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martedì 9 ottobre 2012

Franciacorta

 
Franciacorta Docg Extra Brut Comari' del Salem 2005
 
Possiamo tranquillamente scomodare paragoni illustri assaggiando questa perla assoluta del panorama spumantistico italiano. Uberti e' un' azienda molto piccola in Franciacorta, 180 mila bottiglie prodotte. Di Comarì ( Chardonnay 80% Pinot Bianco 20% ) ne vengono fatte circa 8 mila. In tanti anni di degustazione ha regolarmente " dato la paga " a tanti Blanc de Blancs francesi, ma batoste da orbi. Mi sia concessa una eresia, e' l'unico spumante italiano paragonabile ad uno Champagne. Forse e' troppo ma e' certamente quello che mi regala le stesse soddisfazioni di un prodotto d' Oltralpe. Giallo dorato e intenso nel bicchiere. Naso stupefacente di agrumi canditi, miele, cacao e pesca, ma tanto altro. In bocca e' fresco, sapido, imponente, di una eleganza incredibile, intenso, persistente con un finale straordinario. Bevuta eccezionale che non delude mai.
 
Massimo Barbolini
 
 
 
 

lunedì 8 ottobre 2012

Champagne

Champagne Bruno Paillard Premier Cuvee

Per riconciliare il sabato deprimente, il fatto di aver cercato disperatamente per tutta Carpi un lambrusco Bio e non averlo trovato, non mi e' restato altro che sconvolgermi con questa roba. Inutile aggiungere altra carne al fuoco, ha un timbro che tanti altri champagne non hanno. E' estremamente acido e fresco, quasi tagliente. Ha una bollicina finissima, elegante e sicura. In bocca regala sensazioni di agrume, succo di lime e buccia d' arancia. Sapido quanto basta. Lungo e persistente. Bottiglia che regala sempre bellissime soddisfazioni. 

Massimo Barbolini 

Il Luppolo e l' Uva - Modena -

Sabato sera senza avere un minimo d' idea di quel che fare. La giornata in Enoteca e' stata pesantissima, qualche cliente e va già grassa cosi', ma qualcuno non si rende ancora conto, soprattutto chi comanda da Roma, di cosa sia stato il terremoto del 29 maggio. Le persone che acquistano sembrano quasi scusarsi, " magari a Natale spendo qualcosina in piu', adesso non posso permettermi di oltrepassare i 10€ ", io non cerco di forzarli, siamo nella stessa merda tutti quanti, ma ce la faremo perche' siamo meglio degli altri. SENZA IL MINIMO DUBBIO. Tutta questa depressione tellurica si e' trasformata in una voglia di birra tremenda, dove si va? Mumble mumble....Dai, proviamo il Luppolo e l' Uva...telefonata preventiva e il tavolo c'e'..Voliamo ( beh con la 600 si fa per dire ) e in 20 minuti arriviamo. Il locale ha un bellissimo estivo ancora funzionante davanti ed e' ben visibile dall'esterno. Bancone che occupa tutto il piano terra e sala cena al primo piano in soppalco di legno. La carta del cibo e' fin troppo piena, piatti molto stuzzicanti di tutti i generi, pesce compreso che però non emana grandissimi profumi dai tavoli vicini. Noi partiamo con due porzioni di calzagatti e pancetta seguiti da 2 tagliate di controfiletto di vitellone e una specie di tagliata di anatra. La carta dei vini e delle birre e' molto interessante. Vini scelti con particolare dovizia e birre provenienti da tutto il mondo, quella che scegliamo noi, la Schlenkerla, e' finita, pazienza ma che palle.. A questo punto ci mettiamo nelle mani della tutt' altro che simpatica cameriera, ma ottima consigliera dato che ci fa assaggiare una birra affumicata norvegese veramente eccezionale, Haand Bryggeriet seguita dalla mitica ( almeno per me ) Brooklyn Local 1 e una pinta di Sierra Nevada Pale ale. Birre estremamente interessanti e divise da sentori organolettici ben precisi. Regge anche l' abbinamento con la buonissima tagliata di controfiletto che ho mangiato. Carne succosa, cotta al punto giusto e patate al forno decenti. Considerazioni varie: Locale bello, cibo buono, birra ottima, vini interessanti, servizio non all' altezza. Mi dispiace ma e' una costante che oramai trovo dappertutto nelle nostre zone ( e mi ci metto dentro pure io ). Va bene conoscere i prodotti ma ci vuole anche un certo stile nel proporli al tavolo, evitando di sbattere i piatti sul tavolo perche' sei incavolata per i tuoi cavoli, avere la pazienza di sopportare qualche battuta di un vecchio bevitore sclerotico come chi scrive e fare qualche sorriso ogni tanto non guasta. Conto finale leggermente sopra le righe ma abbiamo bevuto tanto. Locale consigliato. 

Massimo Barbolini 


Il Luppolo e l' Uva Via Staffette Partigiane, 31/P - 41122 Modena (MO)
Tel.  059 8638009 - E-Mail: info@luppoloeuva.it















giovedì 4 ottobre 2012

Trento Doc

 
Trento Doc Spumante Metodo Classico Brut San Michael
 
 
 
Non sono il tipo che chiede campionature omaggio ma a volte capita e mi sento
" costretto " ad assaggiare il prodotto. Se poi il suddetto mi piace tanto come questo sono ancor piu' felice. Poche migliaia di bottiglie prodotte, chardonnay e pinot nero, 15 mesi di permanenza sui lieviti. Giallo brillante con bollicina elegante ma non troppo fine. Naso complesso di mela renetta, melone bianco, miele e piccoli acceni di pera. Al palato stupisce con elegante complessità, buona acidità, grande mineralità e finale decisamente sensuale. Se devo trovare il pelo all'interno dell' uovo, lo farei leggermente piu' secco. Apoteosi ieri sera con un trancio di pizza ai porcini freschi.
 
Massimo Barbolini

martedì 2 ottobre 2012

Borgogna - Pinot Noir -

Gevrey Chambertin Vielle Vignes 2005 Bernard Dugat Py


Poi ti capita di bere un monumento cosi'. Per caso. Ed e' inutile nascondersi dietro ad un dito, Pinot Nero cosi' in Italia non ne vengono fatti, basta concentrarsi un minimo sul colore, un rosso molto carico impenetrabile, quasi nero. E sai pure che e' Bio, almeno da qualche anno. Qui si parla di 300 anni di tradizione vinicola. La partenza olfattiva e' sconvolgente, cuoio, pelle, leggero animale, piccoli frutti di bosco e qualche ricordo di rosa. Lasciarlo una decina di minuti nel bicchiere permette ad una bellissima mandorla accompagnata da qualche sferzata di caffè di uscire allegramente. E' poesia già solo questa, sembrerebbe un peccato berlo. In parte e' cosi' perche' in bocca e' semplicemente perfetto. A distanza di una quindicinia di annate dalla prima bevuta rimane il mio punto di riferimento per il Pinot Nero. Se uno mi chiedesse cosa sia per me il vino risponderei senza esitare: Dugat Py..E mi viene da ridere tanto quando penso ad amici che stanno frequentando il 1° corso Ais dove un " grande " relatore ha detto " si anche in Francia fanno dei vini buoni, ma in Italia siamo piu' bravi ".....Rispettabile ma opinabile. 

Massimo Barbolini

lunedì 1 ottobre 2012

Lagrein

Alto Adige Doc Lagrein 2010 Peter Zemmer



Ho varie reazioni quando sono seduto al ristorante nella Santa giornata della domenica e scorcio la carta dei vini. Quando leggo " Cuvee Prestige Ca' del Bosco € 45.00 " vorrei abbandonare il tavolo, quando non trovo un minimo di estero vorrei uscire accendere la macchina ed emigrare seduta stante, quando trovo un qualsiasi Fiano di Avellino a 18 € vorrei lavorare in quel ristorante e verificare perchè, perchè 18 denari, 15 non bastano? Quando deduco dalla faccia dei ridenti ( mica tanto ) commensali che minimo ci saranno 40 minuti d' attesa per un piatto di culatello allora prendo un vino che non mi piace. Peter Zemmer non so assolutamente chi sia, quali tradizioni abbia, se sia sul pullman con Renzi, o altro. L'unica certezza che ho e' che produce un buon Lagrein. Qui troverete: rosso rubino intenso, mora, ribes, leggera fragola di bosco e qualche accenno di buccia di lime. In bocca e' morbido piu' che il pelo di un labrador ( ma che c....?!), abbastanza lungo, elegante e ruffiano quanto deve. Si beve. 

Massimo Barbolini
L' Azienda

lunedì 24 settembre 2012

Trattoria Viavai fraz. Bolzone - Ripalta Cremasca -

Magari la prossima volta ci andiamo con meno caldino...L' 8 Luglio, forse la domenica piu' calda dal 2003 arrivare ad oggi, fortuna che esistono i condizionatori sia in macchina che al ristorante tanto che appena arrivati ci hanno gentilmente vietato di andare nel bersò esterno, ci siamo recati in questa graziosa trattoria della piana cremasca. I Fratelli Fagioli la gestiscono da parecchi anni e si sono col tempo specializzati nel foie gras, ma sono presenti in carta tante altre pietanze succulente. Per i vini c'e' il " Consigliere " nel senso che l' altro fratello propone e tu decidi in base anche al prezzo, perchè giustamente te lo espone a voce, cosa poter abbinare ai piatti. Siamo partiti con un piu' che discreto Champagne Premier Cru Pernet, proseguito poi con un buonissimo Verdicchio di Matelica Vigneti del Cerro 2009 di Belisario, inciampato nell' Eresia vino prodotto dal giornalista Gigi Garanzini, pianto di commozione autentica per il Barbaresco Vigneto Loreto 1999 di Rocca Albino e per il Recioto della Valpolicella Amarone 1990 di Allegrini. I consigli sono stati davvero graditi e i prezzi onestissimi. Passando ai piatti, ottimi gli antipasti che vedete nella foto tra i quali spiccava un foie gras di tonno da oscar, fantastica la pappa al pomodoro del sottoscritto e davvero encomiabile la lingua fredda con salsa verde. Quest' ultimo piatto difficilmente lo mangio, ma il sesto senso " gurmet " mi diceva di prenderlo. Non mi sono sbagliato !. Buoni i dolci e complessivamente un pranzo al di sopra della media. C'era tanto caldo, ma tanto..Bisogna tornarci nelle sere autunnali dove non si vedono nemmeno i fanali della propria auto dalla grande nebbia che c'e'...Provare per credere.

Massimo Barbolini