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mercoledì 31 ottobre 2012

Lambrusco di Sorbara

Lambrusco di Sorbara Doc Radice 2011 Cantina Paltrinieri - Sorbara -
Rifermentato in Bottiglia



"Scivola Scivola vai via non te ne andare", cantava il grande Vinicio, sentimenti che ho provato oggi nell' assaggiare questo, diciamolo subito, buon Lambrusco di Sorbara. Appartenente alla famiglia dei rifermentati in bottiglia, nel bicchiere ha un bellissimo rosso rubino molto scarico, quasi rosa con una bella e croccante spuma. L' olfatto viene premiato dalla caratteristiche tipiche del Sorbara, violetta tanta e qualche accenno a piccoli frutti del sottobosco. La parte migliore e' dedicata al palato con una buona sapidità, freschezza ed eleganza. Bel finale, lascia veramente felici della beva. Come dicevo all' inizio dispiace che " scivoli via ", bisognerebbe gustarselo con più calma, sono convinto che regalerebbe soddisfazioni gustative impreviste. Di un altro pianeta rispetto a quello assaggiato recentemente. Il prezzo della bottiglia non lo so perchè mi e' stata gentilmente regalata. 
Buon Ponte a tutti!

Massimo Barbolini
Cantina Paltrinieri

Valle d' Aosta


Vallèe D' Aoste Doc Pinot Gris 2008 Eleve' en Barriques - Lo Triolet -


Bella e buona realtà valdostana. Pinot Grigio in purezza con nove mesi di sosta in barrique. Bel giallo paglierino quasi dorato. Naso delicato con note fruttate, miele e un piccolo accenno di vaniglia. Secco, elegante, buona persistenza, bel finale. Duemila bottiglie prodotte. Grande soddisfazione. 

Massimo Barbolini
Lo Triolet

martedì 30 ottobre 2012

Pinot Nero Alto Adige

Doc Alto Adige Hausmannhof Pinot Nero 2010 Haderburg - Salorno - 


Senza dubbio sono più famosi e conosciuti per gli spumanti ( buoni ). Dal 2003 hanno preso la strada della biodinamica, almeno per questo vino e i risultati sono senza dubbio ottimi. Bel rosso rubino nel bicchiere, naso tipico di ribes, mora e mirtillo con qualche accenno di arancia candita. In bocca e' morbido con buona persistenza e finale decisamente interessante. Non troppo strutturato. Buon bicchiere, il "problema" di questi vini è che hanno una bevibilità irresistibile. Esiste anche la riserva di cui parlerò prossimamente. 

Massimo Barbolini
Haderburg

lunedì 29 ottobre 2012

Che vini !



Non avendo nulla da pubblicare ho ripercorso le circa 900 foto di etichette assaggiate in questo 2012, mi sono commosso vedendo queste due...
Che vini ragazzi..

Massimo Barbolini

sabato 27 ottobre 2012

Trattoria di Via Serra - Bologna -

Trattoria di Via Serra Via Luigi Serra 9/b - Bologna -
0516312330
Aperti dal martedi sera alla domenica sera

Amicizie fidate ( ah ah ah ah ) mi hanno fatto raggiungere questo nuovo indirizzo nel cuore ( più o meno ) di Bologna. Flavio e Tommaso avevano l' Osteria del Sole a Zocca l'hanno venduta e si sono " abbassati ", come altimetria, al livello del mare. Il ristorante si trova dietro la stazione centrale, motivo in piu' per andarci in treno, dato che raggiungere Bologna in auto in giorno feriale, tipo ieri per strada normale, richiede, da Carpi,  circa 1 ora e 30 minuti d' improperi. Entrando la prima sensazione che si prova e' quella di essere a casa di amici, l' odore del brodo, della pasta, della ricotta inebria l' olfatto, l' arredamento shabby chic, semplice, adatto e curato in ogni dettaglio dà una sensazione di calore domestico.Tre sono le sale dove e' possibile desinare: una di fianco alla cucina facendo 4 scalini ( già mi proietta al prossimo pranzo domenicale con la banda dei miei scalmanati enogastroappassionati ) le altre due attigue all' ingresso. Noi veniamo fatti accomodare nella prima sala a sinistra dove sulla parete c'e' una lavagna coi piatti del giorno fuori menù, prezzi compresi. La carta dei vini e' al momento in gestazione, qualcosa c'e' , altro manca, ma col tempo e con le idee che mi ha anticipato Flavio, penso che aumenterà di qualità e di gestibilità del cliente. Quale e' quel povero enoappassionato che non sbava all' idea di poter scegliere dallo scaffale, anzichè dal supporto cartaceo, la bottiglia da scolarsi a tavola? Dunque, dicevamo, la lavagna col cibo, da standing ovation i tortelli burro e salvia con ripieno di ricotta di bianca modenese, attenzione rischiate di piangerci sopra dalla gioia e alterare la sapidità del piatto. Vogliamo poi parlare dei tortellini in brodo? Posso dire? Eccezionali, ma il brodo? Ma il brodo? Buono, buono, buono anche di piu'. E l' assaggio di zuppa imperiale? Imperiale appunto. Gia' con questi tre piatti si e' alla metà della scala orgasmicolettica delle pietanze emiliane, poi arrivano le mai cosi' abbastanza benedette Crescenti con cunza e salumi e soprattutto una fettazza di coppone alla brace accompagnata da una giardiniera che farebbe impallidire anche Giorgione e il suo orto. Insomma se non e' ancora abbastanza chiaro era un pò che non godevo cosi' tanto per una serie di piatti di questa qualità. Ma non e' finita, il percorso degno dello Zoncolan ci propone anche un fantastico gelato al caffè e una cosa per la quale devo spendere due parole. La Torta Benassi al cioccolato. Ebbene si, non ho problemi a scrivere che cioccolato lavorato ad arte come in questo caso l' ho trovato solamente nella Capitale da un cuoco tedesco oramai naturalizzato italiano, dolce straordinario.
Come tutte le belle cose siamo arrivati alla fine, pranzo a dir poco memorabile. Il vino in questo caso deve fare da comprimario perche' l'eleganza e la complessità dei sapori del cibo non devono essere coperti da strutture importanti, quindi in tavola sono arrivati la buonissima Malvasia dei Colli di Parma annata 2010 di Camillo Donati e un calicino di Rubrum Cor Laetificans di Floriano Cinti, vino rosso passito da uve merlot, pinot nero e cabernet sauvignon. Ristorante che non posso fare altro che consigliarvi, Flavio e Tommaso sono una famiglia e hanno trasmesso già in poche settimane alla trattoria quello che manca nella stragrande maggioranza dei locali ( compreso il mio ): amore, dedizione, passione.

Massimo Barbolini

P.s. Se prenotate per il sabato a pranzo verificate la presenza di un losco e notissimo Avvocato, rimasto single perche' il suo socio si e' accoppiato eterosessualmente, che cercherà di propinarvi lambruschi, che tali non sono, ma quel che e' peggio, IMBEVIBILI :D

















giovedì 25 ottobre 2012

Metodo classico Alionza - Erioli -

Spumante di qualità Metodo Classico brut 2010 " Salèbra " 
Erioli Vini - Bazzano -



Chiudiamo in bellezza la serie di assaggi fatti ad Autochtona 2012. Alionza in purezza vitigno che ricorda con la sua aromaticità e il fruttato la Malvasia dei Colli piacentini. Qui siamo però a Monteveglio sui Colli Bolognesi. Bellissima acidità e freschezza in bocca, buona persistenza, fragrante, leggermente croccante con bellissimo finale pulito. 24 Mesi sui lieviti per un gradevolissimo Spumante. Ho assaggiato anche altro, delusione totale dai vini di Giovanna Madonia forse perchè appena aperti, qualche buon assaggio nel Consorzio dell' Ortrugo dei Colli Piacentini, il Pratello l'ho saltato perche' ne ho già parlato abbastanza e quasi tutti deludenti i Moscato di Scanzo All' anno prossimo! 

Massimo Barbolini

Montepulciano d' Abruzzo

Docg Colline Teramane Montepulciano d' Abruzzo Riserva 2005 Mastrobono - Vini la Quercia -


Splendido esempio di come possa invecchiare bene questo stupendo vitigno italiano. Il colore e' quasi nero, impenetrabile. Il naso e' pazzesco, pieno di note di cuoio, pepe, pelle, leggeri sentori animali e piccoli frutti che crescono. In bocca e' elegantissimo con morbidezza delicata e un finale irresistibile. Beva infinita perche' nonostante la struttura, la polpa e l' imponenza e' " leggero ". Evoluzione in atto, bevibile per chissà quanti altri anni. Meraviglioso. 

Massimo Barbolini

mercoledì 24 ottobre 2012

Romagna - Uva del tundè -


Igt Ravenna Rosso Sospiro 2009 Azienda Agricola Sbarzaglia 
Villanova di Ravenna


Altro vitigno recuperato, Uva del Tundè, vinificato in rosso senza passaggi in legno. Annata 2009, colore porpora, naso bellissimo di ribes mora e mirtillo. Elegante in bocca con buona acidità, bella persistenza e sensazione fruttata che rimane decisa al palato. Sorprendente. 
Per avere più notizie sul vitigno cliccate qui


Massimo Barbolini 
L' azienda

martedì 23 ottobre 2012

Vini la Quercia 1

Santapupa Abruzzo Doc Montonico 2011
Vini La Quercia 


Altro assaggio da ricordare. Da non confondere con il mantonico calabrese si tratta di una Doc dei Colli Teramani. Vino dalla beva stupefacente con delle note di mela, pera, e polpa di pesca. In bocca e' sapido, secco, abbastanza morbido e rilascia sul finire qualche nota erbacea. Non troppo lungo e discretamente persistente soddisfa ampiamente il palato. Azienda relativamente giovane, nata nei primi anni 90, senza ombra di dubbio quella che piu' mi ha colpito ad Autochtona. Da elogiare anche la fatica che hanno speso per non far scomparire questo vitigno.

Massimo Barbolini
L' azienda

Barbera Colli Parmensi

Igt Emilia Barbera PrimoRosso 2010 Vigna Cunial
 
 
 
Autochtona 2012 mi e' piaciuta. Pochi produttori, tanta bella gente e assaggiato vitigni che non avevo mai avuto l' occasione di.. Non in questo caso. E' una Barbera, una buona barbera che non passa in legno. I profumi sono prevalentemente vinosi con qualche accenno di piccoli frutti del sottobosco e crema. In bocca e' piacevolissima con espressioni tipiche della Barbera. Bel finale, completo, pulito ed elegante. Azienda molto giovane, sono nati nel 2002, rigorosamente Bio.
 
Massimo Barbolini 
 

giovedì 18 ottobre 2012

Trattoria alla Ruota

Trattoria alla Ruota Via Proale n. 6
37024 Mazzano di Negrar (Vr) Tel. 0457525605
chiuso lunedi' e martedi'
Indirizzo sicuro per la ristorazione veronese, si mangia bene, c'e' una buona carta dei vini dove dominano giustamente i vini locali, c'e' un servizio cortese, educato e caldo. Domenica di pranzo con sala piena zeppa di persone sorridenti e felici. Abbiamo bevuto: Bardolino Chiaretto del Garda metodo Classico Brut Nature 2008 Monte Saline, buono, bella sapidita', tagliente quanto basta magari non adattissimo per aperitivo. Il maestoso Acinatico Valpolicella Classico Superiore Ripasso 2010 di Stefano Accordini e il chiusissimo e comunque strepitoso Amarone Casa dei Bepi di Viviani annata 2006. Gran bella bevuta, già dalla mattina. Ho mangiato: spaghetti al ragu' di castagne e salsiccia, pasta cotta alla perfezione ma decisamente mantecata con troppo burro,un vero peccato. Decisamente meglio anzi sublimi le costine di cinghiale con patate al forno, tanto e' vero che ne e' stata ordinata un' altra porzione da spartire tra quelli che non le avevano assaggiate accompagnate da un carrello di verdure cromaticamente invitanti e buone. I dolci sono stati la conseguenza della Grande Abbuffata; tiramisù straordinario, fantasia di cioccolato alla Ruota da cima Coppi al giro d' Italia e un qualcosa fatto con fragole sopra le righe. La giornata e' praticamente volata, i fumatori si avviano verso la veranda estiva dalla quale si gode il panorama stupendo della Valpolicella, mentre arriva un conto di 57€ a persona che ti rende ancor piu' felice. Un BUON ristorante, con sentito BONUS al servizio degno di un GRANDE ristorante, perche' non lo e'?
Massimo Barbolini
Sito 




mercoledì 17 ottobre 2012

Cruasè Oltrepò Pavese

Oltrepò Pavese Docg Metodo Classico Cruasè Dosaggio Zero
Az. Agr. Calatroni - Montecalvo Versiggia -
 


 
L'ho visto praticamente nascere. Ho assaggiato le basi, le sboccature prova a novembre 2011 e ad agosto 2012. Adesso e' in commercio ed e' giusto parlarne.
Se cercate spumanti ruffiani lasciate perdere, se vi piace il tono aggressivo, tagliente e agrumato qui siete a nozze. Unico neo, l' etichetta. Non si legge la scritta Cruasè e al giorno d'oggi e' un errore madornale. Quella che vedete qui sopra e' il retro. Colore rosa tenue con ricordi di buccia di cipolla. L' esame olfattivo richiama note di mandorla, arancia, lime e fragola di bosco. In bocca ha grande acidità, molto sapido, lungo e una persistenza molto piacevole. Per il mio gusto un ottimo compagno d' avventura.
 
Massimo Barbolini

martedì 16 ottobre 2012

Quintarelli

Negli anni sono diventato molto scettico davanti a produttori/vini miti o presunti tali. Di Quintarelli avevo assaggiato varie volte la Valpolicella e una volta soltanto l' Amarone classico e se per la prima ero sempre rimasto deluso per il secondo non bastarono 4 ore per far sì che il vino si aprisse un minimo per la degustazione. In secondo luogo sono vini dal prezzo abbastanza elevato e mi sono sempre chiesto che cosa avessero di cosi' particolare differenza rispetto agli altri produttori della Valpolicella. Diciamo che sono arrivato in azienda abbastanza prevenuto. Purtroppo questo funesto 2012 ha portato via il "deus ex machina" Giuseppe Quintarelli ed infatti all' arrivo ci accolgono la figlia e il nipote Francesco che ci accompagnerà per tutto il tour. Dalle foto si evince che siamo proprio sulle colline adiacenti a Negrar, casa bella e modesta allo stesso tempo, cantina piccola, pulita e con un silenzio surreale. La sensazione e' che manchi qualcosa, anzi qualcuno. Francesco e' un ragazzo di poche parole tutte dedicate al vino, ci spiega la sua idea tramandata dal nonno, giustificando le percentuali delle uve all' interno dei vini. Perche' questa si appassisce e quell' altra no, perche' " il bianco che facciamo e' adatto ad antipasti e pesce, c'e' anche scritto sull'etichetta ", insomma 45 minuti di autentica passione che ho ascoltato come un sermone. Inevitabile raccontare qualche aneddoto del nonno, due devo scriverli.
Un giorno alla vista di 2 giornalisti di Wine Spectator li fece accomodare offrendogli il caffè, ignari del loro destino i due accettarono compiaciuti; una volta terminati Giuseppe disse loro che " dopo la caffeina e' impossibile iniziare la degustazione " e li fece accomodare fuori. L' altro successe ad un mio amico che una volta acquistati due cartoni di Amarone classico venne pesantemente redarguito per averli messi nel baule. " I miei vini vanno messi davanti con la cintura "....Un grande personaggio..Finiti gli aneddoti Francesco ci accompagna nel sotterraneo dove riposano i vini in maturazione e iniziamo la degustazione.

Igt Veneto Bianco Secco 2011
Graganega-Sauvignon-Chardonnay-Savorin

Leggero appassimento per la garganega, nessun passaggio in legno. Bel naso di fiori di campo e frutta tropicale, buona struttura, pulito, lungo e persistente.

Igt Veneto Rosso Primofiore 2008
Cabernet Franc-Cabernet sauvignon-Corvina-Corvinone

Sentori di foglia di pomodoro, peperoni, erba tagliata, leggermente vinoso. Estremamente giovane, abbastanza lungo e persistente. Buona struttura. 

Valpolicella classico 2003

Qui sono in difetto. L'unico assaggio con qualche problema. Il tenore alcolico qui si sente e copre quasi tutto. Anche l' appassimento e' molto forte. Continua a non piacermi. 

Igt Veneto Rosso del Bepi 2002

Nelle annate ritenute " poco all' altezza " viene prodotto questo piccolo Amarone. Tabacco, cioccolato fondente, gradevole balsamico. Stesse sensazioni in bocca. Interminabile. Possente, complesso e robusto. Una bomba.

Amarone classico 2003

Leggermente alcolico, grandi sensazioni balsamiche e di frutta matura con qualche accenno di marasca sotto spirito. In bocca sparisce la nota alcolica ed esce la frutta matura. Finale leggermente passito. Aperto da 2 giorni. Strepitoso

Igt Veneto Rosso Alzero 2001
Cabernet Franc 80% Altre uve 20%

Senza dubbio il miglior rosso che ho assaggiato quest' anno insieme al Brunello 99 di Poggio di Sotto. Incredibile equilibrio olfatto/gustativo. Potente, elegante, morbido, perfetto. Erba tagliata, peperoni verdi, foglia di pomodoro, accenni di cenere e qualche nota di albicocca secca. Interminabile in bocca, infinito. Monumento subito, vino straordinario. 

Recioto della Valpolicella 2001

Naso straordinario di mela cotta, cacao e miele. In bocca delude leggermente per mancanza di struttura, ma e' comunque buono. Meno male perche' pensavo di essere in Paradiso..

Vini incredibili per personalità e terroir. Tutti tipici del territorio con qualità organolettiche difficili da trovare in prodotti della stessa zona. Direi senza timor di smentita UNICI nel loro genere. Entusiasti abbiamo acquistato qualche cosa e ci siamo diretti verso la Trattoria a La Ruota. Prima pero' ho chiesto a Francesco cosa pensasse del Mondo del Bio in generale. La risposta e' stata precisa, " e' la strada da seguire ". Giornata stupenda. Grazie.



















martedì 9 ottobre 2012

Franciacorta

 
Franciacorta Docg Extra Brut Comari' del Salem 2005
 
Possiamo tranquillamente scomodare paragoni illustri assaggiando questa perla assoluta del panorama spumantistico italiano. Uberti e' un' azienda molto piccola in Franciacorta, 180 mila bottiglie prodotte. Di Comarì ( Chardonnay 80% Pinot Bianco 20% ) ne vengono fatte circa 8 mila. In tanti anni di degustazione ha regolarmente " dato la paga " a tanti Blanc de Blancs francesi, ma batoste da orbi. Mi sia concessa una eresia, e' l'unico spumante italiano paragonabile ad uno Champagne. Forse e' troppo ma e' certamente quello che mi regala le stesse soddisfazioni di un prodotto d' Oltralpe. Giallo dorato e intenso nel bicchiere. Naso stupefacente di agrumi canditi, miele, cacao e pesca, ma tanto altro. In bocca e' fresco, sapido, imponente, di una eleganza incredibile, intenso, persistente con un finale straordinario. Bevuta eccezionale che non delude mai.
 
Massimo Barbolini
 
 
 
 

lunedì 8 ottobre 2012

Champagne

Champagne Bruno Paillard Premier Cuvee

Per riconciliare il sabato deprimente, il fatto di aver cercato disperatamente per tutta Carpi un lambrusco Bio e non averlo trovato, non mi e' restato altro che sconvolgermi con questa roba. Inutile aggiungere altra carne al fuoco, ha un timbro che tanti altri champagne non hanno. E' estremamente acido e fresco, quasi tagliente. Ha una bollicina finissima, elegante e sicura. In bocca regala sensazioni di agrume, succo di lime e buccia d' arancia. Sapido quanto basta. Lungo e persistente. Bottiglia che regala sempre bellissime soddisfazioni. 

Massimo Barbolini 

Il Luppolo e l' Uva - Modena -

Sabato sera senza avere un minimo d' idea di quel che fare. La giornata in Enoteca e' stata pesantissima, qualche cliente e va già grassa cosi', ma qualcuno non si rende ancora conto, soprattutto chi comanda da Roma, di cosa sia stato il terremoto del 29 maggio. Le persone che acquistano sembrano quasi scusarsi, " magari a Natale spendo qualcosina in piu', adesso non posso permettermi di oltrepassare i 10€ ", io non cerco di forzarli, siamo nella stessa merda tutti quanti, ma ce la faremo perche' siamo meglio degli altri. SENZA IL MINIMO DUBBIO. Tutta questa depressione tellurica si e' trasformata in una voglia di birra tremenda, dove si va? Mumble mumble....Dai, proviamo il Luppolo e l' Uva...telefonata preventiva e il tavolo c'e'..Voliamo ( beh con la 600 si fa per dire ) e in 20 minuti arriviamo. Il locale ha un bellissimo estivo ancora funzionante davanti ed e' ben visibile dall'esterno. Bancone che occupa tutto il piano terra e sala cena al primo piano in soppalco di legno. La carta del cibo e' fin troppo piena, piatti molto stuzzicanti di tutti i generi, pesce compreso che però non emana grandissimi profumi dai tavoli vicini. Noi partiamo con due porzioni di calzagatti e pancetta seguiti da 2 tagliate di controfiletto di vitellone e una specie di tagliata di anatra. La carta dei vini e delle birre e' molto interessante. Vini scelti con particolare dovizia e birre provenienti da tutto il mondo, quella che scegliamo noi, la Schlenkerla, e' finita, pazienza ma che palle.. A questo punto ci mettiamo nelle mani della tutt' altro che simpatica cameriera, ma ottima consigliera dato che ci fa assaggiare una birra affumicata norvegese veramente eccezionale, Haand Bryggeriet seguita dalla mitica ( almeno per me ) Brooklyn Local 1 e una pinta di Sierra Nevada Pale ale. Birre estremamente interessanti e divise da sentori organolettici ben precisi. Regge anche l' abbinamento con la buonissima tagliata di controfiletto che ho mangiato. Carne succosa, cotta al punto giusto e patate al forno decenti. Considerazioni varie: Locale bello, cibo buono, birra ottima, vini interessanti, servizio non all' altezza. Mi dispiace ma e' una costante che oramai trovo dappertutto nelle nostre zone ( e mi ci metto dentro pure io ). Va bene conoscere i prodotti ma ci vuole anche un certo stile nel proporli al tavolo, evitando di sbattere i piatti sul tavolo perche' sei incavolata per i tuoi cavoli, avere la pazienza di sopportare qualche battuta di un vecchio bevitore sclerotico come chi scrive e fare qualche sorriso ogni tanto non guasta. Conto finale leggermente sopra le righe ma abbiamo bevuto tanto. Locale consigliato. 

Massimo Barbolini 


Il Luppolo e l' Uva Via Staffette Partigiane, 31/P - 41122 Modena (MO)
Tel.  059 8638009 - E-Mail: info@luppoloeuva.it