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martedì 28 settembre 2010

Spumante Metodo Classico Da Vinci Extra Brut

Ieri sera interessante degustazione, abbuffata, presso l' enoteca La Drogheria del Calcagnino in quella bellissima location che e' il Castello di Formigine. L' azienda e' a Montale Rangone guidata sapientemente dalle mani di Albino Maria Cavazzuti vechio compagno d'armi di quel Bellei che ha iniziato la spumantizzazione del lambrusco. Qui, invece, si parla di Pinot Nero in purezza, sia nella versione bianca che in quella rose' e soprattutto extra brut. L' appezzamento dove attinge Albino e' nell' Oltrepo' Pavese, nel senso che lui vendemmia direttamente in quella zona e si porta le uve a casa. La versione bianca e' semplicemente straordinaria, pulizia gustativa eccezionale e probabilmente ancora in piena evoluzione. davvero una bellissima sorpresa, emozionante come poche, in questo inizio d'autunno. Giovedi' pomeriggio si replica in Cantina. Albino e' stato cosi' gentile da invitarmi (anche altri) per la scelta del dosaggio da mettere nelle nuove sboccature.
Gnu me gnu tut, come recita sulla capsula.

Massimo Barbolini

lunedì 27 settembre 2010

Ristorante Le Cosy - Quimper - Bretagna

Lasciata Dinan la nostra tappa seguente e' Brest, citta' di mare, punta quasi estrema ad ovest della Bretagna. La vista dell' albergo che teoricamente avrebbe dovuto ospitarci ricordava una bettola infima di Pigalle, cosicche' dopo la visita al Castello e al Museo della Marina, ci siamo diretti a Quimper incuriositi dalle indicazioni della guida. Mai scelta si rivelo' cosi' felice. Splendida cittadina di circa 60 mila abitanti, attraversata dal fiume Odet, con nel centro della citta' la maestosa Cattedrale di Saint Corentin. Arrivati lunghissimi per il pranzo ci siamo dovuti
accontentare di un ignobilissimo panino preso al supermercato, promettendoci di cenare in modo piu' dignitoso. Ci fidiamo della Lonley Planet e dirigendoci verso il Ristorante Le Cosy, ci godiamo un meraviglioso tramonto e le cornamuse che ci accompagnano intorno alla Cattedrale. Gia', cornamuse, Quimper e' la capitale della piccola Cornovaglia nella regione del Finisterre, non sorprendetevi nel sentire suonare questo meraviglioso strumento per strada, non vedendone la provenienza. Il ristorante si trova in una laterale del centro, e' disposto su tre piani, rigorosamente tutto in legno e presenta come spesso capita tavoli molto piccoli e uno di fianco
all' altro, diciamo che non sono il massimo della comodità, ma l'incasso è l'incasso anche qui dai nostri cugini. Non avendo riservato, les italiens, ci fanno accomodare al secondo piano di fianco ad uno splendido pupo scozzese di nome Matthew. Particolare interessante, tutta la mobilia, lampadari compresi, ha il cartellino col prezzo attorno. Puo' essere acquistata e portata a casa. Idea molto originale. Il menu' e' pieno di Crepes e Galletes fatte con farina di grano saraceno che oramai mi vengono fuori dagli occhi. Decido di tentare la sorte (mala) prendendo un Hamburgher Bretone e una insalata bretone mista con qualche fettina di Jamon. Vino rose' e solamente un calice percheì la giornata e' stata pesante e nessuno dei due ha voglia di esagerare.
Tempi di attesa, come quasi sempre e' successo, da self service e le pietanze arrivano. Dire che le porzioni sono abbondantemente esagerate e' un eufemismo, le foto parlano chiaro. L'insalata e' il piatto piu' intrigante, verdure fresche, ottime, anche la spuma al centro al pomodoro devo ammettere che e' stata sfiziosa. Il mio hamburgher e' senza ombra di dubbio il peggior piatto che
ho mangiato nella vacanza. A parte la mancata cottura della carne, nel senso che me lo hanno presentato praticamente crudo, il galleggiamento nella panna fortunatamente non acida non ha per niente eccitato il mio palato. Disastro completo. Piccolo aiutino le solite incommensurabili patate al forno sempre al di sopra della media. Molto piu' interessante giocare col bambolotto vivente al tavolo di fianco, i cui genitori hanno sapientemente spazzolato tutta la panna..
Ci voleva prima o poi una esperienza da dimenticare. Cioè, se ti abitui a mangiare in un certo modo la giudichi negativamente, ma se non hai nessun tipo di aspettativa, ci sono posti peggiori.
Solito sbrodaglioso caffè e ce ne andiamo con 39 euri pagati per tutta la cena. Rientriamo in albergo a piedi mentre il sole se ne sta andando, il cielo e' semplicemente meraviglioso, l'aria fresca e il mattone che ho sullo stomaco piano piano se ne andrà.

Massimo Barbolini

Les Cosy
Rue du Sallè 2
29000 Quimper



martedì 21 settembre 2010

Mister Robert - Dinan - Bretagna

Ultima tappa gastronomica in quel meraviglioso angolo di Bretagna che non mi stanchero' mai di consigliarvi e che risponde al nome di Dinan, e' questo piccolo Ristorante a poche centinaia di metri da Les 3 Lunes, recensito qualche settimana addietro. La verita' e' che la nostra meta era " la Mére Pourcel, ma in tre sere non siamo riusciti a trovare un solo buco vuoto. Dinan al tramonto regala emozioni, il cielo si colora di rosa, azzurro, quasi verde, spettacolo assoluto,stimolante per l'appetito, ma c'e' qualcosa che non lo fa?? I tavoli sono appercchiati anche all'esterno ma, fidatevi, e' meglio soggiornare dentro visto le temperature oramai autunnali. Il menu' e' chiaro, come al solito, anche un piccolo degustazione, discreta carta dei vini e servizio come sempre quasi perfetto. Il sapere che il mattino dopo si riparte verso casa, in almeno tre tappe, smorza un pochino gli entusiasmi che il tramonto aveva acceso. Le mousse di benvenuto sono abbastanza ordinarie, ottime le cappesante, straordinario il tortino di verdure. Sottolineo ancora una volta la qualita' di questa materia prima, eccezionale, che accompagna un buon trancio di branzino. Unica pecca, credo che si veda abbastanza bene dalle foto, le porzioni, veramente insufficenti. Piccolo assaggio di formaggi e una buonissima torta con frutti di bosco. Simpatico Muscadet accompagna il tutto. Conto finale di 55 euro, mancia compresa. Oramai si e' fatto buio, usciamo, ci dirigiamo verso l' Hotel consci di aver fatto una buona cena e di aver speso il giusto. Il cielo e' stellato, l'aria piu' che fresca e la voglia di godersi questo spettacolo non si esaurisce in fretta. Chiusa la parentesi con la Cote d' Armor ci dirigiamo verso il Finisterre per altre esperienze gastronomiche da raccontare.

Massimo Barbolini

Mr. Robert

Place de Cordeliers 11

Dinan


Selezione di Formaggi
Torta al burro con frutti di bosco
Filetto di branzino con un meraviglioso tortino di verdure fresche e pomodori confit
Filetto di branzino con quiche alle verdure
Le noix St. Jacques con insalata di germogli di soia
Mousse al peperone rosso e fragola, leggermente piccante
Mousse al cocomero verde e limone
Simpatico Muscadet



venerdì 17 settembre 2010

Ristorante Quintessenza -Moniga del Garda-

Un consiglio che si e' rivelato positivo. Evviva!. Un gran ristorante con un rapporto qualita'/prezzo veramente incredibile. Parto da qui, 130 euri complessivi per tutto quello che vedete fotografato qui sotto e mancano due calici di vino, Cremant di Borgogna per aperitivo, una gradevolissima vendemmia tardiva del Garda e un Calvados e mezzo. Raramente mi e' capitato di spendere cosi' relativamente poco per un pranzo di questa portata e qualita'. Siamo a Moniga del Garda, appena dopo Salo' e il ristorante e' facilmente trovabile visto che e' nel centro del paese di fronte ad una rotonda. L'ingresso e' composto dall' ampia veranda estiva che vista la splendida giornata di sole e' ancora apparecchiata. L'accoglienza e' gentile e professionale. Inutile stare a dirvi che gia' con il gioco di benvenuto, piacevolissima e brillante idea, ero al settimo cielo, un bicchierino di Pirlo (Spritz di questa zona), assaggio di gorgonzola e noci ed un sacchettino con all' interno crostini di vari gusti. Partenza col turbo. La tartara di pescato, branzino, semplicemente perfetta, il polpo mantecato assolutamente equilibrato con bellissima presentazione, le code di gamberi saporite il giusto, croccanti, leggermente orientali. Nessun piatto pretenzioso, tutto cucinato con il massimo della semplicita'. Uno SPLENDIDO Riesling dell' azienda Pratello di Padenghe sul Garda, annata 2002, ci ha accompagnati per tutto il pasto, profumi eterei con note di zolfo, limoni e agrumi canditi, gran palato, chiusura stupefacente. Nei primi dieci assaggi che ho fatto quest' anno senza la minima esitazione. Proseguendo, il Sacher sandwich con spuma all' Irish Coffee, da mangiare con le dita e leccarsi pure i polpastrelli. A Vienna non ne ho mangiati di cosi' buoni. Ottimi caffe' e piccola pasticceria chiudono in bellezza.C'e' altro? Certo, la carta delle vivande e' bene impostata, avete la possibilita' di due menu' degustazione uno a 45 e l'altro a 60 euri, il resto propone antipasti, primi e secondi di carne e pesce assemblati bene insieme. La carta dei vini e' ben assortita con ricarichi giusti per il posto. Il servizio e' semplicemente perfetto, con un Super Bonus per la Maitre alla quale non ho chiesto colpevolmente il nome. Ragazza che sprizza passione, competenza e simpatia da tutti i pori ( adora anche Raveneau, doppio bonus). Che dire? Da tornarci nel piu' breve tempo possibile.

Massimo Barbolini

Ristorante Quintessenza Piazza San Martino 3 Moniga del Garda tel. 0365 502116



Ottimi Panini
La sala
Gioco di benvenuto
Code di gamberi croccanti con ristretto agrodolce allo zenzero
Tartara di pescato, finocchi, frutto della passione e liquirizia con sfogliette di pane all'uva
Polpo mantecato alle patate, pomodorini, olive e sedano
Ottimo Riesling del garda
Luccio con capperi, acciughe e giardiniera di verdure tiepide
Scampi gratinati con pane alle erbe e sesamo tostato
Selezione di formaggi
Marmellate della casa
Sorbetto all' arancia
L' eretico Pinot Nero Passito - Cantrina -
Sacher sandwich con spuma di Irish Coffee, GENIALE
Dolcetti finali

venerdì 10 settembre 2010

Caves Madeleine - Beaune - Borgogna

Gia' trovarsi in un Paradiso vinicolo come questo e' per noi enogastroappassionati un orgasmo difficile da spiegare, poi se si trova anche un posticino cosi', dietro consiglio di passionatigourmet molto piu' famosi ed importanti, diventa difficile dimenticare questa vacanza. Non e' il miglior ristorante dove voi possiate andare e non e' nemmeno la miglior Enoteca, nella piazza centrale di Beaune ce ne sono un paio molto piu' fornite, ma decisamente ha l'ambientazione piu' calda e caratteristica.I menu' scritti alla lavagna fortificano ancor di piu' la singolarita' di questa Caves, scelta molto ampia tra l'altro. La carta dei vini e' a vista nel senso che potete girare gli scaffali, scegliere la bottiglia col prezzo scritto a pennarello bianco nel fondo della bottiglia, aggiungere 6 euro e ve la trovate servita in tavola. Dopo una decina di minuti di assoluto rincoglionimento davanti a cosi' tanti vini e dietro consiglio della, penso, moglie dell' oste scelgo uno Chambolle Musigny 2007 di Francois Legros che si rivelera' molto ruffiano con un finale leggermente troppo legnoso, ma pur sempre complesso. L'inizio cibario e' composto da una Terrine de Campagne, una specie di polpettone con rognoni, carne di bue, su letto di lattuga ed erbe e un filetto di sarde su letto di cipolla, patate e maionese, servito freddo. Intriganti e sfiziosi entrambi gli antipasti. Senza fronzoli ma gradevolissimi. Le verdure sono sempre impressionanti come sostanza, gusto e tecnica di cottura. Perfette ovunque, anche nelle bettole piu' oscure. Seguono una spettacolosa anatra con patate al forno e altrettante escalope ai funghi, anche queste ultime da segnalare per la semplice preparazione ma dal sapore intenso e pieno. Insieme alle pietanza c'e' un piccolo cestino di pane, baguette tradizionale accompagnata da qualche panino alle spezie molto gradito. Due caffe' chiudono questa bella esperienza vacanziera. Conto finale di 80 euri (40 solo il vino), ampiamente meritati. Bel posto, bella esperienza in una zona baciata dalla fortuna, ma non solo, intorno a Beaune potete trovare i comuni piu' famosi della Borgogna seguendo la Route des Grands Crus. Esperienza da consigliare vivamente.

Massimo Barbolini