Chiudiamo l' anno con il secondo wine tasting gentilmente concesso dal Gruppo Zonin. Il progetto e' stato questo http://www.myfeudo.it, geniale direi. Il nuovo nato e' stato chiamato Symposio dell' azienda Feudo Principi di Butera, Sicilia, un blend di merlot, petit verdot e cabernet sauvignon. Vino che al momento si presenta abbastanza giovane, l' assemblaggio di queste uve non e' al top, ma probabilmente deve essere cosi'. Grandi profumi che non vengono ripetuti al palato. Molto alcolico, prepotente, con un finale che lascia leggermente perplessi. Ti aspetti un qualche cosa che non arriva. Adesso, magari tra qualche mese l' evoluzione sara' diversa e piu' accattivante. Difficile giudicare un prodotto di questo genere. A qualcuno piacera' sicuramente cosi' come e', liscio, scorre sulle papille gustative senza quasi emozionare. Tra i due assaggi, considerando le tipologie di uve ed il terroir, c'e' tanta differenza. Riprovero' tra qualche mese. Buon Anno!Translate
sabato 18 dicembre 2010
Wine Tasting bis
Chiudiamo l' anno con il secondo wine tasting gentilmente concesso dal Gruppo Zonin. Il progetto e' stato questo http://www.myfeudo.it, geniale direi. Il nuovo nato e' stato chiamato Symposio dell' azienda Feudo Principi di Butera, Sicilia, un blend di merlot, petit verdot e cabernet sauvignon. Vino che al momento si presenta abbastanza giovane, l' assemblaggio di queste uve non e' al top, ma probabilmente deve essere cosi'. Grandi profumi che non vengono ripetuti al palato. Molto alcolico, prepotente, con un finale che lascia leggermente perplessi. Ti aspetti un qualche cosa che non arriva. Adesso, magari tra qualche mese l' evoluzione sara' diversa e piu' accattivante. Difficile giudicare un prodotto di questo genere. A qualcuno piacera' sicuramente cosi' come e', liscio, scorre sulle papille gustative senza quasi emozionare. Tra i due assaggi, considerando le tipologie di uve ed il terroir, c'e' tanta differenza. Riprovero' tra qualche mese. Buon Anno!lunedì 13 dicembre 2010
Un paio di cose....



Il tempo al momento e' quello che e'. Scrivere post a quest' ora non e' il massimo, ma questi quattro assaggi che ho fatto nell' ultimo periodo vanno segnalati. Il Terra di Vento 2008 e' un magnifico Nerello Mascalese misto a Nero d' avola che impressiona per eleganza e struttura, con gran persistenza gustativa. Il Vigna del Rolat 2009 di Raccaro e' in attesa di maturare, gia' decisamente imponente ma leggermente sgraziato. Naso in continua evoluzione, da riassaggiare tra qualche mese. Boulay e' un produttore che ho conosciuto quest' anno e devo ammettere che ha scaravoltato alcuni miei pensieri totalmente errati sul Sancerre. Dimenticate le classiche note olfattive della zona e virate decisamente piu' sull' agrume, l'erba e qualche nota dolciastra. Buonissimo anche il base ad un prezzo piu' abbordabile. Chiusura con forse l' assaggio piu' incredibile fatto quest' anno. Un ottimo nebbiolo sardo con note di pelle, animale, quasi pelo bagnato e un susseguirsi di note fruttate, caffe' e bellissima chiusura speziata. Kabaradis 2006 di Depperu e' il nome di questa gemma. Spammo un pochino oggi e vi dico che potrebbero essere ottime idee per qualche pensiero Natalizio oramai alle porte. Senza dimenticare l' incredibile tre litri di La Poja 1996 bevuto venerdi' sera. Deludente, purtroppo come spesso mi capita, il Cristal 2000. Prima o poi becchero' la bottiglia giusta.sabato 27 novembre 2010
Trebbiano
Per quale motivo l' Osteria La Francescana e' nei 50 ristoranti migliori al mondo? Sicuramente per la cucina ma anche per il modo in cui si sbatte il sommelier Beppe Palmieri per trovare assolute chicche da far assaporare a noi appassionati. Giovedi' e' stato cosi'. Mentre mi gustavo un grandissimo Ombroso di Giovanna Madonia annata 2004, nel tavolo di fronte a me veniva proposto al calice questo vino a me del tutto sconosciuto. Dopo 15 minuti di rèstia vergogna ho chiesto spudoratamente di assaggiarlo. Vino rifermentato e si vede, colore giallo paglierino torbido, leggermente frizzante, ma proprio leggermente. La sorpresa iniziale si traduce in autentica emozione ed esaltazione per l' olfatto. Agrumi, thè verde, curry, zucchero filato, ambra e qualche ricordo di fiori. Straordinario. Profumi veramente intriganti. In bocca e' scivolato via con discreta sapidità e ottimo finale, ma a distanza di due giorni sono ancora in estasi al pensiero del naso di questo memorabile e allo stesso tempo semplice nettare. Peccato o meglio così, dipende dai punti di vista, che la produzione si attesti sulle 8/900 bottiglie circa. Enciclopedico con i Tortellini alla Panna della Francescana ( inutile che storciate il naso voi puristi del brodo e delle varie Accademie del menga, assaggiateli poi mi direte ).venerdì 26 novembre 2010
Degustazione a Modena
Querciole 2009 Ca' de Noci bianco frizzante rifermentato in bottiglia: La prima bottiglia che ci e' stata servita con la frittura di baccala' in aperitivo aveva difetti enormi, soprattutto al palato, poi fortunatamente quella che e' seguita al tavolo era tutt' altro. Gran bel naso di lieviti e agrumi, sapido e frizzante in bocca, ottima chiusura gustativa, bel vino da Spergola in purezza.
Sottobosco 2008/2009 Ca' de Noci rosso frizzante rifermentato in bottiglia: Qui la differenza di annate e' molto evidente. La 2009 e' decisamente molto indietro, l'odore di residuo, feccia o chiamatelo come vi pare e' ancora molto, troppo presente e tecnicamente non e' il massimo da annusare. Il finale e' decisamente amaro. La 2008, invece, con belle note sulfuree, selvaggina, frutta rossa e incredibile ma vero, lime, the' verde e qualche lontananza di pompelmo. Secco, caldo, lungo e persistente. Vino ben fatto. Lontano dai miei gusti ma tecnicamente non fa' una piega. Grasparossa, Montericco, Malbo Gentile e Sgavetta
Albone 2008/2009 Podere il Saliceto rosso frizzante in autoclave: Vale lo stesso discorso fatto in precedenza per il Sottobosco, annata 2009 ancora tremendamente giovane ( una bottiglia con troppo sentore di acetone, quasi smalto da unghie, poi col passare del tempo quasi sparito) mentre la 2008 e' ancora in forma smagliante con bellissime note di frutta rossa da sottobosco, non quello di Ca' de Noci :-) ), che sfumano in quasi impercettibile sentore erbaceo misto a fiori. Bollicina ancora molto croccante. Per i miei gusti il miglior lambrusco in circolazione. Salamino e Sorbara.
Radice 2009 Paltrinieri Sorbara in purezza rifermentato in bottiglia: La caratteristica principale del Sorbara, il sentore di viola, ancora non c'e'. Anzi e' presente e non poco un odore di residuo molto prepotente che ancora ofusca il prodotto. In bocca e' molto piu' piacevole con una sapidità forte. Deve maturare. Da riassaggiare in primavera inoltrata.
Gli altri: Argine 2008 Podere il Saliceto Malbo gentile, Merlot e Sangiovese. Per dove viene prodotto e' un gran rosso fermo. Ancora giovane con piccole note di marmellata matura e cuoio. Gheppio 2006 Ca' de Noci Cabernet Sauvignon e Malbo Gentile, servito troppo freddo. Eclisse Lambrusco Paltrinieri, servito coi dolci, oramai palato distrutto, sempre grande ma abbinamento che poteva reggere con la crostata se fosse stata agli agrumi. L' ultimo vino e' stato l' Aresco di Ca' de Noci, non lo ricordo e non ho preso appunti, mea culpa.
Le sensazioni sono state che anche per i vini della nostra terra, lambrusco in primis, lo stazionamento in bottiglia anche per piu' di un anno non peggiori il prodotto, anzi tutto l'opposto. Poi ci sono i miei di gusti, ma questo e' un altro discorso.
Massimo Barbolini
http://www.cantinapaltrinieri.it/
http://www.podereilsaliceto.com/
domenica 21 novembre 2010
Wine Tasting

Il vino si presenta con un bellissimo rosso rubino, molto concentrato, fluido e abbastanza consistente. I profumi sono abbastanza intensi e abbastanza persistenti. Le sensazioni fruttate sono di ciliegia, lampone, leggero tabacco, qualche punta di spezie e un leggerissimo richiamo erbaceo. Naso molto fine. La parte gustativa si apre con un equlibrio ancora da trovare, ma gia' a buon punto, un ottima intensità, seguita da un altrettanta meravigliosa persistenza. Decisamente un vino gia' pronto al palato, con caratteristiche molto " toscane ". Armonia in fase di maturazione e stato evolutivo non ancora del tutto pronto. Ecco questa e' la scheda tecnica, la scheda emotiva dice che e' un vino di buona struttura con, per i miei gusti, un tannino ancora presente che diciamo dolcifica un po' troppo il bicchiere, compensato pero' dalla estrema facilita' di beva. Non che sia un vino semplice attenzione, ma le componenti dure e morbide sono gia' abbastanza equilibrate ed invitano al secondo bicchiere. Suscita emozioni e al giorno d' oggi e' già un gran bel risultato. Nel complesso un gran bel prodotto con un avvenire garantito. Grazie a Francesco Zonin per avermi fatto partecipare a questo " gioco " molto interessante e soprattutto formativo.
Massimo Barbolini
lunedì 15 novembre 2010
Verdicchio
Qualcosa di fenomenale. Sono monotematico ultimamente ma questi vini mi danno soddisfazioni che non trovo in altri. Qui siamo nel Gotha del Verdicchio, una freschezza unica. Una mineralità unica. Dovevo riprendermi dopo la schifezza assoluta che ho bevuto ieri. Sono passato dall' ottone grezzo e irrecuperabile all' oro zecchino. Prezzo abbordabile a chiunque, grandi agrumi al naso, ottima persistenza aromatica, chiusura con inevitabile salivazione dovuta ancora ad una grandissima acidità. Il palato ne reclama altri bicchieri, impossibile non innamorarsene. Incredibilmente facile da bere ma pieno di complessità. Peccato che esistano ancora, spero solamente nel buco dove vivo, perplessità sulle potenzialità di questo meraviglioso vitigno. Azienda che lavora in regime di Biodinamica. Ipermegagalattico con una fettina di Epoisses de Bourgogne, filo di miele, pane caldo e lacrima di olio extravergine. AHHHHHHHHHH, scusate ma ci stava.venerdì 12 novembre 2010
Champagne
In questo periodo dove provo una certa avversione verso le bollicine e' quello che preferisco. Bel giallo paglierino con alcuni piccoli riflessi dorati, buona effervescenza, bollicina discreta, abbastanza consistente. Il naso si apre con ampie note di agrumi, lieviti, mandorla e qualche accenno fruttato. Secco al palato, tanto, croccante con acidità importante che sorregge una struttura possente. Bellissimo finale dove ritorna prepotente la sensazione sapida e fruttata. Prezzo decisamente abbordabile tra i 35/40 €. Bravi a mettere la data di sboccatura e il dosaggio zuccherino, in questo caso inferiore ai 7 gr. /litro. Superfluo aggiungere altro. Ottimo bicchiere.giovedì 11 novembre 2010
Podere Santa Lucia

lunedì 8 novembre 2010
Margarita
Barbera
Bevi una cosa di questo genere e pensi svariate cose. Costa, e' troppo giovane, non ha le caratteristiche della Barbera o sono io che non ho mai bevuto una cosa di questa classe ed eleganza? Grande colore, frutta secca al naso, imponente consistenza e morbidezza che non ti abbandona mai. Difficile da dimenticare un vino cosi'. Bevuto, en passant, tra una chiacchiera e l'altra. Evoluzione nel bicchiere maestosa e fragrante. Indimenticabile finale che ritorna piu' e piu' volte. Probabile che non avessi mai assaggiato una barbera di questa struttura. Sicuramente.giovedì 28 ottobre 2010
Ristorante Buriani dal 1967










venerdì 22 ottobre 2010
Pinot Nero
Disquisiamo pure, il pinot nero viene bene solo la', qua non siamo capaci, non c'e' il terroir adatto, facciamo solo dei Barriconi, l' estratto secco e' troppo basso per poterne fare uno degno di nome e per certi versi sono d' accordo anche io. Pero' e' bello quando assaggi un vino che conosci come le tue tasche e che ogni anno ti fa ricredere su tutto quello che di scontato c'e'. Questo e' un Signor Pinot Nero ad un prezzo molto umano ( che al momento con bottiglia quasi finita in solitaria mi sfugge). Nelle Marche siamo, Fattoria Mancini lo vinifica sia in bianco che in rosso. Tralasciando le note di colore, mi concentrerei sullo splendido naso, mandorla, peperone, rosa appassita e sulla memorabile persistenza gustativa. Gran bel bicchiere che neanche la Bignardi riesce a rovinare. Con una tartare di cavallo, senape e tabasco poi.. venerdì 8 ottobre 2010
Birra e sai cosa bevi!
Si puo' tranquillamente affermare che oramai siamo entrati nel gotha dei produttori di birra mondiali. A confermare tutto cio' ci si mette questa affascinante bionda non pastorizzata, rifermentata in bottiglia e pure non filtrata. Poco meno di 5 gradi, bella fresca, amara sul finale, decisamente ferma, schiuma invitante e colore d'oro sul serio. Da bersi possibilmente con parsimonia, non per il costo, ma per la facilita' di tracannamento. Esiste anche la rossa, tipo la Mannoia, quindi piu' intrigante? Vedremo. Via Bagnoli, 26
42122 Bagno di Reggio Emilia
Italy
giovedì 7 ottobre 2010
Champagne
Dopo la scorpacciata di ristoranti ritorniamo a parlare di qualche assaggio vinicolo interessante. Ne avevo già accennato a luglio come uno dei due champagne che mi aveva colpito maggiormente, oggi ancor di piu' dopo riaverlo assaggiato. La cosa sorprendente e' la parte olfattiva di questa bollicina. Lieviti, pasta, panettone, biscotti al forno, un insieme di profumi che ti invitano alla beva. Beva che si rivela all' altezza della situazione, fresca, acida e coinvolgente. Bollicina granosa e potente. Lungo e molto persistente il finale. Interessante sotto ogni aspetto. Onestamente non pensavo che fosse a base Chardonnay. Lunga e' ancora la strada dell' allenamento.martedì 28 settembre 2010
Spumante Metodo Classico Da Vinci Extra Brut
lunedì 27 settembre 2010
Ristorante Le Cosy - Quimper - Bretagna
martedì 21 settembre 2010
Mister Robert - Dinan - Bretagna
Ultima tappa gastronomica in quel meraviglioso angolo di Bretagna che non mi stanchero' mai di consigliarvi e che risponde al nome di Dinan, e' questo piccolo Ristorante a poche centinaia di metri da Les 3 Lunes, recensito qualche settimana addietro. La verita' e' che la nostra meta era " la Mére Pourcel, ma in tre sere non siamo riusciti a trovare un solo buco vuoto. Dinan al tramonto regala emozioni, il cielo si colora di rosa, azzurro, quasi verde, spettacolo assoluto,stimolante per l'appetito, ma c'e' qualcosa che non lo fa?? I tavoli sono appercchiati anche all'esterno ma, fidatevi, e' meglio soggiornare dentro visto le temperature oramai autunnali. Il menu' e' chiaro, come al solito, anche un piccolo degustazione, discreta carta dei vini e servizio come sempre quasi perfetto. Il sapere che il mattino dopo si riparte verso casa, in almeno tre tappe, smorza un pochino gli entusiasmi che il tramonto aveva acceso. Le mousse di benvenuto sono abbastanza ordinarie, ottime le cappesante, straordinario il tortino di verdure. Sottolineo ancora una volta la qualita' di questa materia prima, eccezionale, che accompagna un buon trancio di branzino. Unica pecca, credo che si veda abbastanza bene dalle foto, le porzioni, veramente insufficenti. Piccolo assaggio di formaggi e una buonissima torta con frutti di bosco. Simpatico Muscadet accompagna il tutto. Conto finale di 55 euro, mancia compresa. Oramai si e' fatto buio, usciamo, ci dirigiamo verso l' Hotel consci di aver fatto una buona cena e di aver speso il giusto. Il cielo e' stellato, l'aria piu' che fresca e la voglia di godersi questo spettacolo non si esaurisce in fretta. Chiusa la parentesi con la Cote d' Armor ci dirigiamo verso il Finisterre per altre esperienze gastronomiche da raccontare.
Massimo Barbolini
Mr. Robert
Place de Cordeliers 11
Dinan


