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mercoledì 25 gennaio 2012

Champagne

Champagne Egly Ouriet Brut " Les Vignes de Vrigny " Premier Cru



Ieri sera mi son detto, scendo in cantina e prendo la bottiglia che non vorrei bere. Detto e fatto. L' ho in cantina da quanto? 2 anni credo, forse di piu'. La pulisco, mi piace la polvere, la stappo e verso. Bella bollicina, bel colore giallo paglierino quasi intenso, lieviti e qualche fiore bianco al naso e l' odore leggermente fastidioso di crema pasticcera? Panna cotta? Pan Brioche ( Oh ma questo non si puo' dire, lo possono scrivere solo gli enosnobfighetti), forse sta meglio " panino semi dolce "? Insomma una sensazione quasi mandorlata che non mi ha fatto impazzire. E fino a qui i funesti presagi stavano per essere realizzati. In bocca, invece, si dimostra di tutt' altro spessore con una buonissima acidità, bellissima persistenza e una sapidità che mi ha fatto impazzire. Molto lungo, possente con una importante struttura, bellissimo finale. Pinot Meunier in purezza?.
Ne ho scritto perchè mi capita raramente di notare differenze cosi' nette tra la parte olfattiva e quella gustativa. 
Nel complesso non lo ricomprerei, ma in compagnia si potrebbe bere.

Massimo Barbolini 


lunedì 23 gennaio 2012

Damini Macelleria e Affini - Arzignano -

Per Aldo, Giovanni e Giacomo era il Paradiso della Brugola per noi enogastroappasionati e' il Paradiso del *Gurmet*. Altro non mi sovviene per descrivere l' entusiasmo che si prova già dall' ingresso di questa insolita Macelleria dove si puo' acquistare, affettare, asportare, bere e persino desinare. Gia' perche' all' apparenza sembra di dover mangiare in un fast piu' che slow food ed invece nulla di piu' scorretto e' stato questo mio primo pensiero. Dicevo, si mangia, diciamolo subito da Dio. La base e' la povera mucca Limousine che viene servita in quasi tutte le sue grazie. Ma ogni tanto ci si infila anche qualche piatto del di' e dopo 150 chilometri di strada quasi sgombra, in una giornata baciata dal sole e piena di Iphone, Ipad, fotocamere e cipollotti mangiati la sera prima, volete che non li si assaggi? Ecco, dopo aver iniziato con una lieve ma consistente selezione di salumi e formaggi con alcune chicche tipo un Taleggio da strappamutande, la "solita" mortadella di Pasquini, qualche fetta di chorizo elegantissimo e una mozzarella di bufala che tanto per non scrivere cose scontate " si scioglieva in bocca " si arriva inmenchenonsidica al primo piatto. Parentesi abbeveraggio: aperitivo ( comincio ad odiare questa parola ). Spumante Metodo Classico Brut a base Durello 36 mesi produttore Fongaro, davvero buono, ottimo consiglio. Con gli antipasti, Jakot 2004 di Radikon, stiamo tutti bene, chè thè verdè al nasòòò....Dicevo i primi piatti, scegliamo dalla carta parlante ( questo non mi piace, esigo la carta del cibo e del vino in qualsiasi materia tranne quella vocale ), Maccheroncini con ricotta fresca, cozze e vongole, Lasagne e Tortelli burro e salvia con ripieno di ciccia. Per ciò che riguarda lo scrivente i maccheroni erano decisamente un paio di gradini superiori alla media. Solitamente non e' abbinamento che impazzire mi fa ( formaggio e pesce ), ma in questo caso e' stato successo sicuro, pasta fragrante, cottura perfetta, ingredienti azzeccati. Sugli altri due primi sono decisive le eiaculazioni canore di Salvatore e il silenzio totale dell' Ingegnere. Sono decisamente piaciuti. Nel frattempo e' arrivata anche la maestosa Ribolla di Damijan Podversic annata 2008. Si prosegue con qualche assaggio della meravigliosa carne in varie versioni: millefoglie,  Damburgher ( eccezionale ), tagliata e battuta a coltello in duplice versione. Ogni piatto curato con dedizione e tecnica. Tutto decisamente sopra la media,  carne  davvero speciale, anche il Barbaresco Fausoni 2007 di Sottimano si esaurisce in un battito di ciglia. Chiudiamo con eccellente gelato al mascarpone, allo zabaione, la mitica millefoglie Perbellini abbinati all' aristocratico Pedro che chiude il cerchio enogastronomico della giornata. Caffè ovvi. 

Cosa mi e' piaciuto: tutto, praticamente, anche i 95 € a persona che abbiamo speso. Ci ritornero' di sicuro. I piatti valgono il viaggio. La carne e' decisamente di un altro pianeta, le oltre 900 etichette a scaffale dal quale si puo' tranquillamente scegliere la bottiglia da bere al tavolo sono quelle finezze che a me piacciono da morire, ma che possono fregare noi vinodipendenti.

Cosa non mi e' piaciuto: Non c'e' la carta del cibo, o perlomeno alla mia richiesta specifica mi e' stato detto di no. Non c'e' la carta dei vini o perlomeno alla mia richiesta specifica ( eh che scassa minchia che sei Barbolini ) mi e' stato detto di prendere dallo scaffale. Detto e fatto,  ben visibile la scritta " che i prezzi si intendono d' asporto ", okay ci sto. La prossima volta pero' mi dici che quel metodo Classico che gentilmente hai proposto come aperitivo, io lo faccio sempre,  lo fate pagare 65€ al tavolo.  Con tutto il rispetto, mi bevo uno Champagne. Grazie. 

Massimo Barbolini



Una meravigliosa Ribolla





Metodo Classico 36 mesi di Durello. Buono




Ottimo Barbaresco
Sublime. Al naso note di lime e thè verde






Incredibile.


Incredibile! Siamo al Superbowl. Condensiamo tutte le banalità possibili: dunque, battuti in serie i Falcons, ci stava, i Packers nella loro Tundra, qui meno ma giocato un partitone e per concludere i 49ers a casa loro. La partita l' hanno oggettivamente buttata quelli del Golden Gate con errori da High School ma siamo stati bravi ad approfittarne. Dominio assoluto delle difese e probabilmente qualche errore arbitrale di troppo, uno a nostro favore. Decisivo il calcio da 3 punti nell' Overtime. A proposito, non e' che abbia capito benissimo come funzionano le nuove regole ma va bene cosi'...Adesso? Bello adesso, domenica 5 Febbraio ci ritroviamo contro Tom Brady e i New England Patriots per quella che si preannuncia come una delle piu' succose rivincite ( nel 2008 vincemmo noi ) nella storia del Superbowl. Personalmente ritengo che loro entreranno in campo non col dente avvelenato, con tutti e 32 e magari anche i canini affilati. L' onta del 2008 ( venivano dalla Perfect Season, neanche una sconfitta) non l' hanno ancora digerita e faranno di tutto per vendicarsi. Nota dello scrittore: due belle finali di conference decise da field goal, i Ravens lo sbagliano e non vanno all' Overtime, noi lo segniamo e andiamo al Superbowl. Il bello di questo meraviglioso sport!

Massimo Barbolini

Una piccola sintesi!

giovedì 19 gennaio 2012

Le ultime bevute

Mi ero ripromesso di scrivere almeno qualcosa sulle bevute natalizie, magari durante le medesime,  ed invece eccoci qui già alla fine del mese di gennaio. Cercherò di fare un piccolo riassunto....Ho assaggiato i vini di Gabriele Succi Azienda Agricola Costa Archi di Castel Bolognese, nel complesso buoni, gradazione alcolica imponente per tutti, sicuramente un piano sopra gli altri il " Prima Luce ", cabernet sauvignon e un' unica vigna di sangiovese. Segue la grandissima DELUSIONE Anna Maria Clementi. 1997/2002/2003, nessuna bottiglia convincente anzi. 97 da buttare, 02 appena sufficiente, 03 acerbissimo per non dire imbevibile. Che dire...mi rifaccio con uno Champagne dal rapporto qualità prezzo invidiabile, Stephan Breton Brut distribuito da Vino & Design, meraviglioso. La nuova annata della Malvasia secca di Camillo Donati, monumentale con la cucina della Trattoria " Ai Due Platani ". A Natale, brodo di giuggiole con una bottiglia finalmente convincente dello Champagne Thienot, molto buono il Millesimo Brut 2002. Per l' ultimo dell' anno non ci siamo fatti mancare nulla: Sauvignon Sanct Valentin 2010, perche' lo mettono sul mercato cosi'? Non e' lui. Vulcaia Fumè Sauvignon di Inama 2008, prima bottiglia buona, la seconda molto meglio.
Chardonnay Giarone 2006 Poderi A. Bertelli 2006, un grande vino barricato che piace anche a me, stratosferico, quasi perfetto. Champagne Grand Annee Bollinger 2000, beh, eh, mah, cosa devo scrivere, e' una bottiglia da una volta all' anno ma di meglio e' difficile trovare. Spumante metodo Classico Perle' Nero 2004 Ferrari F.lli Lunelli, berlo per ultimo non e' stato di aiuto, pero' mi è sembrato all'altezza della situazione.
Malvasia Le Rane Luretta, senza infamia e senza lode. Le sorprese: Barbera Vigne Marina Coppi 2009, una grande Barbera, peccato per la produzione molto piccola credo 3000 bottiglie. Spumante Metodo Classico 4 di Marco Buvoli, uno stupendo spumante da uve pinot nero in purezza, davvero intrigante. Pinot Bianco 2010 Cantina Produttori di Bolzano averne a iosa. Barolo 2006 Bartolo Mascarello, non oso pensare tra 15 anni come possa diventare questo gioiello. Poi se me ne vengono in mente altri li aggiungerò. Mi preme anche ricordarvi che abbiamo creato un bellissimo gruppo di enoappassionati che organizzano mensilmente gite enogastronomiche in quasi ogni parte d' Italia ( al momento solo nel nord purtroppo ). Se avete tempo e voglia di aggregarvi non esitate a contattarmi alla mail massimobarbolini@yahoo.it che vi spiego il tutto.

A presto. Massimo Barbolini

Inama
Gli spumanti di Marco Buvoli
I vini di Gabriele Succi
Il Pinot Bianco

mercoledì 7 dicembre 2011

Faenza


Lo segnalo, non trovo più gli appunti di degustazione. 300 Bottiglie prodotte di questo antico vitigno faentino dal nome alquanto particolare, cordusel. Ricordo la possente presenza di alcool, direi 14.5°, ma anche l' estrema eleganza nel bicchiere. Due cose in aperto contrasto, di solito. Mi ha favorevolmente impressionato, brodo grasso in questi tempi cupi.

Massimo Barbolini

L' Azienda

lunedì 14 novembre 2011

Week end in Piemonte

Erano anni che aspettavo di poter visitare le Langhe. C'ero stato tanti anni fa insieme a mio padre ma non avevo ancora il Sacro Fuoco Enogastronomico. Stavolta e' stato tutto perfetto, compreso l' Agriturismo dove abbiamo mangiato ( straordinariamente bene, se le guide gastronomiche sono serie devono raccontare qualcosa di questa cuoca, Roberta Voghera e della sua mano ) e dormito a prezzi ridicoli. Il Tour e' iniziato venerdi' pomeriggio verso le 18.00 quando abbiamo visitato il Magazzino/Cantina di quattro matti, tra cui Cristian Calatroni e Federico Scarzello, che producono un meraviglioso Spumante Metodo Classico Non Dosato da uve Nebbiolo in purezza che si chiama Erpacrife. Abbiamo assaggiato il 2007, incredibile bevibilità con un ammaliante naso di frutta tropicale e ananas;  il 2008, decisamente l' opposto molto più complesso con note di pepe e cuoio e bollicina molto più ruvida. E' proseguito il sabato mattina a Barbaresco alla Cantina Produttori con assaggi dell' omonimo vino nelle annate 2005-2006-2007 e del Nebbiolo 2010. Ovviamente i piu' pronti sono stati il 2005 e il 2006, sia il nebbiolo 2010 che il barbaresco 2007 ancora tremendamente giovani. Nel pomeriggio del sabato ci siamo recati da Scarzello, piccolissimo produttore di Barolo ( non arriva alle 25 mila bottiglie complesive ) e abbiamo assaggiato il Langhe Rosso 2009, Nebbiolo 2009, Barbera d' Alba  superiore 2008 e il Barolo 2006. Tutti vini puliti che fanno il mestiere che devono fare, quello di fare contenti chi li beve a prezzi estremamente moderati. Ma e' inutile nascondere che la frenesia era per l' appuntamento delle ore 17.00 poi spostato alle 17.30 da Bartolo Mascarello. La figlia Maria Teresa ci ha raccontato con competenza, passione e tre lingue quello che ha fatto suo padre e quello che lei continua a fare. Una integralista del vino, credo l' unica che produce un solo Barolo pur avendo tre Cru diversi a disposizione. Una persona che ti dice che " potresti trovare qualche bottiglia di Freisa ferma e magari qualche rifermentata ", una persona che davanti alla domanda quasi impertinente del sommelier del ristorante l' Astrance di Parigi ( 13esimo locale al mondo secondo la S. Pellegrino Top 50 ) risponde che la rovina del vino sono state le barriques della Borgogna, una persona che alla fine della visita ti dice " Grazie, ma non siete obbligati a comprare ", insomma una persona fantastica. Non mi piace la retorica, ma sono uscito da questa visita pieno di qualche cosa, mi ha rigenerato, c'e' ancora qualcuno che ama incondizionatamente il proprio lavoro e non si lascia condizionare dal mercato e dalla Moda. Standing Ovation per Maria Teresa. Gli assaggi? Due purtroppo, solamente due, perchè abbiamo capito ( forse e' per questo che ci ha trattati meravigliosamente bene) che per lei era gia' stata una giornata pesante e ci siamo accontentati del minimo sindacale. Barbera d' Alba San Lorenzo 2009, da riassaggiare tra qualche anno e Barolo 2007, già da Olimpiadi del Vino. Finita la visita siamo ritornati all' Agriturismo per la cena del sabato sera, annaffiata dalle bottiglie di Arneis, Favorita frizzante e Chardonnay dell' azienda di famiglia di Roberta, padrona dell' agriturismo. In mezzo a tutto questo c'e' stato un aperitivo in centro ad Alba in un bar del quale ho dimenticato il nome dato il servizio vergognoso che abbiamo ricevuto, dove pero' abbiamo bevuto un buonissimo Spumante Metodo Classico millesimo 2006 Extra Brut di Bruno Giacosa, davvero grande bollicina. L' impressione generale che ho avuto e' che comunque oramai quasi tutti i produttori di vino " seri " guardino molto di più al mercato internazionale che a quello interno. Addirittura in alcuni casi, vedi Scarzello, si arriva quasi all' esportazione del 95% della produzione totale. Esportazione che negli ultimi 3 anni ha trovato mercati fertilissimi in Repubblica Ceca, Polonia, Danimarca, Estonia, Svezia, Norvegia e Finlandia. Meglio cosi', piuttosto che ingugnarsi pagamenti lunghi come la quaresima e rappresentanti italici tromboni, vecchi e tronfi, fanno bene. Dovrei imparare anche io qualcosa...

Massimo Barbolini 


Cantina Mascarello
Crudo di Fassona Piemontese
Il tartufino che ci siamo mangiati 
Raviolo
Ancora tartufo 
Tajarin enciclopedici
Maialino al forno ai fichi
Erpacrife
Ottimo Arneis
Aperitivo di venerdì sera 
Piazza di Alba
Dalla mia finestra 
Barbaresco 
Bollicina 








giovedì 3 novembre 2011

Giovedì = Bevuta

IGT ROSSO DI TOSCANA CASTELLO DEL TERRICCIO 2004
(SYRAH - PETIT VERDOT E A.V.)

Da una bottiglia cosi' ci aspetta tanto, per il prezzo, per l' azienda e anche per l' enologo perchèno. Probabile che siano questi i motivi che mi fanno ritenere questo vino cotto. Beninteso, non che sia da buttare, ma la sensazione che lascia gustativamente e' proprio quella della frutta cotta, quasi fermentata, con qualche spigolatura di troppo e un continua acidità non bella però. Il colore e' invitante se ce n'e' uno, il naso e' in piena evoluzione con qualche nota speziata, segni di ribes e qualche accenno di buon tabacco da pipa. Velato pepe nero. Ma la bocca non convince per nulla, forse e' troppo giovane? Forse e' troppo vecchio? Forse la bottiglia? Eh mi sa che rimarremo ai Forse...

Massimo Barbolini