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mercoledì 7 dicembre 2011

Faenza


Lo segnalo, non trovo più gli appunti di degustazione. 300 Bottiglie prodotte di questo antico vitigno faentino dal nome alquanto particolare, cordusel. Ricordo la possente presenza di alcool, direi 14.5°, ma anche l' estrema eleganza nel bicchiere. Due cose in aperto contrasto, di solito. Mi ha favorevolmente impressionato, brodo grasso in questi tempi cupi.

Massimo Barbolini

L' Azienda

lunedì 14 novembre 2011

Week end in Piemonte

Erano anni che aspettavo di poter visitare le Langhe. C'ero stato tanti anni fa insieme a mio padre ma non avevo ancora il Sacro Fuoco Enogastronomico. Stavolta e' stato tutto perfetto, compreso l' Agriturismo dove abbiamo mangiato ( straordinariamente bene, se le guide gastronomiche sono serie devono raccontare qualcosa di questa cuoca, Roberta Voghera e della sua mano ) e dormito a prezzi ridicoli. Il Tour e' iniziato venerdi' pomeriggio verso le 18.00 quando abbiamo visitato il Magazzino/Cantina di quattro matti, tra cui Cristian Calatroni e Federico Scarzello, che producono un meraviglioso Spumante Metodo Classico Non Dosato da uve Nebbiolo in purezza che si chiama Erpacrife. Abbiamo assaggiato il 2007, incredibile bevibilità con un ammaliante naso di frutta tropicale e ananas;  il 2008, decisamente l' opposto molto più complesso con note di pepe e cuoio e bollicina molto più ruvida. E' proseguito il sabato mattina a Barbaresco alla Cantina Produttori con assaggi dell' omonimo vino nelle annate 2005-2006-2007 e del Nebbiolo 2010. Ovviamente i piu' pronti sono stati il 2005 e il 2006, sia il nebbiolo 2010 che il barbaresco 2007 ancora tremendamente giovani. Nel pomeriggio del sabato ci siamo recati da Scarzello, piccolissimo produttore di Barolo ( non arriva alle 25 mila bottiglie complesive ) e abbiamo assaggiato il Langhe Rosso 2009, Nebbiolo 2009, Barbera d' Alba  superiore 2008 e il Barolo 2006. Tutti vini puliti che fanno il mestiere che devono fare, quello di fare contenti chi li beve a prezzi estremamente moderati. Ma e' inutile nascondere che la frenesia era per l' appuntamento delle ore 17.00 poi spostato alle 17.30 da Bartolo Mascarello. La figlia Maria Teresa ci ha raccontato con competenza, passione e tre lingue quello che ha fatto suo padre e quello che lei continua a fare. Una integralista del vino, credo l' unica che produce un solo Barolo pur avendo tre Cru diversi a disposizione. Una persona che ti dice che " potresti trovare qualche bottiglia di Freisa ferma e magari qualche rifermentata ", una persona che davanti alla domanda quasi impertinente del sommelier del ristorante l' Astrance di Parigi ( 13esimo locale al mondo secondo la S. Pellegrino Top 50 ) risponde che la rovina del vino sono state le barriques della Borgogna, una persona che alla fine della visita ti dice " Grazie, ma non siete obbligati a comprare ", insomma una persona fantastica. Non mi piace la retorica, ma sono uscito da questa visita pieno di qualche cosa, mi ha rigenerato, c'e' ancora qualcuno che ama incondizionatamente il proprio lavoro e non si lascia condizionare dal mercato e dalla Moda. Standing Ovation per Maria Teresa. Gli assaggi? Due purtroppo, solamente due, perchè abbiamo capito ( forse e' per questo che ci ha trattati meravigliosamente bene) che per lei era gia' stata una giornata pesante e ci siamo accontentati del minimo sindacale. Barbera d' Alba San Lorenzo 2009, da riassaggiare tra qualche anno e Barolo 2007, già da Olimpiadi del Vino. Finita la visita siamo ritornati all' Agriturismo per la cena del sabato sera, annaffiata dalle bottiglie di Arneis, Favorita frizzante e Chardonnay dell' azienda di famiglia di Roberta, padrona dell' agriturismo. In mezzo a tutto questo c'e' stato un aperitivo in centro ad Alba in un bar del quale ho dimenticato il nome dato il servizio vergognoso che abbiamo ricevuto, dove pero' abbiamo bevuto un buonissimo Spumante Metodo Classico millesimo 2006 Extra Brut di Bruno Giacosa, davvero grande bollicina. L' impressione generale che ho avuto e' che comunque oramai quasi tutti i produttori di vino " seri " guardino molto di più al mercato internazionale che a quello interno. Addirittura in alcuni casi, vedi Scarzello, si arriva quasi all' esportazione del 95% della produzione totale. Esportazione che negli ultimi 3 anni ha trovato mercati fertilissimi in Repubblica Ceca, Polonia, Danimarca, Estonia, Svezia, Norvegia e Finlandia. Meglio cosi', piuttosto che ingugnarsi pagamenti lunghi come la quaresima e rappresentanti italici tromboni, vecchi e tronfi, fanno bene. Dovrei imparare anche io qualcosa...

Massimo Barbolini 


Cantina Mascarello
Crudo di Fassona Piemontese
Il tartufino che ci siamo mangiati 
Raviolo
Ancora tartufo 
Tajarin enciclopedici
Maialino al forno ai fichi
Erpacrife
Ottimo Arneis
Aperitivo di venerdì sera 
Piazza di Alba
Dalla mia finestra 
Barbaresco 
Bollicina 








giovedì 3 novembre 2011

Giovedì = Bevuta

IGT ROSSO DI TOSCANA CASTELLO DEL TERRICCIO 2004
(SYRAH - PETIT VERDOT E A.V.)

Da una bottiglia cosi' ci aspetta tanto, per il prezzo, per l' azienda e anche per l' enologo perchèno. Probabile che siano questi i motivi che mi fanno ritenere questo vino cotto. Beninteso, non che sia da buttare, ma la sensazione che lascia gustativamente e' proprio quella della frutta cotta, quasi fermentata, con qualche spigolatura di troppo e un continua acidità non bella però. Il colore e' invitante se ce n'e' uno, il naso e' in piena evoluzione con qualche nota speziata, segni di ribes e qualche accenno di buon tabacco da pipa. Velato pepe nero. Ma la bocca non convince per nulla, forse e' troppo giovane? Forse e' troppo vecchio? Forse la bottiglia? Eh mi sa che rimarremo ai Forse...

Massimo Barbolini

martedì 25 ottobre 2011

Devo scrivere


Devo assolutamente scrivere, per meglio dire, scriverne. Capita di rado di bere bottiglie cosi', almeno a me. Dopo aver assaggiato un 2005 Riserva, un 2005 Ugolaia di Lisini e un 2004 sempre di Poggio di Sotto arriva questo 1999. E tu non capisci più niente. Pensi a tutto ciò che hai bevuto fino a quel momento e non ti capaciti che possa esistere un vino superiore all' ultimo gioiello che hai bevuto. Qualcosa di incredibile, naso di ribes, mirtilli, anice, accenni di tabacco, note balsamiche, leggero animale, persistenza paurosa. In bocca e' perfetto. Avessi avuto la scheda a punti sarebbe stato il secondo cento centesimi della mia vita enologica. Esiste la bottiglia perfetta e ho avuto il culo di averla bevuta. Incredibile.

Docg Brunello di Montalcino 1999 Fattoria Poggio di Sotto

martedì 21 giugno 2011

Wine Tasting The Final

CHIANTI CLASSICO CASTELLO D' ALBOLA 2007

Decisamente l' assaggio piu' convincente fatto fino ad ora. Bel colore rosso rubino, naso prepotente di frutta rossa con qualche sentore di mammola, buona acidita' sorretta da una perfetta persistenza e intensità. Vino decisamente fruttato. Ottimo anche leggermente fresco da frigo, non ghiacciato. E' l'ultimo post, cosi' si chiude l' esperienza bloggheristica di unbicchierealgiorno. Peccato, il tempo libero e' quello che e' ,praticamente zero, i miei 44 anni si fanno sentire quando passi dalle 9 alle 12 ore anche consecutive in piedi a contatto con il pubblico. Sicuramente fatica di piu' un camallo, ma anche qui non si scherza. Bene, e' stato un immenso piacere poter condividere con altri le mie gioie enogastronomiche, che sicuramente continueranno ma saranno un pò piu' private. Grazie a tutti.

Massimo Barbolini

domenica 5 giugno 2011

Fine

Non ho piu' tempo, peccato.

lunedì 16 maggio 2011

Toscana

Igt Toscana Cepparello 2004 - Isole e Olena -

Sangiovese in Purezza
Ci sono vini che difficilmente sbagliano, magari possono variare di annata in annata ma la qualità e' sempre definita verso l' alto. Ieri per affogare le noie hockeystiche notturne americane e le future calcistiche italiane mi sono ri-permesso il lusso di questo gioiello toscano. Colore impenetrabile, cupo e tanto rosso, esagerato naso di mirtilli, cacao, prugna cotta e frutta matura sotto spirito, qualche acceno di spezie e piccoli sprizzi di pepe. Come diceva Pozzetto " Eh la Madonna ". Infinita persistenza, tracce anche di mela al forno con cannella. In bocca e' semplicemente straordinario, morbido, caldo, pai interminabile. Enorme potenza, eleganza quasi indescrivibile.Incombe l' ottavo inning Yankees - Red Sox i primi sette sono andati benino. Bottiglia memorabile.

Massimo Barbolini

martedì 10 maggio 2011

Toscana

Igp Aleatico Toscano Cristino 2009 - La Piana - Isola di Capraia

Avevo già avuto la fortuna di assaggiarlo lo scorso anno a " Vino Vino Vino " nella versione 2008 e mi aveva impressionato nonostante fosse stato l' ultimo assaggio prima dell' innondata di acqua naturale evita-ritiropatente. Domenica ci sono ri-cascato. Il colore e' un rosso durone ( Vignola ), gran consistenza, corpulento e grazioso. Al naso e' una cascata di frutta matura con un buon ritorno di ciliegia, prugna e qualche sensazione aromatica. Tracce di spezie tipo cannella e curry. Buona acidità , ottima morbidezza, leggermente fresco, grandissimo equilibrio. Le note nasali ritornano prepotentemente al palato con l'aggiunta di sprazzi di cumino e erba tagliata. Buon dosaggio zuccherino, definirlo passito mi sembra troppo ma i graticci vengono usati. Impressiona per personalità e tipicità. Unico nel suo genere. Maestoso.

Massimo Barbolini

giovedì 21 aprile 2011

Birra 3


Premium Pils Theresianer antica birra di Trieste


Cambiamo l' impostazione del post dai. Dunque oggi parliamo di questa birra dal colore giallo paglierino con evidente presenza torbida data la non filtrazione. E' una Pils perche' vengono utilizzati orzo e luppolo come da ricetta proveniente da Pilsen, patria delle Bionde ( anche in altri sensi ). I Profumi ricordano l' orzo bimbo e lievito di birra ( Ma va?). Bella bocca per niente amara, bellissimo finale suffragato da note di pane e luppolo. Tracannata con una Tartare di cavallo cruda, capperi di Salina, gocce di tabasco e olio extravergine del Garda. Posso felicemente schiattare nella notte.

Massimo Barbolini

mercoledì 20 aprile 2011

Sauvignon

Igt Emilia Bi Fri Sauvignon Frizzante - Podere il Saliceto -

Se cercate un vino pulito all' olfatto, grazioso alla bocca, fragrante come bollicina con dei buonissimi e gentili odori di frutta, leggera erba tagliata, con buona acidità, discreta persistenza e un buon finale a 6/7€ a bottiglia lo avete trovato. Se cercate il sauvignon sarà per la prossima, purtroppo, vendemmia!

Massimo Barbolini

martedì 19 aprile 2011

Birra 2

Brooklyn Lager The Brooklyn Brewery

La rivalita' del Baseball ci sarà anche nella birra? Per par condicio dopo aver assaggiato quella Bostoniana andiamo su una Newyorchese. Spuma leggermente piu' opaca, naso evidente di frutta bianca, qualche richiamo di ciliegio, diversamente amarognola al palato e finale leggermente dolce. Filone interessantissimo quello delle birre americane. Dopo Vinitaly era necessario staccare. Ne ho altre, state in campana. Go Red Sox.


Massimo Barbolini

lunedì 18 aprile 2011

Birra

Samuel Adams Boston Lager

Come qualcuno mi ha suggerito da quelle parti si chiede una " Samadms " !. Birra, e' un pò che non parlo di birra. Ma ho mai scritto qualcosa sulla birra? Mah. Beh questa mi piace tanto, bel colore ambrato, spuma solida e consistente, bel naso di lieviti e frutta bianca con qualche accenno di caramello. Sensazione gustativa importante con un bel finale amarognolo. Averne a secchi.


Massimo Barbolini

domenica 17 aprile 2011

Wine Tasting

Barboursville Vineyards Octagon 2006 - Virginia - Usa

Mi e' piaciuto molto. Davvero un vino elegantissimo, morbidissimo con coniugate e ben amalgamate tutte le sensazioni olfatto-gustative. La bocca e' sicuramente la parte che viene soddisfatta piu' delle altre, al naso e' ancora abbastanza chiuso con qualche sentore erbaceo e balsamico che fa a sportellate per uscire. Lungo e abbastanza persistente, non troppo corposo, di beva molto facile ( pericoloso :-)). Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc dalla Virginia, terra di guerre fratricide. Bell' assaggio. Unico dilemma, il sito dice che c'e' anche una piccola parte di Petit Verdot mentre sull' etichetta non viene citato. Piccolezze, ottimo assaggio ruffianone. Oggi si va di Chianti. Forse.


Massimo Barbolini


http://www.barboursvillewine.net/winery/

giovedì 14 aprile 2011

Nba Partono i Playoffs!!!

Come ogni dannatissimo anno riparte la meravigliosa giostra dei Playoffs Nba. Sono molto deluso, delusissimo. La Trade fatta con i Thunder si e' rivelata una vera catastrofe, siamo senza lunghi, i due O' Neal per un verso o quell' altro sono sempre infortunati e questo la dirigenza lo sapeva. Doc Rivers si e' attaccato al fatto che prima di cedere Perkins ha chiesto un consulto ai medici che gli hanno assicurato che per i Po si sarebbero ripresi entrambi. Ma io mi chiedo: ci sono piu' probabilita' che regga un 27enne o due vecchietti che fanno insieme 73 primavere? Risposta ovvia. Tra l'altro non aiuta il fatto che al primo turno troviamo l' ex squadra di Danilo Gallinari ( Nuggets strepitosi senza Carmelo chiusa la stagione con un 50-32 ) i New York Knicks con Anthony che rappresentera' l'incubo della nostra difesa visto che nel nostro roster non abbiamo nessuno in grado di marcarlo. E' anche vero che il bilancio delle ultime 12 partite, piu' o meno, tra Celtics e Knicke e quasi tutto a nostro favore, ma i nostri Big Three oramai sono arrivati al capolinea. Le due finali contro i Lakers sono state psicologicamente devastanti, soprattutto quella dello scorso anno persa a gara 7. Tante cose negative ma qualcosa di positivo ci sarà? L' orgoglio e il fatto che anche lo scorso anno non eravamo nella condizione migliore pero' siamo arrivati al dolce/amaro allo Staples. Insomma riparte l'agonia sportiva notturna con Sky, Sportitalia, Internet, Iphone, Ipad, Pc con Game Pass (c'e'?) e pure la Gazzetta ci si e' messa quest' anno a trasmettere le dirette scritte, bello pero' solo il cibo, il vino e altro mi appassiona cosi'. Di seguito i pronostici errati del primo turno.




Eastern Conference:

Bulls- Pacers = 4-0 risultato differente sarebbe una sorpresa

Magic - Hawks = 2 - 4 serie tra le piu' noiose della storia l'anno scorso fu 4-0 Magic

Celtics - Knicks = 4 - 1 piu' che pronostico e' tifo

Heat - 76ers = 4 - 2 Big Three, occhio a Phila

Western Conference:

Spurs - Grizzlies = 4-2 Uhhh se gli Spurs sono quelli dell' ultimo periodo ci scappa l' Upsets

Lakers - Hornets = 4 - 0 Dispiace per il Beli ma senza West non vanno da nessuna parte

Mavericks - Blazers = 2 - 4 G. Wallace finalmente esplodera'? Lo spero proprio

Thunder - Nuggets = 4 - 1 Il regalo fatto con la trade fruttera' eccome, Favoriti per il Titolo.



Massimo Barbolini

mercoledì 13 aprile 2011

Roma piu' o meno

Ho appositamente aspettato qualche giorno per scrivere alcune righe su come ho mangiato a Roma perche' la prima reazione appena sceso dal treno sarebbe stata quella di gridare, UNA SCHIFEZZA IMMONDA. Per tante ragioni, prezzi incomprensibili, porzioni scandalose, cotture indecenti, sapori insignificanti, prezzi dei vini allucinanti e forse la peggiore, la sensazione che chi ti sta servendo ti pigli sempre per il culo. Si, mi dispiace tremendamente, ma hai sempre questo malaedetto fastidio che ti parte dal fondoschiena e ti arriva al cervello. I vini dicevo all' inzio, per darvi un' idea, calici di Frascati a 5.50€, bottiglie al tavolo, tutte, a non meno di 16@, Lambrusco Pederzana a 24€, Cuvee Prestige di Ca' del Bosco a 49€, ma il Top e' stato un quartino di vino sfuso a 6.50€....Un litro sarebbe stato 26€? Di vino sfuso?... La sensazione scrivevo, non in tutti s'intende, ma diciamo che quelli frequentati dalla maggioranza dei turisti emanano questo odore di perculismo francamente molto sgradevole. Dove ho mangiato bene? Osteria dell' Ingegno Piazza di Pietra 45, Enoteca Corsi Via del Gesu' 87/88, Open Baladin Via Degli Specchi punto. Gli altri? Assolutamente da evitare per puro ladrocinio turistico, presa per i fondelli acuta con al primo posto e difficilmente raggiungibile per distacco incolmabile il Ristorante Al Presidente in Via in Arcione 95, il punto piu' basso della ristorazione romana come rapporto qualita' prezzo. Direte voi, sei vicino al Quirinale, sei nella caput Mundi, embè? Sticazzi, 90 € per 1 Bruschetta (una di numero), 1 antipasto di polipo, 1 rigatoni cacio e pepe, 1 tagliatella funghi porcini, 3 calici di vino, 2 caffe'. Tenete presente che la somma algebrica dei prezzi presi dal menu' faceva cosi':1 Bruschetta 5€ 1 Polipo 16€ 1 Rigatoni Cacio e Pepe 10 o 12€ sinceramente non ricordo, le altre pietanze (1) e i calici di vino non erano prezzati da nessuna parte, quindi la ricostruzione massima arriva a 33€, ma sticazzi (ancora) da Velletri e gli altri 57€???? Mi volete dire che per un primo, tre calici di vino e due caffè dovrei aver speso 110367,39 lire italiane? No mi dispiace ma non ci siamo proprio. Per non parlare poi della ricevuta fiscale, prima un conto fatto probabilmente con la bilancia della pesa dei salumi, poi alla vista della mia faccia da ebete, uno scontrino fiscale di 90€ senza le singole voci. Era il secondo giorno di vacanza, non me la sono sentita (sbagliando) di contestare e alzare la voce, ma c'e' stato qualcuno al posto mio che l'ha fatto, indi questi qui sono più che recidivi. Dispiace non essere potuto andare da Settembrini ( pieno zeppo), Roscioli ( non e' mai stato nel tragitto) e soprattutto Hostaria Glass aperta solo alla sera ( C@@@O). Discreto pranzo a Trastevere con spesa ridicola e mancato anche il Testaccio. Il resto? Città meravigliosa, gente stupenda ( fuori dai ristoranti), sole, acqua a catinelle a S. Pietro, dove la Benedizione di Benedetto XVI° e' palesemente servita perche' all' uscita di un ristorante mi e' crollata a non piu' di 20 centimetri dalla testa la veranda estiva, tanti turisti, frasi in romanesco da ricordare e dimenticavo, superconsigliatissimo, Bed and Breakfast Imperial Inn Via del Viminale 66, certo non a buonissimo mercato soprattutto in alta stagione, ma in questo periodo e' un affare. In sostanza, la città città piu' bella del mondo dove ritornerò e imparata la lezione eviterò accuratamente alcune zone gastronomiche, peccato per quella sensazione di cui sopra.

Massimo Barbolini


lunedì 21 febbraio 2011

Pinot Nero

KARLSMUHLE PETER GEIBEN PINOT NOIR LORENZHOFER 2007 - MOSELLA -


Scrivo poco lo so, ma avrei dovuto criticare pesantemente qualche ristorante visitato recentemente che tanto appassiona il centro di Modena, visto che comunque sono colleghi non l'ho fatto. Ieri mi sono rilassato al Clorofilla, indirizzo sicuro per la enogastronomia carpigiana, assaggiando questo Pinot nero che in verita' aveva gia' colpito la mia attenzione qualche settimana addietro, ma assaggiato insieme ad altri 25/30 non ne avevo apprezzato le qualita' fino in fondo. E' uno dei pochi produttori che in una zona dedicata quasi esclusivamente al riesling si diletta nella produzione di Pinot Nero. Il risultato e' semplicemente grandioso. Consistenza veramente notevole, bel naso di mandorla, viola, petali di rosa e piccoli frutti di bosco. Qualche accenno di pelle e cuoio. In bocca e' estremamente elegante con un finale decisamente crescente. Tendenza alcolica per niente invadente, sorprendentemente già morbidissimo. Decisamente un gran bicchiere. Decisamente.

Massimo Barbolini

mercoledì 26 gennaio 2011

Lambrusco

Lambrusco di Modena Spumante Doc Cantina della Volta Christian Bellei

Se in questi anni la provincia di Modena e' balzata agli occhi dell' intera nazione italica per gli spumanti a base di uve Sorbara, lo dobbiamo sicuramente anche a lui. Lasciata l' azienda di famiglia, dalla fine di novembre sono disponibili i nuovi vini di Christian Bellei. Detto che non ho mai avuto il piacere di conoscerlo e i pareri contrastanti che ho sentito su questo vino, grazie ad un amico l'ho assaggiato proprio ieri. A me e' piaciuto, molto acerbo, bollicina importante che esce alla distanza, sentori prevalenti di frutta rossa da sottobosco, della classica viola poche tracce. Non ci sono particolari difetti al naso, mi ripeto, il tono acerbo e' abbastanza evidente. In bocca e' gia' una ottima bollicina, grande acidita', secco quanto basta e ritorno fruttato molto importante. Bellissimo finale. Mi e' piaciuto davvero tanto perche' mantiene le caratteristiche del Sorbara pur essendo un Metodo Classico, la liqueur non e' invadente. E promette soddisfazioni anche a medio-lungo termine.

Massimo Barbolini

domenica 9 gennaio 2011

Vin Santo

Vin santo Doc 1994 Az. Agr. Pisoni Valle dei Laghi Trento

Monumento subito. Caramello, agrumi, zucchero filato, miele, fiori bianchi, non troppo dolce. Gran persistenza, finale encomiabile ancora da svilupparsi. Trovato per caso, assaggiato in compagnia, gran bottiglia davvero. Per chi non lo sapesse anche in Trentino si produce Vin santo e pure buono. Da uve Nosiola in purezza. Abbinato per prova con qualche spicchio di Brillat savarin, da commovuersi subito, lacrima enogastronomica molto facile. Foto indecente. Che vino ragazzi!.

Massimo Barbolini

lunedì 3 gennaio 2011

Sagrantino

Docg Sagrantino di Montefalco Collepiano 1998 Arnaldo Caprai

Succede che tra i meandri e le ragnatele della cantina tu possa trovare qualcosa di intrigante e che nonostante i mille e piu' assaggi fatti negli ultimi periodi ti venga voglia di berlo. E' successo ed è anche andata bene. L' evoluzione ha portato quasi tutte le note nasali e gustative verso la maturazione estrema, nel senso che un altro anno non lo regge, ma difetti evidenti non ce ne sono. E' un vino che sta vivendo gli ultimi anni della sua vita in modo orgoglioso e deciso. Nota di colore, ancora un bellissimo rosso rubino con riflessi granato, denso e strutturato. Ciliegia matura, quasi cotta nella crostata e' il sentore piu' riconoscibile. Se non ricordo male, 25.000 lire spese benissimo.
Massimo Barbolini

domenica 2 gennaio 2011

Igt Sicilia Cabernet Sauvignon 2005 Tasca D' Almerita

E' ,sicuramente un classico della mia vita vinicola, probabilmente ne ho già scritto, ma non mi stanco mai di berlo. Credo di avere assaggiato la prima annata, 1987 o 1988, non ricordo con precisione, sono certo che non delude mai. Tipicita' varietali uniche si trovano. Note erbacee multicolori, speziato fuori misura, eleganza da decolte' gentile e educato. Fitto ed impenetrabile, vi invito a mettere una candela accesa dietro al calice, cosi' tanto per provare. Prosegue la sfilata anche al palato, morbidezza quasi imbarazzante, richiami erbacei ancora ben spinti con spunti di frutta rossa graditi. Chiusura interminabile. Un grande vino che non mi ha mai deluso.

Massimo Barbolini