamo a parlare di qualche assaggio vinicolo interessante. Ne avevo già accennato a luglio come uno dei due champagne che mi aveva colpito maggiormente, oggi ancor di piu' dopo riaverlo assaggiato. La cosa sorprendente e' la parte olfattiva di questa bollicina. Lieviti, pasta, panettone, biscotti al forno, un insieme di profumi che ti invitano alla beva. Beva che si rivela all' altezza della situazione, fresca, acida e coinvolgente. Bollicina granosa e potente. Lungo e molto persistente il finale. Interessante sotto ogni aspetto. Onestamente non pensavo che fosse a base Chardonnay. Lunga e' ancora la strada dell' allenamento.


Massimo Barbolini

martedì 28 settembre 2010

Spumante Metodo Classico Da Vinci Extra Brut

Ieri sera interessante degustazione, abbuffata, presso l' enoteca La Drogheria del Calcagnino in quella bellissima location che e' il Castello di Formigine. L' azienda e' a Montale Rangone guidata sapientemente dalle mani di Albino Maria Cavazzuti vechio compagno d'armi di quel Bellei che ha iniziato la spumantizzazione del lambrusco. Qui, invece, si parla di Pinot Nero in purezza, sia nella versione bianca che in quella rose' e soprattutto extra brut. L' appezzamento dove attinge Albino e' nell' Oltrepo' Pavese, nel senso che lui vendemmia direttamente in quella zona e si porta le uve a casa. La versione bianca e' semplicemente straordinaria, pulizia gustativa eccezionale e probabilmente ancora in piena evoluzione. davvero una bellissima sorpresa, emozionante come poche, in questo inizio d'autunno. Giovedi' pomeriggio si replica in Cantina. Albino e' stato cosi' gentile da invitarmi (anche altri) per la scelta del dosaggio da mettere nelle nuove sboccature.
Gnu me gnu tut, come recita sulla capsula.

Massimo Barbolini

lunedì 27 settembre 2010

Ristorante Le Cosy - Quimper - Bretagna

Lasciata Dinan la nostra tappa seguente e' Brest, citta' di mare, punta quasi estrema ad ovest della Bretagna. La vista dell' albergo che teoricamente avrebbe dovuto ospitarci ricordava una bettola infima di Pigalle, cosicche' dopo la visita al Castello e al Museo della Marina, ci siamo diretti a Quimper incuriositi dalle indicazioni della guida. Mai scelta si rivelo' cosi' felice. Splendida cittadina di circa 60 mila abitanti, attraversata dal fiume Odet, con nel centro della citta' la maestosa Cattedrale di Saint Corentin. Arrivati lunghissimi per il pranzo ci siamo dovuti
accontentare di un ignobilissimo panino preso al supermercato, promettendoci di cenare in modo piu' dignitoso. Ci fidiamo della Lonley Planet e dirigendoci verso il Ristorante Le Cosy, ci godiamo un meraviglioso tramonto e le cornamuse che ci accompagnano intorno alla Cattedrale. Gia', cornamuse, Quimper e' la capitale della piccola Cornovaglia nella regione del Finisterre, non sorprendetevi nel sentire suonare questo meraviglioso strumento per strada, non vedendone la provenienza. Il ristorante si trova in una laterale del centro, e' disposto su tre piani, rigorosamente tutto in legno e presenta come spesso capita tavoli molto piccoli e uno di fianco
all' altro, diciamo che non sono il massimo della comodità, ma l'incasso è l'incasso anche qui dai nostri cugini. Non avendo riservato, les italiens, ci fanno accomodare al secondo piano di fianco ad uno splendido pupo scozzese di nome Matthew. Particolare interessante, tutta la mobilia, lampadari compresi, ha il cartellino col prezzo attorno. Puo' essere acquistata e portata a casa. Idea molto originale. Il menu' e' pieno di Crepes e Galletes fatte con farina di grano saraceno che oramai mi vengono fuori dagli occhi. Decido di tentare la sorte (mala) prendendo un Hamburgher Bretone e una insalata bretone mista con qualche fettina di Jamon. Vino rose' e solamente un calice percheì la giornata e' stata pesante e nessuno dei due ha voglia di esagerare.
Tempi di attesa, come quasi sempre e' successo, da self service e le pietanze arrivano. Dire che le porzioni sono abbondantemente esagerate e' un eufemismo, le foto parlano chiaro. L'insalata e' il piatto piu' intrigante, verdure fresche, ottime, anche la spuma al centro al pomodoro devo ammettere che e' stata sfiziosa. Il mio hamburgher e' senza ombra di dubbio il peggior piatto che
ho mangiato nella vacanza. A parte la mancata cottura della carne, nel senso che me lo hanno presentato praticamente crudo, il galleggiamento nella panna fortunatamente non acida non ha per niente eccitato il mio palato. Disastro completo. Piccolo aiutino le solite incommensurabili patate al forno sempre al di sopra della media. Molto piu' interessante giocare col bambolotto vivente al tavolo di fianco, i cui genitori hanno sapientemente spazzolato tutta la panna..
Ci voleva prima o poi una esperienza da dimenticare. Cioè, se ti abitui a mangiare in un certo modo la giudichi negativamente, ma se non hai nessun tipo di aspettativa, ci sono posti peggiori.
Solito sbrodaglioso caffè e ce ne andiamo con 39 euri pagati per tutta la cena. Rientriamo in albergo a piedi mentre il sole se ne sta andando, il cielo e' semplicemente meraviglioso, l'aria fresca e il mattone che ho sullo stomaco piano piano se ne andrà.

Massimo Barbolini

Les Cosy
Rue du Sallè 2
29000 Quimper



martedì 21 settembre 2010

Mister Robert - Dinan - Bretagna

Ultima tappa gastronomica in quel meraviglioso angolo di Bretagna che non mi stanchero' mai di consigliarvi e che risponde al nome di Dinan, e' questo piccolo Ristorante a poche centinaia di metri da Les 3 Lunes, recensito qualche settimana addietro. La verita' e' che la nostra meta era " la Mére Pourcel, ma in tre sere non siamo riusciti a trovare un solo buco vuoto. Dinan al tramonto regala emozioni, il cielo si colora di rosa, azzurro, quasi verde, spettacolo assoluto,stimolante per l'appetito, ma c'e' qualcosa che non lo fa?? I tavoli sono appercchiati anche all'esterno ma, fidatevi, e' meglio soggiornare dentro visto le temperature oramai autunnali. Il menu' e' chiaro, come al solito, anche un piccolo degustazione, discreta carta dei vini e servizio come sempre quasi perfetto. Il sapere che il mattino dopo si riparte verso casa, in almeno tre tappe, smorza un pochino gli entusiasmi che il tramonto aveva acceso. Le mousse di benvenuto sono abbastanza ordinarie, ottime le cappesante, straordinario il tortino di verdure. Sottolineo ancora una volta la qualita' di questa materia prima, eccezionale, che accompagna un buon trancio di branzino. Unica pecca, credo che si veda abbastanza bene dalle foto, le porzioni, veramente insufficenti. Piccolo assaggio di formaggi e una buonissima torta con frutti di bosco. Simpatico Muscadet accompagna il tutto. Conto finale di 55 euro, mancia compresa. Oramai si e' fatto buio, usciamo, ci dirigiamo verso l' Hotel consci di aver fatto una buona cena e di aver speso il giusto. Il cielo e' stellato, l'aria piu' che fresca e la voglia di godersi questo spettacolo non si esaurisce in fretta. Chiusa la parentesi con la Cote d' Armor ci dirigiamo verso il Finisterre per altre esperienze gastronomiche da raccontare.

Massimo Barbolini

Mr. Robert

Place de Cordeliers 11

Dinan


Selezione di Formaggi
Torta al burro con frutti di bosco
Filetto di branzino con un meraviglioso tortino di verdure fresche e pomodori confit
Filetto di branzino con quiche alle verdure
Le noix St. Jacques con insalata di germogli di soia
Mousse al peperone rosso e fragola, leggermente piccante
Mousse al cocomero verde e limone
Simpatico Muscadet