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lunedì 28 gennaio 2013

Ristorante Giallozucca - Mantova -

Mantova si conferma fucina e cucina nettamente superiore alla nostra. Ristoranti cosi', con questo rapporto qualità/prezzo non ne esistono qui da noi. E' nel cuore della città, semplice da raggiungere con parcheggio comodissimo che si trova senza il minimo problema. Fate due passi nel centro di questa meravigliosa città che raggiunge a malapena i 50 mila abitanti con certamente piu' ristoranti che banche. L' arredamento e' semplicissimo, con sedie in paglia non comodissime; alle pareti scaffali con bottiglie e tanti libri appoggiati sui tavoli che potete serenamente leggere. I piatti mangiati sono stati di una semplicità imbarazzante, con grande tecnica e bellissima presentazione. La mia insalata di carciofi era semplicemente ottima, il rombo con pomodori e olive pure, il dolce non ne parliamo..qualcosa di memorabile.
Interessante e buona anche la frittura di saltarelli e zucca, commovente la polenta morbida pasticciata ai formaggi con chiodini trifolati.
Se aggiungete che l' oste vi canta anche qualche canzoncina dei Gufi per farvi passare il mal di testa o il mal di pancia direi che atmosfere cosi' non se ne trovano facilmente. Carta dei vini che si potrebbe migliorare ma sicuro che quelli bevuti sono indimenticabili per componenti organolettiche importanti. Mi ha sorpreso positivamente  l' abbinamento moscato-insalata di carciofi; solitamente rimane in bocca una sensazione " metallica ", il moscato invece con la sua bellissima aromaticità ha amalgamato bene i sapori, uno spettacolo. Usciti dal ristorante ci incamminiamo in una città piena zeppa di gente sorridente e cordiale, e' domenica pomeriggio, , c'e' il sole non fa molto freddo, proprio un bel pranzo. 

Massimo Barbolini




 Scaloppa di foie gras su crostone di pane al marsala e perle di cioccolato speziato 



Insalata di carciofi con pancetta croccante, scaglie di grana condite con olio, limone e aglio


Strudel di mele aperto con crema inglese profumata al cardamomo  


Torta di cioccolato con frutti di bosco 


Moscato biodinamico Alsaziano Grand Cru Saering annata 2005, strepitoso, aromatico, intenso, floreale. 



 Uno dei migliori passiti bevuti in vita mia. Picolit e verduzzo appassiti con note di albicocca e frutta secca imponenti. Finale interminabile e dolcezza estremamente equilibrata. Che vino!


Pian del Maggio - Franciacorta -


La settimana scorsa sono stato a visitare questa nuova realtà franciacortina.  Molti dubbi percorrevano la mia testa perchè gli ultimi assaggi che avevo fatto non erano stati per nulla entusiasmanti, anzi vi assicuro che in alcuni casi ho anche discusso animatamente con industriali che si sono dedicati al vino mettendo sul mercato prodotti a dir poco incomprensibili a prezzi che non vi sto a dire.. L' azienda e' nata nel 2006 grazie all' impegno di due ragazzi quasi trentenni che già operanti nel settore enologico hanno pensato bene di prendere un paio d' ettari, solo chardonnay, di vigna in affitto per " provare " a produrre qualcosa di nuovo. Nel marzo 2012 l' ulteriore passo in avanti; acquistano una ex cantina tra le colline di Adro e Erbusco divenuta magazzino e l' adattano perfettamente alle loro esigenze di spazio e piccola produzione. Produzione che al momento e' molto ristretta, non ricordo il numero di bottiglie esatto ma diciamo che non dovrebbero superare le 20 mila.  Le etichette in campo sono 4: 

Franciacorta Docg Brut Proemio 2009 Chardonnay in purezza:

Fermentazione e affinamento in acciaio per questa buona espressione vinicola. Lievito, agrumi, crosta di pane, lavanda al naso. In bocca e' lungo, abbastanza persistente, secco, quasi sapido. Nel complesso ben fatto, niente spigolature. 

Franciacorta Docg Saten Capriccio 2009 Chardonnay in purezza: 

Qui troviamo la parte olfattiva decisamente piu' complessa con spunti di pasta sfoglia, crema e zucchero filato. Bella acidità, secco quanto basta, molto ruffiano nel complesso. Finale pieno di agrumi. Non e' il mio preferito ma nulla da dire sulle caratteristiche organolettiche. 

Franciacorta Docg Brut Millumino millesimato 2007 Chardonnay in purezza:

Prima fermentazione e riposo in legno, stabilizzazione in vasca. Sentori di tostatura, camomilla e vaniglia. In bocca e' molto grasso, opulento e pieno. Accenni di lime sul finale. Se piace la tipologia e' una grandissima bollicina. 

Franciacorta Docg Brut Nature Furente millesimato Chardonnay in purezza 2007: 

Il migliore assaggio dei quattro. Grande carica olfattiva di lievito, crosta di pane, zucchero di canna, spunti di caffe' e leggero burro bruciato. In bocca e' di una sapidità equilibrata e imbarazzante, lunghissimo, persistente, acido, lascia sensazioni burrose incredibili. Un grande assaggio. Sensazioni organolettiche confermate anche domenica scorsa dalla bottiglia gentilmente regalatami.

Bella realtà, bravi ragazzi giovani con voglia di fare. Vini che sicuramente miglioreranno nel tempo. Prezzi onesti e in linea col mercato.

Massimo Barbolini

L' azienda  

sabato 19 gennaio 2013

L' Arco vini Az. Agr. Luca Fedrigo


A distanza di qualche mese ho seguito il consiglio di Francesco Quintarelli e sono andato a trovare Luca Fedrigo ex collaboratore del Bepi diventato oramai produttore importante della zona. Purtroppo per lui non era in formissima ( ernia al disco ) ma e' stato come spesso capita di una gentilezza ed ospitalità disarmante. I vini vengono assemblati dopo vari passaggi per l' 80% in botte grande e il 20% in barrique:

IGT Rosso del Veronese 2007 corvina, rondinella, molinara, sangiovese e una piccola parte di teroldego:
Impatto caratteristico con note di frutta rossa matura, mela cotta, ciliegia e tannino. In bocca mantiene le medesime caratteristiche con un finale lungo, persistente e decisamente armonico. Partenza col botto. 

DOC Valpolicella Classico Superiore Ripasso 2008 corvina, rondinella, molinara:
Complessità olfattiva importante per questo Ripasso che si apre con note di crema,cioccolato bianco e fragola. In bocca si ampiano le caratteristiche olfattive con ritorni golosi di cioccolato. Finale decisamente importante con grande struttura, complessità e consistenza. Vino " mangabile ".

IGT Pario 2007 assemblaggio di vini già fatti 50% ripasso 50% amarone:
Cresce paurosamente il livello dei vini. Qui siamo di fronte ad un bouquet che lascia esterrefatti. Il colore è, come anche per gli altri, un bel rosso rubino tendente al viola. Le note olfattive sono tante e facilmente identificabili; prugna cotta, tabacco, fieno, fiori di campo e uno spettacolare cacao che chiude. Al palato entra prepotente l' appassimento però molto aggraziato, forse eccede un minimo nel dosaggio zuccherino, ma la componente tannica e questo interminabile sapore di cioccolato fondente inebria davvero le papille. Lungo e persistente. Stupendo.

IGT Rubeo 2007 Sensazioni del produttore:  Le uve presenti sono quelle solite dell' uvaggio dell' amarone con l' aggiunta del Cabernet Franc che viene appassito insieme alle altre. Le uve vengono pero' pressate e fermentate suddivise, poi assemblate. Qui devo dire che si sente netta la presenza del Cabernet con note spiccate di menta, balsamico, foglia di pomodoro e leggera erba ( non da fumare :D ). In bocca esce la parte fruttata con anche alcuni richiami al cioccolato. Finale anche qui da ricordare. 

DOC Amarone Classico della Valpolicella 2007:  il cerchio si chiude con questo meraviglioso amarone da struttura imponente e piena. L' unica pecca è che a detta di Luca in qualche annata non e' possibile imbottigliarlo come amarone perché il grado zuccherino esce dal disciplinare. In questo caso ci siamo rimasti a pelo perche' la sensazione finale e' davvero leggermente dolce. Per il resto e' decisamente sopra le righe sia al naso che in bocca. Tiene sempre la via questa bellissima sensazione di cacao, cioccolato, frutta rossa, mora, ciliegia, ribes e leggero appassimento. 

Decisamente 5 grandi assaggi, l' influenza del Bepi si sente eccome e Luca ha anche l' onesta di ammetterlo. Forse gli si puo' appuntare questa sempre presente dolcezza nei vini ma non intervenendo mai sul prodotto e' chiaro che viene fuori quello che genera la natura. I prezzi? Molto interessanti e per niente esagerati, il Rosso del Veronese costa in cantina 6 € piu' iva, gli altri vanno dai 9.50 ai 26.50, direi abbordabili per la qualità che ho trovato. 

Massimo Barbolini
L' azienda



giovedì 17 gennaio 2013

Vigna Cunial - Traversetolo -




Ne avevo già parlato qualche mese fa di questa azienda dei colli parmensi dopo aver assaggiato una buonissima Barbera, ora grazie a Chiara Mina Responsabile delle pubbliche relazioni ho potuto approfondire la gamma dei prodotti. 

Rosso del conte Barrique 2009: Pulizia olfattiva perfetta note di peperone, foglia di pomodoro e piccola frutta rossa, in bocca e sicuramente pronto, leggera acidità, poca persistenza, non molto lungo, chiude con mancanza di spalla e corpo, nessun ritorno olfattivo, non mi e' piaciuto ma il vino c'e'. Vino ottenuto con uve da agricoltura biologica, cabernet sauvignon, merlot e syrah.


Spumante brut Rosato 2011:  da uve pinot nero, chardonnay e sauvignon , bella spuma rosa, naso intrigante di fragolina di bosco e prugna, in bocca e secco, acido, lungo e persistente. Bellissima beva. Chiusura sapida con ritorni di frutta rossa. Ottimo



Spumante brut Monteroma bio 2011:  da uve Malvasia di candia. Come sopra, bellissime note di camomilla e lime, qualche accenno di mela, sembra piu' dosato del rose', acidità ma non invasiva, fresco, chiusura gradevolissima. Buono, unico dubbio, mancanza completa di aromaticità. Tanto e' vero che in 5 su 6 lo hanno classificato come Prosecco.


Decisamente interessante ogni tipo di assaggio. L' azienda esiste da dieci anni, il tempo non potrà fare altro che aiutarli nel perseguire i loro obiettivi e perfezionare i vini che hanno comunque già una bellissima impronta. 

Massimo Barbolini

lunedì 14 gennaio 2013

NFL Playoff le gare di sabato


A differenza della settimana scorsa direi che il week end appena finito e' andato diversamente. Quattro partite stupende, grande equilibrio e ultimi minuti come al solito da infarto. Ma andiamo con ordine:

Baltimore Ravens vs. Denver Broncos: grande delusione allo Sports Authority at Mile High di Denver dove i padroni di casa sbagliano clamorosamente una situazione difensiva a pochi secondi dalla fine dei tempi regolamentari regalando il pareggio ai Ravens. Nei supplementari un intercetto di Peyton Manning regala un field goal a Baltimora che ne approfitta agguantando la vittoria. Broncos fuori e Ravens avanti. Tre piccole considerazioni: Ray Lewis a 37 anni suonati prolunga di una partita la sua formidabile carriera. Joe Flacco non lo posso vedere, non e' un giocatore, non so bene cosa sia, ma quello che avrebbe dovuto fare in campo lo ha fatto, quindi? Bravo. Peyton Manning compirà 37 anni a marzo, non so se riuscirà a ripetere una stagione come quella appena finita, ha forse gettato alle ortiche l' ultima occasione di bissare il titolo vinto coi Colts. 
Baltimore Ravens 38 - Denver Broncos 35 dopo 2 overtime. 

Green Bay Packers vs. San Francisco 49ers: credo che siano sufficenti un nome e dei fottutissimi dati: Colin Kaepernick, passaggi 17 su 31 per 263 yards, 2 TD, 1 intercetto ; 16 corse per un totale di 181 yards e 2 TD. Una parola: IMPRESSIONANTE. E dire che aveva iniziato la partita con l'unico intercetto subito. I Niners giocano un football bellissimo,godibilissimo e di difficile interpretazione per le difese avversarie. Poi ci mettete che hanno un QB, che teoricamente dovrebbe lanciare, che corre per 150 e passa yards a partita e tirate le vostre somme. Dimenticavo Gore ce ne ha messe altre 119...Per farla breve sono una squadra da titolo. E pensare che i miei Giants qualche mese fa li hanno asfaltati ben a modo, nella baia tra l' altro. Direte voi, ma c'erano anche gli avversari? Certo, ma i Packers non mi hanno mai dato l' impressione di poter vincere, nonostante siano stati in partita per 3 quarti ma il quid della vittoria lo hanno lasciato nella Tundra. 
San Francisco 49ers 45 - Green Bay Packers 31

Massimo Barbolini


venerdì 4 gennaio 2013

Brunello di Montalcino

Docg Brunello di Montalcino Poggio di Sotto 2004 P. Palmucci


Semplicemente divino. Inutile descrivere ulteriormente questo gioiello. Ogni volta che lo tracanno, perchè alla fine la bottiglia e' vuota, rimango sempre esterrefatto da semplicità, beva, morbidezza ed eleganza. Incredibile che nonostante gli 8 anni sembri ancora un lattante. Profumi eterei e aromi celestiali. Potrei aggiungere tanti altri aggettivi, ma sarebbero inutili perche' l'unica vera gioia e' poterlo bere. Non che sia a buonissimo mercato ma in Francia per bere a questi livelli ti devi indebitare, tranne qualche caso. Peccato che fosse l' ultima del 2004. 
Semplicemente divino. 

L' azienda

martedì 1 gennaio 2013

Locande delle Grazie -Grazie di Curtatone -

Approfittiamo del primo sabato libero del mese di dicembre per la solita e sempre piacevole gita a Mantova, città che adoro per motivi culturali e gastronomici. Si respira sempre un' aria diversa, la crisi c'e' anche qui, ma lo spirito con il quale si combatte e' decisamente diverso rispetto ai piagnistei continui che vedo nella mia di città. Il numero di ristoranti e bar nel centro storico e' impressionante, questa volta pero' scegliamo la Locanda delle Grazie a Grazie di Curtatone, frazione famosa per la presenza del Santuario omonimo dedicato dai pescatori alla Vergine per le rigogliose, floride e continue battute di pesca. Faccio notare che anche se la frazione avrà due abitanti in croce i ristoranti sono almeno 3. Premiato oramai da svariati anni con i 3 Gamberi della Rossa Italiana piu' famosa e' un posto molto accogliente già dall' ingresso dove si viene accolti da camerieri educati, simpatici e molto cortesi. Il menu' e' ovviamente tipico della zona con piatti della tradizione mantovana e qualche chicca che viene cucinata giornalmente dallo chef e indicata a voce dal solerte personale. La carta dei vini puo' soddisfare qualsiasi richiesta, un paio di aziende che utilizzo anche io e comunque prezzi decisamente nella norma. L' inizio e' stato decisamente travolgente con meravigliosi bigoli con le sarde e un abbondantissimo e strepitoso risotto alla pilota. Pasta cotta alla perfezione, gusti puliti e non soverchiati da aggiunte che a volte diventano insopportabili. Il seguito e' stata un' ottima selezione di salumi del posto con polenta, giardiniera, patate al forno e mostarda molto buone, mentre invece devo dire che il mio bollito non era nulla di che. Lingua discreta, cotechino deludente e salsa verde senza infamia e senza lode; ammetto che ultimamente ho fatto la bocca ai prodotti di Franceschini decisamente piu' sapidi, equilibrati e succosi, quindi la prossima volta mi orienterò su un altro secondo piatto. Chiusura spettacolare con una torta di mele e zabaione veramente buonissima. Vino: un onestissimo lambrusco mantovano finalmente secco di Corte Pagliare Verderi da uve Salamino, Ancellotta e qualcosa d' altro. Due caffè e 68 euri spesi benissimo. 
Indirizzo gastronomico di sicuro affidamento. Bravi. 

Ambiente: 15/20
Cucina: 25/40
Servizio: 20/20
Carta dei vini: 12/20

Massimo Barbolini  


















NFL



Si chiude la Regular season come e' giusto che fosse. Noi a casa e i Redskins alla Post season con pure la Wild Card Game in casa ma contro i " caldissimi " Seahawks. Una cosa ormai e' chiara: nonostante i due titoli vinti, e non e' che sia poco, Coughlin e Manning hanno diversi problemi di comunicazione per essere teneri. Ci sta perdere con i Falcons, i Bengals, gli Steelers o gli Eagles, ma il modo nel quale e' successo e' francamente penoso. Possibile che dopo aver pettinato i 49ers a casa loro sia iniziata un debacle del genere? Possibile che Cruz da ricevitore preferito sia stato nelle ultime partite mai cercato? E il running game? Forse in una partita si e' visto qualcosa di decente ma nelle altre quasi lo zero assoluto; poi ci sta che sia anche stata una stagione piena di infortuni, ma ci siamo sempre salvati se ci pensate bene nelle altre stagioni. Credo che come 8 anni fa la scelta di scambiare poche ore dopo il Draft Manning con Rivers sia stata essenziale per vincere 2 titoli in 4 anni, ora come ora si debba guardare al futuro madando in pensione Coughlin con tanto di Grazie, Grazie e ancora grazie e cambiare radicalmente il modo di giocare. Le basi ci sono sia in difesa che nei reparti offensivi ma di tornare a vedere scenate patetiche come quest' anno credo che nessuno ne abbia voglia. Il titolo andrà ai Denver Broncos, almeno spero per il fratellone di Eli, mentre la sorpresa dei PO saranno i Redskins con lo spettacolare Robert Griffin III. Il programma, tutto live su ESPN America canale 214 piattaforma SKY sarà il seguente, ora italiana:

Sabato 5 Gennaio Wild Card Game:

AFC Cincinnati Bengals at Houston Texans ore 22.30
NFC Minnesota Vikings a Green Bay Packers ore 02.00

Domenica 6 Gennaio Wild Card Game:

AFC Indianapolis Colts at Baltimore Ravens ore 19.00
NFC Seattle Seahawks at Washington Redskins ore 22.30

Buon Football! 
Massimo Barbolini