I suoi Lambruschi non mi piacciono. Saro’ retrogrado, saro’ tradizionale ma non riesco ad innamorarmene. Capisco però, dopo aver assaggiato questa meraviglia, come si possa osannare questo produttore. Scordatevi le malvasie Passite o dolci che conoscete, uscite fuori da ogni schema gustativo preconfezionato, regalatevi questa bottiglia pensando a tutto tranne che ad un vino normale. Gia’ dal colore, un dorato tendente all’ambra, capite che ci troviamo di fronte a qualcosa di estremamente particolare. Non essendo filtrato (credo) l’ aspetto e’ pure torbido. Il naso si apre con dei bellissimi sentori di fiori e di frutta appassita candita, spicca su tutti un odore di arancia estremamente intrigante, qualche nota di cedro e di frutta secca. La bocca regala sensazioni stupefacenti dedicandovi una dolcezza estremamente equilibrata, naturale. Potreste confonderlo con un vino non dolce. L’aromaticità del vitigno e’ preponderante. Grande PAI e interminabile finale. Indimenticabile con la sbrisolona.
Massimo Barbolini
3 commenti:
Ricordo quando Camillo fece la prima produzione di questo passito... ormai 6 anni fa (circa)... una bottiglia storica, ottagonale e tasparente!
Un vero Tango!
Massimo io i suoi vini è un po' che non li bevo e devo dire che mi hanno sempre lasciato un po' pensare ...adesso è venuto il momento di riprovarli,se mai vuoi essere della partita ti dirò qualcosa.
A proposito di partita anche quest'anno è andata male per ituoi Celtics e bene per i miei "leccatori"- traduzionequasi letterale- di los Angeles.
ciao Gian Paolo
Ciao Gian Paolo, ho infatti premesso che i suoi lambruschi non mi piacciono. Quando odoro sentori di muschio, muffa e terra nel vino di " casa mia ", non vedo mia nonna fare la sfoglia.. Penso che sia proprio una scelta sua naturale cosi'. Ammetto che questa Malvasia ha pero' sconvolto i miei piani gustativi..Certo che vorro' essere della partita compatibilmente ai miei oramai troppi impegni...Ci sentiamo poi per l'evento della fine di settembre che sto' piano piano organizzando..Lakers SUKA, pero' complimenti..
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