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domenica 29 marzo 2009

Simply The Best...

Difficile giudicare un vino che poni sul tuo podio personale. Stefano Accordini e' arrivato sui miei scaffali quasi per caso. Conoscevo molto bene il suo Acinatico, altro gioiello, ma mai avevo assaggiato, prima dello scorso anno, l' Amarone della Valpolicella Classico Vigneto Il Fornetto. Via il tappo, scorre nel bicchiere un rosso quasi granato, molto scuro, arriverei a dire quasi nero. Al naso si sentono profumi netti e ben distinti di frutta rossa appassita, forse un piccolo accenno di tabacco. Ci si potrebbe stare una buona mezz'ora ad annusare l'evolversi del vino. In bocca e' caldo, morbido, concentrato, lunghissimo, una persistenza veramente commovente. Dopo aver assaggiato le annate 1993 e 1997, mi posso tranquillamente esporre scrivendo che questo 2001 ha davanti a se ancora tanta strada da percorrere. Davvero un grande. Bravi.
Massimo Barbolini

Doc Amarone della Valpolicella Classico 2001
Vigneto Il Fornetto
Stefano Accordini

mercoledì 25 marzo 2009

Romagna mia...

Quando si riceve un regalo e' sempre una bella cosa. Generalmente il pensiero viene fatto da una persona amica, che ti rispetta e se poi si tratta di una bottiglia di vino mai bevuta e' ancora piu' intrigante. Siamo in Romagna, precisamente a Bertinoro. Il colore e' un rosso molto carico con ampi riflessi granata. L'alcolicita' elevata lascia ampia traccia nel bicchiere. I profumi sono subito molto chiusi. E' una costante oramai degli ultimi assaggi. C'e' qualche nota di viola, marasca sicuramente e qualche ricordo di prugna. In bocca lo sento abbastanza caldo, ancora acidino ed un leggero sapore dolciastro che mi fa pensare ad una lunga permanenza in barrique. Ha corpo, ma io non vado matto per questo genere di nettare. Sicuramente un buon vino, per palati meno complicati del mio. 20 mesi passa in barrique, leggo dal sito e sei mesi affina in bottiglia. Forse ha bisogno di altro tempo per maturare ed esplodere tutte le potenzialita' che probabilmente ci sono ma che al momento sono incatenate. Sangiovese in purezza dice la scheda, dubbi..

Vertice 2005 Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva
Azienda Campo del Sole

domenica 22 marzo 2009

Trattoria Cognento - Campagnola Emilia -

Difficile evitare patetici ricordi legati a questo Ristorante. 22 anni? Si, direi che puo' essere il giusto periodo che mi vede frequentare questa chiassosa e sempre piena trattoria nella " reggiana " confinante col carpigiano. Il locale e' circondato dal verde, molto grande, ampio parcheggio, bellissima veranda estiva e credo almeno 150 coperti. Quando la mia famiglia e' in astinenza da tortello, vista la mancanza oramai assodata nella nostra citta', i 10 minuti di macchina che ci separano diventano la scalata di un bimbo verso il vasetto della Nutella. Mai in tutti questi anni mi e' stato presentato un menu', men che meno una carta dei vini. Potete comunque scegliere tra vari primi e secondi della tradizione, bevendo anche qualche etichetta particolare, basta guardare il frigo dei vini e scegliere..Il servizio, soprattutto al piano terra, e' a dir poco Naif, grazie alla presenza di un cameriere che al primo impatto brucereste vivo, ma che con gli anni e' diventato quasi simpatico.

Oggi siamo al piano di sopra, in una bolgia che ricorda le feste di partito estive. Non riusciamo a comunicare tra di noi, ma qui si vien per mangiare da 73 anni. Le scelte sono praticamente inevitabili. Cappelletti in brodo, tortelli verdi (ricetta reggiana, solo spinaci, biete, parmigiano e pochissima ricotta), di zucca, gnocco, tigelle e salumi. Lambrusco reggiano per lavarsi il palato.
I tortelli sono sempre uguali, eccezionali. Il ripieno e' una successione di sapori amalgamata benissimo, non eccedono nel sapore e la dolcezza della ricotta compensa la sapidita' del parmigiano. La pasta e' gialla, tirata la mattina o al momento e la cottura e' semplicemente perfetta. Rigorosamente burro e salvia. Siamo quasi ai livelli di mia madre..Idem per quelli di zucca, apoteosi con il soffritto.
Ci si potrebbe gia' accontentare cosi' perche' le porzioni sono piu' che abbondanti. Ma la domenica e' sacrosantemente dedicata al sollazzo della pancia e del palato, quindi si esagera. Un assaggio di cappelletti, con un brodo piu' che discreto, ci stimola lo stomaco prima del gran finale.
Con gli ottimi salumi arrivano Mister gnocco e Miss tigella, il primo perfettamente cotto, nessuna goccia di olio. Morbidissimo e leggermente croccante. La tigella e' abbastanza particolare perche' rispetto a quella della zona montanara modenese (crescentina), e' piu' assimilabile al pane. La pasta e' diversa. Molto buona ma difficile da concepire per chi e' abituato ad altri colli.
In conclusione, una tappa che non lascia mai delusi. Non pensate al caos, sempre presente, ed alla confusione, ma concentratevi sul cibo che secondo il mio modestissimo parere vale la pena di assaggiare. Bonus sicuramente per la velocita' del servizio. In vita mia l'ho sempre trovato pieno zeppo di clienti ma non ho mai dovuto aspettare un minuto in piu' di quello che avrei dovuto. Unica nota stonata della giornata, il conto. Mai avevo speso cosi' tanto. Mi spiego meglio, abituato ai 55 max 65 euro in tre, oggi ne sono volati via 72..Mah!
Trattoria Cognento
via Picenardi, 11
42012 Campagnola Emilia
tel. e fax 0522 653828
Massimo Barbolini

venerdì 20 marzo 2009

Ristorante Teatro - Carpi -

Venerdi 13 Marzo 2009 mi è stato proposto dagli amici di andare a cena al Ristorante Teatro a Carpi, in Piazza Martiri. L' idea ha suscitato in me parecchie perplessità, dal momento che, avevo smesso la frequentazione data la non felice qualità della cucina. Gli amici hanno però insistito puntando sul fatto che il locale è stato pochi giorni fa "rinnovato", non come gestione ma come arredamento, luci, accessori. Diciamo che aveva bisogno di una rinfrescata. Occasione quindi per valutarne un eventuale miglioramento. Arrivati, veniamo fatti accomodare nella solita saletta interna, nulla ai miei occhi è cambiato, tranne una mano di pittura. L’inizio non e’ sicuramente dei più promettenti visto che sia la carta del menù che quella dei vini “ non sono disponibili “..Il mio sguardo si rivolge verso il frigo di Bacco e ne ricavo una solitudine e desolazione vista poche altre volte. Una volta elencati i piatti rigorosamente a voce, opto per un polipo e patate come antipasto ed una tagliata di tonno come secondo. Buoni, entrambi, senza fronzoli ma preparati bene. Il mio occhio però non fa passare inosservato il fatto che la composizione del contorno all’interno delle pietanze sia uguale per tutti i commensali. Annaffiamo tutto con un Tasca d’Almerita 2007 Chardonnay. La serata vola via, ci vengono portati i mitici pasticcini del Teatro, porzione scarsa, il conto, onesto circa 40 euri a testa. Velocissime considerazioni: Sara’ un problema di costi, crisi, personale, credito, materia prima, ma trovo inconcepibile che con una “location” del genere (estiva soprattutto) non si riesca a trovare una combinazione giusta per fare ripartire un Ristorante del genere. E’ sempre mia personalissima opinione che questa città ha perso quasi tutte le potenzialità culinarie di una volta. Si vive solo di ricordi. Nelle altre città nascono locali nuovi, il mondo, nonostante tutto, cambia e si cerca in ogni modo di stare al passo coi tempi. A Carpi no. Il Motivo? Ditemelo voi. Riflettiamo.
Giorgio Righi aka Harmonica

martedì 17 marzo 2009

Nba: Quasi alla fine della Regular Season

Andando a rileggere quello che ho scritto a novembre potrei candidarmi come pseudo giornalista sportivo. Mi scuso coi tifosi di Phila per avergli portato una sfiga incredibile. Elton Brand si è purtroppo fatto male e la squadra dell'amore fraterno sicuramente ne risentirà. Al momento,come era ampiamente prevedibile, il miglior bilancio della Lega lo hanno i simpatici Los Angeles Lakers del simpaticissimo Kobe Bryant. Squadra che se non dovesse avere cadute depressive dovrebbe vincere il Titolo senza alcun problema. Perche'? Molto semplice, dalla parte Ovest a meno di rinsavimenti fisici dell'ultimo minuto da parte di Manu Ginobili anche gli Spurs contro questi qui alzeranno presto bandiera bianca. Jazz-Mavericks-Rockets-Nuggets-Hornets non hanno assolutamente l'organico per competere contro i gialloviola. L'unica squadra che potrebbe avere qualche chances per via dell'incoscienza giovanile e' secondo me Portland. Con tanti se e ma pero'....Veniamo a noi Celtici. La stagione sta sicuramente andando bene, al momento siamo senza The Big Ticket, ma come scrissi 4 mesi fa, comincia a pesare la mancanza sia di James Posey che di P.J. Brown. Si e' vero la dirigenza ha cercato di tappare i buchi mettendo sotto contratto sia Miki Moore che, udite udite, Stephon Marbury ma credo che non si dimostreranno all'altezza dei loro predecessori. Aggiungiamo poi che difficilmente riusciremo a strappare la prima posizione della Eastern Conference a Cleveland, ci troveremo ad affrontare, se tutto va bene,Phila o Detroit al primo turno, poi gli osticissimi Orlando Magic e poi in finale di Conference Lebron e i suoi fratelli con lo svantaggio del fattore, prima di trovare i Lakers naturalmente...Cammino ostico se ce ne e' uno, ma del resto l'anno scorso abbiamo faticato come Ercole per arrivare in finale, che paradossalmente è stata molto piu' facile di quanto si potesse pensare. La fiducia nei ragazzi e nel coach e' come sempre totale. Teniamo il Sigaro sempre acceso............

lunedì 16 marzo 2009

Merlot in purezza

La passione smisurata che ha mia moglie per il Merlot mi ha incentivato a ricercare nuove cantine, produttori, vini, che utilizzano in purezza questo vitigno. Altovanto nasce come azienda nel 2001 ed esce come prima annata nel 2004. Siamo nei Colli Bolognesi, nel comune di Monteveglio tra i 150 e 200 metri d'altezza. Ho assaggiato l'annata 2005. Il colore si presenta molto carico, direi un rosso porpora tendente al viola, nell'unghia soprattutto. Al naso offre un ottimo boquet, frutta rossa, direi quasi di sottobosco, ciliege, marasche sotto spirito. Un pizzico speziato, alcune note balsamiche. Il legno non si sente come in tanti, troppi, rossi. Si e' amalgamato perfettamente col frutto. In bocca e' sicuramente caldo, avvolgente, un filino troppo amaro sul finale. Nessuna evoluzione negativa comunque, anzi. Vino che promette di invecchiare qualche altro anno senza subire nessun danno. Ottimo prodotto. Abbinamenti: l'ho provato con della carne + salsiccia alla griglia, nature senza condimenti e l'ho trovato perfetto.
Colli Bolognesi Rosso Doc Altovanto Merlot in purezza 2005
Az. Agr. Federico Aldrovandi
http://www.altovanto.it/index.htm

venerdì 13 marzo 2009

Serata Pesce Ristorante L'Erba del Re -Modena-






E' sempre un piacere entrare in questo tempio della cucina modenese, dove diciamo la verità, oramai ci sentiamo a casa. L'occasione e' data dalla serata intitolata" Il Pesce di Mare ". L' arredamento moderno e la musica in sottofondo ci fanno immergere in atmosfere newyorkesi.Prima di cominciare veniamo fatti accomodare, come sempre accade, in tavoli, molto ampi per 4 persone.Sfogliando la carta dei vini, i prezzi sono buoni, ma la suddivisione regionale andrebbe semplificata e sicuramente ampliata.Ci vengono serviti gli immancabili grissini al sale e un benvenuto dello chef, tartare di ricciola con pasta sfoglia e gaspacho sottostante, discreto. Come antipasto iniziamo con tartara di alici e capriolo, finocchio, senape, germogli di porro, croccante di pane. Tendenzialmente niente da sapore al piatto, le alici stranamente sono neutre, il capriolo dolce, la senape presente in minima parte. Piatto decisamente anonimo. Continuiamo con il cacciucco, "rivisitazione" del famoso piatto livornese, che in questo caso viene servito con un "brodo" caldo di pomodoro bianco. L'idea e' quella di portare alla cottura il pesce versando lentamente il succo,materia prima straordinaria, ma piatto decisamente normale. Amando spassionatamente il cocktail di gamberi aspetto con ansia il prossimo piatto, che purtroppo non ci viene spiegato, non che ce ne fosse bisogno, ma e' sempre piacevole sentirselo enunciare. Interessante ed azzeccata, la variante del gambero quasi crudo. Passando ai primi iniziamo con gnocchi di patate in guazzetto di molluschi, coriandolo, yogurt allo scalogno. Molte perplessita' anche qui. Il piatto di per se non ha grossi difetti, ma a chi come me piace il gusto forte rimane leggermente deluso. Prima di passare ai secondi ci vengono serviti degli ottimi maccheroncini con piovra e stracciatella, crema di porro (dall' aspetto sembrano più tortelli!). Forse troppo prezzemolo ,ma ripeto, veramente ottimi. Come unico secondo rombo cotto a 55 gradi, spuma di patate, erbette, crema di castagne,olio di tartufo nero. Il piatto sarebbe come al solito ben fatto, se l'olio non strangolasse tutti gli altri sapori. Come dolce ci viene servito uno sformato di pere, ricotta, agrumi, crema al vin santo. La verita': deludente, gli ingredienti probabilmente non si sono amalgamti bene, le pere non esistono e l'unica cosa che si sente e' la ricotta. Per finire piccola pasticceria, ottima, con superalcolici di nostra richiesta serviti con un "bonus" per la cioccolata e un caffè che non è all' altezza di un ristorante stellato. Come considerazioni finali possiamo dire, in amicizia, che da Luca ci aspettiamo sempre di più, essendo un cuoco strepitoso e in serate come questa sentiamo nostalgia di piatti che lo hanno reso famoso come "l' insalata di pollo con uova Monica Maggio", il piccione, gli allenamenti sensoriali o il sublime agnello!! Ma per adattarci meglio alla situazione abbiamo bevuto:

Perle' Nero Spumante Metodo Classico 2002 F.lli Lunelli
Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 1999 F.lli Lunelli
L'ora Felice 2007 Malvasia Passita La Tosa

In ogni modo, Grazie di cuore a Luca Marchini perchè ha il coraggio di osare a costo di non accontentare qualche palato "rompiballe"come il mio.
Giorgio Righi aka Harmonica