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mercoledì 25 agosto 2010

Les 3 Lunes - Dinan - Bretagna

Arrivare a Dinan nel nord della Bretagna ti riporta indietro di circa 500 anni. Il piccolo centro bretone e' per la maggior parte rimasto in stile medievale, affacciato sul fiume Rance nel Dipartimento della Cotes d' Armor genera sentimenti di rilassatezza, riposo e soprattutto fame. Oltre a questo e' anche segnalato come centro gastronomico importante per la Bretagna da tante guide, soprattutto francesi e uno dei posti piu' acclamati e' Les 3 Lunes dove si cimenta ai fornelli lo chef Thierry Teffaine. Non mi e' dato sapere se questo Signore abbia un curriculum stellato o pullulante di esperienze transcontinentali, ma l'impatto col ristorante e sala da The e' a prima vista incantevole.
Non avendo prenotato incrociamo le dita. La solita fortuna vacanziera fa si' che ci sia solo un tavolo libero e in men che non si dica ce lo accaparriamo subito. Una volta accomodati ci vengono dati i menu' che come al solito sono molto chiari e propongono varie "Formule" una delle quali a 23 euro a persona con tre portate, che scende a 15.50 a pranzo. Prezzi direi mai visti dalle nostre parti, merito probabilmente del ribasso dal 10 al 5.5% dell iva sui pasti e pure dell' onesta' dei ristoratori che hanno subito preso al balzo la palla, ma non sta a me parlare di politica.
Intelligente anche la carta dei vini, con pagine che recitano cosi': " meno di 20 euro ", " tra i 20 e i 25, insomma ce ne e' per tutte le tasche. Scelgo un discreto Cabernet Franc della zona, nulla piu'. Per quanto riguarda le pietanze il benvenuto e' stato una buona crema fresca di pomodoro al basilico, seguito da un cuore di lattuga con avocado, prosciutto iberico, pomodori confit, funghi del mercato piu' un' encomiabile piatto di
escargots con verdure a vapore, funghi fritti e due scaloppe di foie gras. Direi che la qualita' dei prodotti e' davvero da Cesar! Le cotture sono perfette. Le mie lumache sono quasi croccanti, il foie gras e' grasso, dolce e cremoso, l'insalata e' piu' fresca che non si puo'.
Inizio col botto, ma c'era d'aspettarselo, le facce dei commensali tradivano gia' dall'inizio una goduria gustativa fuori dai canoni. Anche i tempi di comanda sono all'altezza del posto. Piccola attesa e ci vengono servite le seconde pietanze. Filetto di Bue, scaloppa di foie gras, spiedini di verdura, crema di carote, funghi arrosto e sigaro al sugo ristretto e' la prima apoteosi, favoloso, non aggiungo altro.
Il capolavoro, piatto del viaggio sicuramente se non quasi' gia' dell' anno e' stato l' Agnello fume' con verdure di stagione e pomme de terre. Memorabile, cotto in rosa con qualche spizzico di erba cipollina, sugo eccezionale, carne cotta a puntino e 8 costolette spesse un dito.
Da gustarselo pezzo per pezzo, quasi succulento. Scarpetta dovuta. L' esaltazione per questo piatto ha fatto passare in secondo piano la presentazione del filetto. Vorrei farvi notare il " recipiente " del ristretto di bue, messo all'interno di un contenitore da sigaro e le verdure conficcate nella forchetta. Gode anche la vista.
Ovviamente e' stato tutto divorato senza la ben che minima esitazione. Indubbiamente la vacanza incide, ma i piatti mi sono sembrati fatti tutti quanti in modo passionale ed artigianale con materia prima da urlo. Altro capitolo riguarda la grandezza delle porzioni, in alcuni casi forse esagerate. Due persone normali credo che si sarebbero saziate con solo un piatto. ma noi siamo dipendenti dalla gastronomia di questo livello :-).
L' ambiente si fa sempre piu' caldo e gentile nessuna voglia di tornare in albergo e concludere questa bellissima esperienza. Pero' alla mattina ci attende una visita per il sottoscritto fondamentale, i monoliti di Carnac e il doppio caffe' da me richiesto arriva nel momento giusto, accompagnato da una serie di pasticcini molto graditi.
Le conclusioni sono ovvie. Grande cena in tutto e per tutto, conto compreso (100 euri in due). Mi ripeto, il fatto di essere rilassati dopo mesi di duro lavoro rende tutto molto piu' fiabesco e idilliaco, ma quando la mano di uno chef c'e', il risultato si sente sempre, spesso positivamente, anche in questo angolo semisperduto della Francia.

Massimo Barbolini
Restaurant Les 3 Lunes
Rue de la Lainerie 22
22100 Dinan
Tel. 00330296108532
http://www.le3lunes.fr


lunedì 23 agosto 2010

Vacanza 1

Ogni anno diventano sempre piu’ agognate, attese, desiderate. Oramai non se ne può più fare a meno. Ferie, ferie e solo ferie. L’idea non c’era di base, ma dopo una rapida consultazione abbiamo destinato il nostro tempo libero d’agosto verso la Bretagna. In mezzo ci voleva una tappa, ma proprio solo un pit stop, la scelta e’ caduta per sabato 14 agosto su St. Etienne. Prenotato con largo anticipo l’albergo grazie alle magnifiche applicazioni per Iphone, arriviamo nella cittadina verso le 18 dopo aver fatto una incomprensibile fila di piu’ di un ora e mezza al tunnel del Frejus. Motivo?Solamente due casse aperte e classiche file- auto all’italiana, una macchina sopra all’altra. Ovvio che nonostante l’inizio della Ligue 1 di calcio, la città sia praticamente vuota, gli unici locali aperti sono solamente molto più che etnici. L’unico posto che sembra animato da qualcosa di più del viso della Gioconda e’ questa Taverna, facente parte di una catena, proprio sotto al nostro Ibis. Siamo stanchi, stremati, il giorno dopo ci aspetta un’ altra smacchinata da brivido e decidiamo di entrare. Solito professionale ed educato cameriere ci accompagna al tavolo. I menu’ sono come sempre ampi e propongono varie proposte, fin troppe, compresi i sempre interessanti plat du jour. Scegliamo una insalata Gourmand meta’ per uno e due entrecote di mucca charolaise. L’insalata e’ freschissima, pomodori ottimi, un pezzettino di stinco, qualche fetta di petto d’oca, pane tostato e una discreta vinaigrette. La porzione e’ esagerata, nella foto e’ gia la mia meta’, ma qui per chi non ci fosse mai stato, “ les salades “ sono di questo formato. Sulla carne bisognerebbe aprire un’ enciclica perché viene sempre presentata in modo gustoso ed invitante, cotta alla perfezione, presentata meglio e di una succosità infinita. Piango al pensiero delle nostre sole da scarpa mangiate di sovente. Un piccolo Cote de Provence mi lava il palato, chiudo con un orrido caffe’ e conto di 60 euri in due. Poteva andare meglio ma sicuramente anche molto molto peggio. Nel frattempo il locale si e’ riempito e una buona ventina di persone attende educatamente il tavolo in fila, alla francese però..

Massimo Barbolini

La Taverne de Maitre Kanter

Avenue Denfert Rochereau 35

Saint Etienne






domenica 8 agosto 2010

Champagne

CHAMPAGNE DEUTZ BRUT S.A.


L’ ho bevuto oggi a pranzo e non ci avrei scommesso un €, ed invece mi e’ piaciuto, molto. E’ suddiviso in parti quasi uguali tra Pinot Nero, Meunier, Chardonnay, assemblaggio ben riuscito anche se ovviamente avrei sparato un “ sicuramente e’ un Pinot nero in purezza “. L’impressione piu’ piacevole e’ stata la schiuma intensa e cremosa accompagnata da un bellissimo naso di tostatura e frutta molto acerba, identificarla e’ difficile ma la pera e’ quella che si erge meglio delle altre. E’ un sans annèe ma ha potente struttura e corpo. In bocca e’ piacevolmente fresco con bellissimi aromi minerali, finale altamente agrumato. Devo dire da sballo con i salumi e la zuppetta di fagioli, pomodoro fresco e trippa di baccala’ della Trattoria ai Due Platani. Bella scoperta, s’ impara sempre qualcosa.

Massimo Barbolini

lunedì 2 agosto 2010

FRANCIACORTA DOCG ROSE' S.A. BREDASOLE
La moda nostrana spinge questo tipo di vino. Ho sempre considerato i vini rosati, tutti, una enorme incompiuta. Non ho mai assaggiato cose che mi abbiano fatto impazzire, a parte qualche raro caso ( uno dei quali sara' prossimamente su questi schermi). Questa e' la prima eccezione,si beve bene, seriamente con bollicina fragile, quasi saten. Bella frutta, pochi lieviti, grande acidità e ottima freschezza. Altra moda e' il tutto pasto e questo ne e' il capostipite. Segnalo anche la bellissima spuma rosa che invita a trangugiare il bicchiere senza se e senza ma. Azienda non molto conosciuta almeno qui da noi. Il Brut non mi entusiasma molto, questo innegabilmente mi ammalia. Ferie arrivate presto.

Massimo Barbolini