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Conversazioni " Divine "
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martedì 6 novembre 2018
Vini di Vignaioli 2018 - Fornovo -
E' la fiera più intrigante dell'anno, in nessun altra manifestazione la differenza tra vini straordinari e schifezze assolute è così palese. Qui ci sono solo vini naturali, tipologia che col tempo ho imparato ad apprezzare, studiando e bevendoli, e a fregarmene altamente di quello che qualcuno dice, cercando di sminuirli. L' importante è che mi piacciano e si vendano, punto. Ve ne segnalo 9. Nove meraviglie.
Campania Rosso Igt 2012 Monte di Grazia - Tramonti - Salerno -
Uve: Tintore e Piedirosso
Un rosso semplicemente strepitoso con uve che ancora pochi conoscono, azienda gestita da due ragazzi. Futuro assicurato se continuano così. Ce li hanno già su Tannico. Peccato.
Campania Bianco Igt 2016 Monte di Grazia
Uve: Ginestra, Biancatenera e Pepella
Come sopra, beva eccezionale e finale lunghissimo.
Toscana Igt Pollera 2015 Monastero dei Frati Bianchi - Fivizzano - Massa Carrara
Uve: Pollera
Uva autoctona, vino dalle caratteristiche internazionali e non è una offesa.
Beva fluida ed invitante.
Liguria di Levante Igt Bianco Giuncàro 2016 Az. Agr. Santa Caterina - Sarzana -
Uve: Tocai ( Friulano ), Sauvignon blanc
Un vino incredibile. Sapido, spumeggiante ( anche se fermo ), figlio di una mareggiata.
Semplicemente stupendo. E' davvero ligure, anche se è Tocai.
Interessante leggere qui
Passito Non sempre 139 La Felce - Ortonovo - La Spezia -
Uve: Sémillon, Chenin Blanc, Malvasia Istriana
Non ricordo l'annata e credo che le uve a seconda della maturazione e della vendemmia cambino, ma questo è un passito che bisogna bere almeno una volta nella vita.
ME MO RA BI LE.
Ovada Docg 2013 Magnum Cascina Boccaccio - Tagliolo Monferrato - Alessandria
Uve: Dolcetto
Avevo già parato del 2012 in questa sede, confermo tutto ciò di buono e bello che ho scritto. Vino pieno, corposo, ma con una bevibilità pazzesca.
Bianco Toscano Igt Sassocarlo 2015 Terre a Mano Fattoria di Bacchereto - Carmignano -
Uve: Trebbiano Toscano, Malvasia del Chianti
Un vino all' apparenza semplice, ma poi con struttura ed eleganza assoluta.
Si puo' azzardare un abbinamento gastronomico importante.
Davvero 2017 Riesling Renano Calalta - Mussolente - Vicenza
Uve: Riesling Renano
La comica è che la 2016 non mi è piaciuta neanche un pò, la 2017 e' semplicemente straordinaria. Certo, è un riesling che macera altri 10 giorni post fermentazione, si
affina ( eh? ), in tonneaux per circa sei mesi, quindi aspettavi tutto tranne che un vino delicato e ruffiano.
Fuori Categoria: Gloria Lagrein 2011 Nusserhof 100/100
Anche per quest' anno abbiamo terminato. Appuntamento alle prossime fiere!
Massimo Barbolini
venerdì 4 maggio 2018
Teroldego Rotaliano
Teroldego Rotaliano Doc Kretzer 2017 - De Vescovi Ulzbach -
E' tutto rosa in questo vino, colore, profumi e gusto. Anche qualche pezzettino di frutta rossa. Consapevole che l'universo femminile ne andrebbe matto, per questa carica olfattiva decisamente importante, me ne sono sbafato quasi una bottiglia alla loro salute. Non e' necessario ripetere all'infinito che i rosati fermi non sono un rapporto sessuale col pigiama di Charlize Theron , ma bensì un orgasmo planetario, però fa bene, ogni tanto, ricordarlo. Bevetene a cisterne.
Massimo Barbolini
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venerdì 20 aprile 2018
Vinitaly 2018: Nove bottiglie imperdibili!
Irpinia Fiano Doc " Sequoia "2016 - Fonzone -
Cosa devo aggiungere a tutto ciò che ho detto di questi vini e di questa azienda? Credo nulla. Sequoia e' tutto ciò di caldo, sapido, elegante che si possa chiedere ad un vino bianco fermo. La parte di mosto che fermenta in legno si amalgama perfettamente col resto. Un bianco spaziale. 95/100
IGT Umbria Colli del Trasimeno " La Bisbetica rosè " 2016
Madrevite
Stupefacente rosato fermo di Gamay del Trasimeno, uva che solitamente si trova nel sud della Borgogna e in tante altre zone del mondo prendendo altre denominazioni. Poche ore di macerazione, maturazione in acciaio e cemento e tre mesi di bottiglia per affinare. Bomba organolettica. Petali di rosa e ciliegia. Ca po la vo ro. Applausi. 92/100
IGT Venezia Giulia Sauvignon 2017 - Ferlat -
Clamoroso al Cabassi ( stadio di Carpi ). Un sauvignon blanc italico che sa tanto di Nuova Zelanda. Annata 2017 stratosferica con picchi universali. Una carovana di frutta esotica, menta e fiori al naso, ottima acidità, grande freschezza e impatto gustativo clamoroso. Un gigante. 98/100
Non ricordo purtroppo l'annata, mea culpa, ricordo però una monumentale bevibilità e una straordinaria amalgama tra legno ( dodici mesi di rovere francese ) e frutto. Queste note speziate, di frutti rossi e petali di rose che ritornano anche in bocca ne fanno un assaggio pieno e convincente.
Bravi. 90/100
Bravi. 90/100
Chianti Classico Docg Quercia al Poggio 2015
E' incredibile come passando gli anni assaggi innumerevoli Chianti Classico e la zona di preferenza del mio palato e' quasi sempre la stessa. Ho a scaffale Monsanto da qualche anno e assaggio questo che è praticamente nella stessa frazione! Polposo, carnoso, pieno, e di una eleganza che colpisce subito. Ottima sapidità in bocca, buona persistenza e finale secco e caldo. Buonissimo. 91/100
Extra Brut Vo' Millesimato 72 mesi Dosaggio Zero - Vallarom -
Qui gioco quasi in casa nel senso che quando parlo di Filippo e Barbara mi sento come a casa. Questa è una bollicina semplicemente straordinaria. Note di lievito, crosta di pane ma soprattutto qualche accenno di mela verde, fiori e miele, invitano ad una beva eccezionale. La sapidità e l'avvolgimento che lascia in bocca lo puo' portare ad abbinamenti gastronomici abbastanza estremi, anche il rosè. Bollicina Stu Pen Da! Grazie di esistere! 97/100
Sicilia Doc Grillo Mozia 2017 Tasca D' Almerita
Il vino che non mi aspettavo. 8 ettari sull' isola di Mozia fanno sì che venga fuori un bianco atipico per lo standard siciliano. Al naso, forte, c'e' il timbro del lime, qualche accenno di pompelmo e anche un filino di pepe. In bocca e' sapido, pulito, gran bella acidità e finale straordinariamente secco. Un piccolo capolavoro. 90/100
Venezia Giulia IGT Pinot Nero 2012 Bressan
Questo vino e' follia assoluta. Un enciclopedia organolettica. Al naso si sente un po' di tutto, anche la cenere del vulcano e le tagliatelle al tartufo bianco d'alba, non sto scherzando, e' una cosa incredibile!!! Provate anche solo ad annusarlo!! In bocca si conferma clamorosamente elegante e morbido lasciandoti di stucco per la profondità gustativa. Apocalittico. S.V.
Alto Adige Valle Isarco Doc Riesling 2017 - Villscheider -
Manca la foto dell'etichetta perchè e' la prima annata che e' stata prodotta. Riesling monumentale con note di pesca, albicocca, limone. Grandissima mineralità e sapidità in bocca, con un finale crescente di godimento gustativo. Se questa è la prima annata siamo a posto per il prossimo millennio! 95/100
Ce ne sono stati anche altri, ma quelli che mi hanno colpito di piu' sono stati questi. Piu' passano gli anni e piu' apprezzo questa fiera perchè e' ormai diventato l'unico momento dell'anno dove puoi incontrare amici, colleghi, produttori e farti insieme a loro un buon bicchiere e due sane risate. Al prossimo anno.
Massimo Barbolini
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mercoledì 31 maggio 2017
Qualcosa di nuovo
Per motivi noiosissimi, non sto qui a spiegarvi il perchè, ultimamente devo essere, passare e fermarmi qualche giorno in Puglia, regione che viticulturalmente ho sempre odiato. Con tutte le zone benedette che ci sono in Italia proprio qui, cazzo, devo venire 2/3 volte l'anno? Ma in Piemonte no? Oh, ho sempre ritenuto i vini pugliesi di una banalità ed omologazione unica. Morbidoni, piacioni, barriconi, dolcioni e me cojoni. Odio a pelle da paura. Poi lo scorso agosto durante il primo soggiorno forzato a San Giovanni Rotondo ho tentato la sorte dietro consiglio di un bravo e preparato ristoratore della zona. " Ti faccio assaggiare qualcosa di veramente buono ". " E' capirai, arriverà col solito primitivo big babol ". E invece no, Rosa Terra 2015 cento per cento Nero di Troia, rosato cerasuolo quasi cristallino, bei profumi fruttati e beva quasi da antologia e Nero di Troia 2014 vinificato in rosso, qui la frutta si fa piu' rossa, qualche accenno di caffè e cacao, stessa beva del rosato con qualche fine complessità in più, bello lungo il finale. Vini biologici prodotti ed imbottigliati da Valentina Passalacqua in quel di Apricena, provincia di Foggia. Una bellissima sorpresa. E se per caso passate di lì e vi capita di mangiare: 1 e 2. Ottimo cibo, bel servizio e interessantissime carte dei vini.
Massimo Barbolini
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Via S. Lavagnini, 19, 71011 Apricena FG, Italia
domenica 6 novembre 2016
Pinot Nero Romagnolo
Forlì Igp Rosso " Ecce Draco " 2015
Az. Agr. Mutiliana
Quando ne vale la pena e' giusto scrivere. Prima annata in commercio
( 2015 ) di questo ottimo pinot nero, coltivato e vinificato in Romagna. Personalmente l'ho trovato leggermente corto in bocca, ma per le caratteristiche organolettiche solite e gradevolissime di questo meraviglioso vitigno la strada è quella giusta. La parte olfattiva e' senza dubbio la più accattivante e coinvolgente con queste note pulitissime di frutti di bosco, con punte di mirtillo e ribes, qualche vago accenno di mandorla e soffi di china. Producono anche 3 Sangiovese di Romagna provenienti da altrettanti valli diverse. Prossimamente su questi schermi.
( 2015 ) di questo ottimo pinot nero, coltivato e vinificato in Romagna. Personalmente l'ho trovato leggermente corto in bocca, ma per le caratteristiche organolettiche solite e gradevolissime di questo meraviglioso vitigno la strada è quella giusta. La parte olfattiva e' senza dubbio la più accattivante e coinvolgente con queste note pulitissime di frutti di bosco, con punte di mirtillo e ribes, qualche vago accenno di mandorla e soffi di china. Producono anche 3 Sangiovese di Romagna provenienti da altrettanti valli diverse. Prossimamente su questi schermi.
Massimo Barbolini
" ECCE DRACO è un pinot nero sottile ed elegante, ottenuto da uve coltivate in alto, a 700 metri slm, in mezzo ai boschi fitti dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Qui il pinot nero parla la lingua nuova delle marne e delle arenarie che caratterizzano i suoli, esprimendosi su un naso austero e profondo che poco concede alle dolcezze del frutto e su una bocca che ha fatto di certe
durezze un’occasione di carattere e finezza. Un vino che chiede aria e tempo, classico e freschissimo. Il pinot nero ha trovato nei territori territori alti dell’Appennino un carattere unico e le espressioni italiane più interessanti e complesse."
durezze un’occasione di carattere e finezza. Un vino che chiede aria e tempo, classico e freschissimo. Il pinot nero ha trovato nei territori territori alti dell’Appennino un carattere unico e le espressioni italiane più interessanti e complesse."
mercoledì 9 marzo 2016
Pinot Nero Lo Spaventapasseri
Piemonte Doc Pinot Nero " Brigante " 2013 Cento Filari
- Az. Agr. Lo Spaventapasseri -
Nel 2016 non avere il sito internet non e' una cosa bellissima, ma li perdoniamo, anzi lo perdoniamo perchè questo splendido Pinot Nero fa dimenticare tutto. L'azienda e' biologica ed e' a Mombaruzzo nell' Astigiano. Questa meraviglia e' proposta nell'annata 2013 e vi distruggerà ogni sicurezza sulla provenienza. Tante volte si dice o sento dire: " ah sembra un Borgogna ? ", " ma siamo sicuri che sia italiano? ". Beh in questo singolo caso il paragone calza a pennello. Un colore degno del nettare francese, profumi di frutta rossa, qualche sentore balsamico e di muschio. In bocca ha l'eleganza di Catherine Deneuve e potrebbe scomodare le docce hot di Edwige Fenech per la persistenza gustativa. Pronto? Fantastico, una bevibilità paurosa che ultimamente accompagna tanti vini Bio che ho assaggiato. Avranno preso la strada giusta finalmente? Gli odori di cadavere putrefatto e dell'alito di Pannella sono solamente un ricordo? Lo spero con tutto il cuore. Bravo!
Massimo Barbolini
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Brigante,
Cento Filari.,
Lo spaventapasseribioagricoltura,
Pinot Nero
Ubicazione:
14046 Mombaruzzo AT, Italia
martedì 8 marzo 2016
Ovada Docg Cascina Boccaccio
Ovada Docg Riserva Nonno Rucchéin 2012 - Cascina Boccaccio -
Sembra che il blocco dello scrittore sia passato. L'etichetta piu' brutta della storia dell' enologia italiana porta invece dentro al vetro un grande, grandissimo rosso da uve Dolcetto versione Ovada la più sfigata, diciamocelo, secondo i piu', ma perche' non hanno mai bevuto questo. Col colore di questo vino potete tranquillamente dipingere una parete della vostra camera, perchè piu' bello di cosi' si muore. Il naso e' di una eleganza difficilmente reperibile sul mercato, si erge una bella base di mandorla accompagnata da una frutta molto delicata, le note di legno arrivano ma non sono fastidiose come Renzi. In bocca e' da godere, tracannare, esagerare, fate voi, uno spettacolo per le papille gustative. Passa 24 mesi in legno ed e' vendemmiato a fine settembre a mano. I proprietari sono simpaticissimi, pensate che a Levizzano stavamo per farci una canna insieme, no scherzo!
Massimo Barbolini
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Ubicazione:
15070 Tagliolo Monferrato AL, Italia
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